Ariana DeBose agli Oscar 2022

Queer, afroamericana, straordinaria: Ariana DeBose vince l’Oscar (dopo i Sag Awards). E fa la storia

Stella di Broadway, attrice, ballerina, cantante e membro della comunità LGBTQIA+: la splendida Ariana DeBose è appena entrata nella storia con la vittoria agli Oscar, come miglior attrice non protagonista, e ai Sag Awards

Sorridente, emozionata e fiera mentre stringe tra le mani l’ambitissima statuetta simbolo degli Oscar, Ariana DeBose sa di aver ricevuto un premio che corona tante fatiche e che avvolge in un'aura di successo due comunità intere: quella afrolatinoamericana e quella LGBTQIA+.

Sì, perché la talentuosa attrice scritturata da Steven Spielberg per interpretare l’intenso ruolo dell'immigrata portoricana Anita nel remake di West Side Story, con questa vittoria ha segnato un nuovo capitolo: dopo essere state la prima donna afro-latina e apertamente queer ad aggiudicarsi un SAG Awards, diventa anche la prima esponente delle due comunità a vincere l'Oscar.

Ariana DeBose agli Oscar 2022

Nera, latina, dichiaratamente queer e omosessuale: Ariana DeBose non è solo la Migliore Attrice Non Protagonista di questi Premi Oscar 2022 inclusivi. È anche e soprattutto un tornado, un vero talento che è riuscito a portare sotto i riflettori due comunità che, purtroppo, ancora oggi, sono vittime di ghettizzazioni ed emarginazioni.

Ariana De Bose

Sin da quando ha avuto popolarità, Ariana ha subito parlato della storia della sua famiglia: il padre, afro-portoricano, e la madre, americana, hanno affrontato non poche difficoltà e lei stessa, da bambina, è stata spesso bersaglio di insulti. Insulti che si sono ripetuti dopo che ha fatto coming out: in diverse interviste ha spiegato che il solo dire di essere queer e/o lesbica ha portato molta gente a storcere il naso o a farle domanda inappropriate. Lei, però, non si è mai arresa.

Il discorso di Ariana agli Oscar

Proprio alla comunità afrolatinoamericana e alla comunità LGBTQIA+ Ariana ha voluto dedicare le sue parole di ringraziamento dopo aver ricevuto l'Oscar. Dopo aver esordito con un gioioso «Vedete perché Anita voleva così tanto venire in America?», l'attrice ha proseguito dicendo:

Anche in questo mondo folle si possono realizzare i sogni! Non smettete mai di provarci! Immaginate questa bambina seduta sul sedile posteriore di una Ford Focus, guardatela negli occhi. E ora guardate questa ragazza nera, queer, afroamericana che ha trovato il coraggio attraverso l'arte e ora è qui che festeggia. Chi ha messo in dubbio la vostra identità non conta: vi ricordo che c'è un posto per noi, c'è un posto per tutti.

Ariana DeBose

Un invito a essere coraggiosi, ad alzare la testa e a essere fieri di ciò che si è. Sempre e comunque.

La vittoria di Ariana al SAG Awards

Come abbiamo già accennato, Ariana aveva anche vinto la ventottesima edizione del prestigioso premio statunitense trasmessi in diretta dal Barker Hangar dell’aeroporto di Santa Monica a Santa Monica, in California. Proprio la sua vittoria aveva portato a molteplici spunti di riflessione.

Incantevole nel suo maestoso abito magenta firmato da Maison Valentino, impreziosito dai diamanti di provenienza responsabile firmati De Beers e scarpe Jimmy Choo, l'attrice ha pronunciato parole accorate, prima ringraziando chi l'ha ispirata e poi parlando del suo ruolo e di ciò che implica:

Ho osservato così tanti di voi per molto tempo. Mi avete ispirata e continuate farlo. Sono semplicemente entusiasta di essere tra voi. [..] Voglio dire una cosa importante: Anita, che vedete sullo schermo, ha preso ogni parte di me. Ci sono voluti dieci anni per darle vita e sono estremamente orgogliosa di lei. Credo davvero che quando riconosci uno di noi, ci riconosci tutti. So che c'è ancora del lavoro da fare, ma quando lavori così duramente su un progetto - intriso di sangue, sudore, lacrime e amore - vedere il lavoro visto e riconosciuto diventa un momento speciale.

