Carlotta Gaddo, founder di Utravel: “portiamo gli under 30 alla scoperta del turismo etico”

Quando era fresca di laurea, Carlotta Gaddo ha sviluppato un nuovo concetto di turismo dedicato agli under 30 che si è concretizzato in Utravel, società del gruppo Alpitour che offre ai ragazzi dai 18 ai 29 anni esperienze che generano un impatto positivo sul territorio. Un modo di viaggiare gentile e consapevole, realmente rispettoso delle persone e dell’ambiente. Per imparare a guardare il mondo come un’immensa opportunità di crescita

Classe 1992 e mamma dal 2020, Carlotta Gaddo è, prima di tutto, un’amante del viaggio. Glielo si legge negli occhi quando parla di Utravel, corporate startup del Gruppo Alpitour che ha co-fondato insieme a Gianluca Di Donato nel 2019. Una startup, dal 2023 Società Benefit, che offre esperienze di viaggio che hanno ricadute benefiche sulle economie e le comunità locali. «Sono entrata in Alpitour nel 2015 tramite un Graduate Program: il progetto prevedeva un percorso di Job Rotation che mi facesse scoprire tutte le sfaccettature aziendali passando per tutti gli uffici. Dopo un anno e mezzo mi sono fermata nel reparto di Revenue Management, e insieme al mio collega Gianluca abbiamo sviluppato l’idea dei pacchetti “Blind” – ovvero a sorpresa – dedicati ai ragazzi. In pratica offriamo l’opportunità ai giovani di fare viaggi incredibili a prezzi bassissimi, ottimizzando l’invenduto del Gruppo», spiega Carlotta.

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Un modello, quello dei pacchetti "Blind", che però non esauriva la vera ambizione di Carlotta: «Sapevamo fin dall’inizio che quello non poteva essere l’obiettivo ultimo di Utravel, e che si trattava solo di un buon modello di ottimizzazione dei ricavi nonché di un’ottima opportunità per il target universitario. Il nostro desiderio era quello di offrire l’occasione ai giovani di viaggiare in un modo differente».

Nasce così il progetto di creare una nuova formula chiamata "Club", capace di creare, in giro per il mondo, luoghi di incontro e di scambio dove migliaia di under 30 possano vivere in sinergia con persone, culture e territori. L’idea arriva a ridosso della pandemia, ed è proprio in quel momento che Utravel giunge al suo vero sviluppo. «La pandemia ci ha dato il tempo e l’occasione di riflettere su dove volevamo andare, sia come azienda che come persone. Ci siamo ripensati e abbiamo sviluppato una formula di viaggio che oggi è ancora unica, un ibrido tra un viaggio di gruppo e un viaggio organizzato che si fonda su tre pilastri: Stay, ovvero un luogo di incontro nel mondo, Connect, che esprime l’esigenza dei ragazzi di connettersi alle altre persone in modo profondo, e Explore, ovvero tutta la parte legata all’experience», prosegue Carlotta.

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Partendo da questi pilastri, Utravel ha iniziato a selezionare i Guru, ovvero i community manager locali che portano i ragazzi a immergersi nella cultura locale. «I nostri Guru sono coloro che agiscono da connettori tra i viaggiatori e la cultura locale: sono persone del luogo, spesso giovanissime, che cercano per noi le esperienze da offrire ai ragazzi tramite fornitori locali. A loro mettiamo a disposizione anche le nostre tecnologie, oltre alle nostre conoscenze, per permettergli di aprire un’attività in proprio. Vogliamo aiutare gli imprenditori locali a offrire ai nostri ragazzi le esperienze più autentiche possibili».

Un esempio di queste esperienze? «Ce ne sono tantissimi. In Repubblica Dominicana offriamo una experience da una signora che possiede una fattoria nell’entroterra, accanto a un fiume. Non tutti sanno che nelle aree caraibiche andare al mare non è così usuale e che i local preferiscono fare il bagno al fiume. Utravel vuole far scoprire ai ragazzi la bellezza semplice e non banale di trascorrere una domenica nelle aree rurali, di raccogliere le uova delle galline, cucinare insieme le verdure appena raccolte e fare un bagno al fiume, per terminare con un po’ di fiesta! Vogliamo far capire che in questi luoghi non c’è solo un mare da favola, ma tanto, tanto altro».

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Partita il 13 marzo 2022, oggi la formula Club è disponibile in trenta destinazioni nel mondo e ha già portato in viaggio 6.000 ragazzi. In tutte le destinazioni, Utravel collabora con enti, partner e Onlus per contribuire attivamente allo sviluppo socio-economico del territorio. Un impegno che ha consentito a Utravel di diventare, a partire dal 2023, Società Benefit.

Un concetto di viaggio, quindi, che è scambio reale e crescita, con l’obiettivo di promuovere tra i giovani un turismo responsabile, lento, etico. «E sai cosa abbiamo scoperto? Che è proprio questo che vogliono i giovani della Gen Z: esperienze di viaggio inteso come esplorazione di sé, come cambio di prospettiva. Entrare in contatto con altre culture è uno dei modi più autentici per crescere come persone, nella vita e nel lavoro. Questa è la promessa che facciamo a ogni Utraveler», conclude Carlotta.

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