Afrilosophy, la realtà che sta formando centinaia di imprenditrici in Sierra Leone

In Sierra Leone, AFRiLOSOPHY è una realtà che sta aiutando centinaia di donne ad avviare un percorso imprenditoriale basato sulle tradizioni artigiane del luogo. Un'iniziativa nata con l'obiettivo di assottigliare il divario educativo di genere del Paese, e che oggi sta generando un profondo cambiamento culturale. Abbiamo chiesto alla sua fondatrice, Isata Kabia, di raccontarci la genesi e l'impatto di questo importante progetto

Ripartire dalle donne, dalla loro istruzione finanziaria e dalla loro formazione professionale. Ma anche creare un modello imprenditoriale etico e realmente rigenerativo, capace di supportare l'artigianato locale e le conoscenze sul territorio. È questa l'idea che ha spinto l'imprenditrice Isata Kabia a fondare AFRiLOSOPHY, realtà che sta aiutando centinaia di donne a diventare imprenditrici autosufficienti attraverso l'attivazione di competenze manifatturiere e l'alfabetizzazione finanziaria.

Il concept di AFRiLOSOPHY si sviluppa attorno a corsi di formazione, brevi e altamente pratici, che racchiudono una vasta gamma di attività come la produzione di scarpe, saponi, cosmetici, prodotti per la cura dei capelli e la lavorazione del raccolto agricolo.

Nel 2016, Isata Kabia ha partecipato al programma di formazione Global MBA in Impact Entrepreneurship organizzato da E4Impact Foundation e ALTIS-Università Cattolica del Sacro Cuore. Una serie di programmi che hanno l'obiettivo di supportare gli imprenditori africani nell’avvio e nella crescita di imprese capaci di combinare crescita aziendale e impatto socio-ambientale.

Le abbiamo fatto qualche domanda per capire in che modo AFRiLOSOPHY sta aiutando concretamente le donne più fragili a costruire un percorso professionale che le renda economicamente indipendenti.

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Intervista a Isata Kabia, fondatrice di Afrilosophy

Su cosa si fonda il desiderio di fondare AFRiLOSOPHY?

    Nel 2013, in qualità di funzionaria eletta nel mio comune, mi sono dedicata allo sviluppo di soluzioni per diminuire il divario educativo, soprattutto per le ragazze delle comunità rurali. Ho preso la decisione di concentrarmi sull'incremento dell'accesso all'istruzione nella mia circoscrizione, quindi mi sono dedicata all'ampliamento delle infrastrutture scolastiche primarie nelle zone remote, dove anche i bambini più piccoli dovevano camminare diversi chilometri per raggiungere la scuola. Qui ho potuto notare che la frequenza scolastica e la permanenza a scuola delle bambine erano direttamente legate al reddito delle loro madri.

    Da qui l'idea di AFRiLOSOPHY?

    Esattamente. Il lungo conflitto civile in Sierra Leone ha lasciato un'impronta indelebile sui nostri standard educativi e sui tassi di alfabetizzazione, colpendo in modo sproporzionato le donne. L'idea di AFRiLOSOPHY è nata dalla necessità di promuovere l'emancipazione economica delle donne, offrendo opportunità di apprendimento e acquisizione di competenze a donne analfabete o con un basso livello di istruzione, spesso impegnate nella gestione di microimprese o attività di sussistenza. In una comunità mineraria, caratterizzata da lavoratori prevalentemente immigrati e maschi e da una diffusa disoccupazione femminile dovuta a problemi sociali come la prostituzione, le gravidanze adolescenziali e l'abbandono scolastico, ho ritenuto che l'emancipazione economica delle donne fosse una priorità.

    La nostra formazione si rivolge a donne e giovani e si concentra principalmente nel distretto di Port Loko, un'area rurale povera, con un centro di formazione e produzione situato nella vicina Lunsar, una città in crescita ma ancora colpita da una grande povertà. Collaboriamo con donne che gestiscono microimprese e attività di sussistenza, come agricoltori o piccoli commercianti, che non hanno accesso a finanziamenti agevolati. Oltre ai programmi di formazione per la produzione su piccola scala, abbiamo istituito un programma di risparmio e prestito nei villaggi, chiamato Village Savings and Loan, per proteggerle da prestiti estorsivi. La maggior parte delle donne con cui lavoriamo in queste comunità rurali, da Lunsar alla città di Port Loko, ha raccontato di essere finita in prigione per non essere riuscita a ripagare un prestito di soli 10 dollari, caratterizzato da tassi di interesse altissimi.

    In che modo l'artigianato locale può aiutare le donne a rendersi indipendenti e come può stimolare processi di empowerment?

      Potenziamo l'abilità delle nostre imprenditrici per accrescere la qualità dei loro prodotti, permettendo loro di guadagnarsi da vivere grazie al loro talento e alle nuove competenze acquisite. Costruiamo un settore privato rafforzato, creando una forza lavoro più qualificata che garantisca un vantaggio competitivo per la Sierra Leone. Inoltre, miriamo a fornire una piattaforma e a garantire l'accesso ai mercati internazionali per i prodotti locali.