Ariana DeBose
Ariana DeBose stringe la statuetta in occasione dei SAG Award
Getty Images

Da Broadway alle stelle: la storia di Ariana

31 anni, originaria di Wilmington, Ariana è una stella di Broadway. Debutta giovanissima e si fa notare in ruoli che anno dopo anno la votano definitivamente al teatro e nel mondo dei musical: Motown,Pippin, A Bronx Tale sono solo alcuni dei suoi spettacoli di successo.

La consacrazione definitiva arriva però con Summer: The Donna Summer Musical, il musical per il quale si aggiudica una nomination al Drama League Award e al Tony Award come Migliore Attrice Non Protagonista. Il ruolo di Donna Summer attira l’attenzione di tanti critici e giornalisti. In particolare, attrae un regista che la vorrà a tutti i costi nel suo nuovo film.

Il regista è il premio Oscar Steven Spielberg che vendendola recitare in teatro decide di proporle il ruolo di Anita nel remake del musical vincitore dell'Oscar del 1961. Un ruolo che rappresenta il primo luccichio nel firmamento di Hollywood e che le ha fatto vincere la tanto ambita statuetta.

Ariana DeBose e Rita Moreno: destini condivisi

Dopo i SAG Awards le voci di corridoio davano già per vincente Ariana DeBose nella categoria di Migliore Attrice Non Protagonista. Come mai? Perché la accostavano al destino di Rita Moreno, interprete nel 1962 dello stesso personaggio portato sullo schermo da Ariana DeBose, che vinse questo riconoscimento.

Adesso possiamo davvero dire che le due condividono lo stesso destino, tanto che Ariana ha deciso di ringraziare l'attrice nel suo discorso:

Vincere questo Oscar è il massimo della vita. E un grazie lo devo a Rita Moreno che è stata fantastica: sono così grata! La tua Anita ha aperto la strada a tonnellate di Anite come me!

Ariana DeBose

Un ringraziamento importante, perché le due hanno in comune non solo il premio ma anche il primato nella rappresentazione di una comunità, dato che la Moreno è stata anche la prima attrice di origine ispanica a vincere un Oscar.

Anita e il duro lavoro dietro West Side Story

Poliedrica, intensa, talentuosa e fiera portabandiera dei diritti della comunità LGBTQIA+ e di quella afro-latina, Ariana DeBose vince e conquista il mondo con l’orgoglio e il sorriso di chi sa di aver appena fatto qualcosa di memorabile e di poter, d’ora in avanti, utilizzare la propria fama per riuscire a fare davvero la differenza nel mondo.

La sua interpretazione è frutto di anni di lavoro durissimo, di impegno e notti in bianco che le hanno concesso di portare sullo schermo un’interpretazione magistrale, con cui ha sbaragliato una concorrenza di rilievo: per la stessa categoria concorrevano anche: Caitríona Balfe (Belfast), Cate Blanchett (Nightmare Alley), Kirsten Dunst (Il potere del cane) e Ruth Negga (Passing).

Nonostante l'impegno, le lacrime versate e il duro lavoro, la DeBose non ha perso l'umiltà: ha affermato di essere stata colta alla sprovvista quando sono è stata inserita nella categoria insieme a celebrità che ha sempre seguito e amato e alle quali si è sempre ispirata, definendo l’intera esperienza davvero elettrizzante.

Il mondo di Broadway, dove da anni è una delle più grandi protagoniste, applaude ora il suo successo. Ma la portata di questa vittoria oltre che di grandi occasioni professionali è fatta anche di grandi occasioni sociali e culturali per dare luce alle tematiche legate all'inclusività.
Ariana DeBose, con questa vittoria, da attrice diventa simbolo di una generazione orgogliosamente nera, latina e queer. Una generazione pronta a conquistare l’olimpo di Hollywood e non solo che da oggi ha una voce in più.

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