Veganuary: quando i buoni propositi fanno bene a se stessi e all’ambiente

L'inizio dell'anno è sempre il momento dei buoni propositi: ecco perché gennaio è il mese giusto per provare ad abbracciare una dieta plant-based, 100% vegetale. Una scelta che non solo fa bene alla salute, ma anche al pianeta. E in più, è divertentissima da sperimentare! Ecco una piccola guida pratica per avvicinarsi al veganesimo

L'allevamento di animali è una delle principali fonti di emissioni di gas serra, deforestazione e uso eccessivo delle risorse idriche. Ormai è inconfutabile: con numeri e fatti alla mano, il consumo eccessivo di animali è oggi tra le principali cause della nostra corsa verso il baratro dei cambiamenti climatici. Sono tanti i falsi miti da sfatare quando si parla di dieta vegana e altrettanti sono i preconcetti che ruotano attorno alla decisione di abbracciare questo stile di vita.

Scegliere un'alimentazione vegetale è un gesto concreto per ridurre l'impatto ambientale dell’individuo inteso come società

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Ridurre il consumo di carne contribuisce a preservare la biodiversità, combattere il riscaldamento globale e utilizzare in modo più efficiente le risorse del nostro pianeta. In fondo all’articolo troverai una piccola guida pratica per avvicinarti a questo stile di vita!

Proprio a partire da queste considerazioni, nasce l’iniziativa del Veganuary, termine che deriva dalla combinazione di "vegan" e "January". L'obiettivo principale è quello di sensibilizzare sullo stile di vita vegano, promuovendo i benefici per la salute, la sostenibilità ambientale e il benessere degli animali. La scelta è caduta su gennaio perché generalmente ritenuto come mese dei buoni propositi e quindi di motivazione per agire in maniera consapevole verso se stessi, gli animali e la preservazione dell'ambiente.

I cinque miti da sfatare sulla dieta vegana

Il primo mito da sfatare è che una dieta vegana si limiti a insalate e tofu. Al contrario, è un viaggio alla continua scoperta di cibi genuini e sani, ideali per ogni gusto e fase della vita. “Veganizzare” i pasti è più semplice di quanto si possa immaginare grazie alle ampie alternative oggi disponibili: latte vegetale, formaggi vegan, affettati senza carne e così via. È piuttosto semplice anche al ristorante, dato il numero di attività che stanno nascendo o che sono sempre più attente a queste tematiche. E qui sfatiamo il secondo mito, quello cioè che vede la difficoltà come principale ostacolo a questo tipo di dieta. Passiamo poi al terzo: “essere vegani è costoso”. In realtà no, generalmente sono carne e pesce a essere molto costosi. Legumi, verdure e cereali al contrario, sono economici. Veganizzare non significa sacrificare nutrienti essenziali, e qui veniamo al quarto punto: molti studi dimostrano che una dieta vegana ben bilanciata, magari messa a punto da un professionista, offre le quantità giuste di tutti i nutrienti tra cui proteine, ferro, calcio e omega-3 che risultano quindi in quantità sufficienti, smentendo i miti sulla loro presunta carenza. Il quinto mito riguarda la vitamina B12: la vitamina B12 è cruciale per la nostra salute, ed è vero che non è presente in alimenti di origine vegetale. Per questo, integrarla è una pratica consigliata, ma lo è anche per coloro che seguono diete onnivore. Infatti ne è carente la maggior parte della popolazione.

Qual è l’impatto dell’industria animale sul nostro pianeta e sul benessere animale?

Riguardo al benessere animale, in Italia, secondo dati del 2017 - 2018, il consumo pro capite di carne di maiale è di 29,3 kg, di carne avicola è di 20,9 kg, di carne bovina è di 17,1 kg, e di prodotti ittici è di 31,1 kg. Questi numeri ci suggeriscono la vastità dell'industria della carne e la sua connessione diretta con la sofferenza degli animali negli allevamenti intensivi. Fare scelte consapevoli ha un impatto per milioni di esseri viventi, nel bene e nel male.

Per quanto concerne invece l'impatto ambientale, le emissioni prodotte dall’industria della carne superano quelle prodotte dal settore dei trasporti. A confermarlo è anche un documento di Essere Animali che a sua volta cita l’Environmental Working Group: Meat Eaters Guide to Climate Change del 2011: “La produzione di carne è responsabile da sola del 18% delle emissioni di gas serra, più del settore dei trasporti. Il problema si aggrava se si considera che il settore zootecnico emette il 65% del protossido d’azoto globale e il 50% del metano: questi gas sono più inquinanti dell’anidride carbonica di 298 e 25 volte, rispettivamente”.

Ridurre il consumo di carne è quindi fondamentale per combattere i cambiamenti climatici e preservare il nostro pianeta

Infine, c'è il tema dell'acqua e del territorio: l'allevamento occupa il 77% delle terre agricole del pianeta, mentre produce solo il 17% del fabbisogno calorico globale. La produzione di carne richiede anche enormi quantità di acqua: un burger di manzo ha un'impronta idrica media di 2350 litri, mentre un burger di soia solo il 7% di questa quantità.

Consigli pratici per iniziare una dieta vegetale

  • Non stravolgere le tue abitudini alimentari: un piccolo cambiamento alla volta!
  • Veganizzare non è difficile: ometti gli ingredienti di origine animale o sostituiscili con alternative vegetali facilmente reperibili nei supermercati.
  • Fai scelte consapevoli durante la spesa: leggi attentamente le etichette degli alimenti e sperimenta nuovi ingredienti e sapori.
  • Usa le app: ci sono tantissime app, molte delle quali con una storia di efficacia comprovata, che possono letteralmente fare la differenza!
  • Sperimenta Nuove Ricette e cerca ricettari sul web, ce ne sono tantissimi! Reinventa, sperimenta e crea le combinazioni che preferisci. Questo ti aiuterà molto.
  • Impara a comporre un piatto bilanciato. La Dottoressa Silvia Goggi, Medico Nutrizionista che ha collaborato con Essere Animali riporta che buon mix è il seguente: Cereali (25%): riso, quinoa, farro o altri cereali integrali. Verdure (35%): verdure colorate e di stagione. Legumi (15%): fagioli, lenticchie, ceci o tofu sono ottime fonti di proteine vegetali. Frutta (25%)

Se sei arrivato fin qui, mi fa davvero piacere! Vuol dire che stai valutando seriamente questa opportunità. Se vuoi approfondire e provare la challenge di essere  per 1 mese vegano, ti lascio il link al sito del Veganuary, è tutto gratuito ma pieno zeppo di contenuto!

E ricorda… si tratta del tuo viaggio personale, rendilo unico, appagante e non giudicarti. Nessuno è perfetto!


Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.

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