      Nei settori manifatturieri della Sierra Leone, i tassi di produttività del lavoro sono più bassi del 12% di quelli degli altri paesi dell'Africa occidentale, a causa dei bassi livelli di alfabetizzazione e della mancanza di infrastrutture di formazione sostenibili. Questa situazione mi ha spinto a credere che l'unico modo per combattere la disoccupazione fosse investire nella formazione di coloro che creano lavoro, anziché concentrarsi solo sulla ricerca di lavoro, specialmente in un contesto con poche opportunità come la Sierra Leone. Il nostro obiettivo è creare opportunità e favorire l'accesso ai mercati, affinché le nostre imprenditrici possano diventare datrici di lavoro. Ogni volta che i nostri artigiani trasformano il loro talento in prodotti e gli agricoltori commercializzano i loro raccolti, riduciamo la dipendenza dalle importazioni.

      In quali comunità operate e come selezionate le donne che prendono parte ai vostri progetti?

        Operiamo in un'area in cui una società mineraria è la principale opportunità di impiego. AFRiLOSOPHY ha sede a Lunsar, a due ore dalla capitale, Freetown. Ho voluto creare il centro di formazione dove c'è fisicamente bisogno di formazione, nelle zone rurali, e in particolare nella mia comunità, con problemi sociali emergenti dovuti ai lavoratori minerari migranti.

        Il nostro centro è stato costruito in un villaggio privo di elettricità e acqua potabile. Abbiamo dovuto partire da zero

        La nostra prima sessione di formazione, nel 2014, è stata incentrata sulla produzione di sapone, coinvolgendo le vedove e i sopravvissuti dell'epidemia di Ebola. Abbiamo svolto la formazione all'aria aperta, all'ombra di un albero. Nell'agosto del 2017, quando è stato finalmente costruito il nostro centro, abbiamo offerto sessioni di formazione sulla produzione di cosmetici, la lavorazione degli alimenti e la creazione di scarpe e gioielli. Abbiamo promosso le opportunità offerte da AFRiLOSOPHY attraverso annunci radiofonici. Per garantire l’accesso a chi aveva bisogno di acquisire competenze, e non solo a chi se le poteva permettere, le sessioni di formazione erano gratuite.

        Una volta avviata la collaborazione con le comunità, siamo stati in grado di individuare le donne che erano già attive in attività economiche. Queste donne hanno poi formato i primi circoli di risparmio e prestito nei villaggi, per le nostre iniziative di inclusione finanziaria. Si tratta di un programma di prestiti tra pari che consente di accedere a finanziamenti per avviare o sostenere imprese, nonché per far fronte a situazioni di emergenza.

        Attualmente abbiamo 450 donne coinvolte nei nostri circoli, che hanno accesso a formazione sulla gestione finanziaria e prestiti a condizioni accessibili

        Che impatto sta avendo il progetto?

          Abbiamo offerto opportunità di formazione a 50 giovani e donne nel settore manifatturiero, concentrandoci sulla produzione di scarpe, gioielli, sapone, cosmetici e prodotti per la pulizia. Inoltre, abbiamo sostenuto 120 imprenditrici nella lavorazione della ceramica e dell'argilla, di cui il 60% sono giovani, e 450 donne attraverso il programma Village Savings and Loans (VSL) per attività con piccoli commercianti e agricoltori. È importante sottolineare che il 25% dei nostri tirocinanti ha avviato nuove attività o è stato assunto all'interno della nostra organizzazione. Inoltre, grazie all'accesso ai finanziamenti VSL, l'80% dei membri del nostro club del risparmio è stato in grado di espandere le proprie attività. Abbiamo inoltre aumentato la capacità produttiva di AFRiLOSOPHY, contando attualmente su 13 dipendenti a tempo pieno e alcuni lavoratori a contratto occasionali.

          La fabbrica del nostro villaggio si trova al di fuori della rete elettrica e dipendiamo da un generatore per ogni processo automatizzato. A partire da gennaio, abbiamo iniziato a utilizzare l'energia solare per i nostri processi produttivi, consentendoci di ampliare il numero di aziende a cui offriamo i nostri prodotti, come supermercati, hotel e altre aziende.

          Che obiettivi vi siete posti per il futuro e a cosa state lavorando attualmente?

            Il nostro obiettivo è espanderci a livello nazionale per fornire i nostri prodotti per la cura del corpo e i detergenti per la casa a hotel, supermercati e ad altre aziende.

            Noi di AFRiLOSOPHY crediamo nel futuro “Made in Africa" e desideriamo contribuire alla creazione di posti di lavoro, riducendo le importazioni e aumentando la produzione locale

            Il nostro Programma di Educazione Rurale (REP) si concentra sulla costruzione di scuole per migliorare l'accesso all'istruzione primaria nelle comunità più remote. Con l'obiettivo di contrastare l'uso di scarpe importate di seconda mano o di scarsa qualità, miriamo a lanciare Kicks for Kids, un programma di produzione locale di scarpe di alta qualità, resistenti e a prezzi accessibili per i bambini delle scuole in Sierra Leone.

            I programmi di risparmio e prestito che abbiamo creato sono diventati una preziosa fonte di finanziamento per le donne imprenditrici, offrendo anche un sostegno vitale in caso di emergenza attraverso prestiti sociali a tasso zero, che possono essere utilizzati per le spese scolastiche o le spese mediche inaspettate.

            La nostra speranza è di creare una banca di proprietà delle donne per finanziare le imprese femminili.

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