Le donne più appassionate di True Crime? Ce lo spiega Elisa De Marco
Elisa True Crime, come è ben conosciuta online, racconta che nel periodo in cui apre il suo canale è expat in Cina insieme a suo marito, per via del suo lavoro. In pieno periodo Covid trovare un lavoro nel Paese anche per lei è praticamente impossibile: ottenere un visto lavorativo in Cina è complicato già normalmente, durante la pandemia ancora di più.
In questa situazione, decide di guardare al lato positivo: dedicarsi a quello che le piace, senza troppe aspettative. Infatti, afferma: «Il True crime è una mia “passione” da quando ero ancora bambina, sono cresciuta a pane e Chi l’ha visto, e negli ultimi anni avevo iniziato a seguire diversi canali americani sull’argomento, da dove ho preso l’ispirazione. Sono sempre stata un’ottima storyteller, per me ogni aneddoto può trasformarsi in una storia avvincente! Ho unito le due cose e ho deciso di aprire il canale».
Secondo Elisa True Crime, il motivo del successo nell'aver costruito una community così affezionata sta nella semplicità con cui racconta le sue storie:
Senza musiche inquietanti di sottofondo o toni tenebrosi, racconto le storie proprio come se stessi parlando con un’amica al bar. Penso che questo faccia sentire le persone che mi seguono molto vicine a me
Donne e True Crime: da dove nasce il legame
Gran parte delle persone che si occupano di True Crime, basti pensare nella tv italiana a Franca Leosini o ad altre creator del web, sono donne. Anche la maggior parte delle persone appassionate sono spesso di genere femminile.
Abbiamo riflettuto con Elisa True Crime su quale sia secondo lei il motivo per cui le donne sono così appassionate di tematiche “nere”.
Non posso affermarlo con certezza, ma credo risulti più facile per una donna identificarsi nei casi.
Considerando che statisticamente è molto più comune incontrare una donna nel ruolo di vittima, ci identifichiamo in lei, riuscendo meglio ad empatizzare, ma non solo
De Marco crede infatti che oltre a percepire un maggior coinvolgimento, è possibile che le donne sentano di riuscire a individuare meglio i segnali di pericolo documentandosi su determinati casi.
Questa è la “consapevolezza” di cui parla Elisa True Crime nei suoi video: imparare a riconoscere i campanelli d’allarme per potersi difendere al meglio.
«Per quanto mi riguarda, l’aspetto di True Crime che più mi affascina sono i risvolti psicologici dei casi, e quali sono le cause scatenanti: cosa passa nella testa di un serial killer?»
Essere una creator nel 2022
Abbiamo approfondito con Elisa True Crime cosa comporta essere una giovane donna creator nel 2022. Purtroppo, è emerso che, anche in questo ambito, episodi poco piacevoli e discriminatori sulla base del genere sono molto frequenti.
Ogni giorno ricevo almeno un commento da parte di qualche utente che afferma che l’unico motivo per cui ho successo è che devo aver fatto “la simpatica” con le persone giuste, o che le persone guardano i miei video solo perché sono carina (puntualizzando però che non sono neanche COSÌ tanto carina)
Elisa True Crime sottolinea come questo tipo di commenti faccia quasi sorridere: il 90% del suo pubblico, come anticipavamo, è composto da donne, e la maggior parte di loro “ascolta” i suoi video facendo altro. «Non penso nemmeno gli importi se sono carina o meno!» afferma la creator.
Elisa sottolinea però il grande supporto ricevuto dalle persone colleghe che lavorano come lei nell’ambito della creazione contenuti, del quale è molto grata.
Il podcast: parlare di donne da punti di vista inediti
Il podcast di Elisa True Crime ha avuto un grande successo, arrivando primo nella classifica Spotify. Questa prima stagione è dedicata alle donne. Scoprire queste storie può essere uno spunto per chi ascolta per ragionare sul femminile da diversi punti di vista, anche inediti.
Come già accennato infatti, le donne sono spesso protagoniste delle storie dei video del canale. L’idea, afferma De Marco, è stata quella di trovare un fil rouge che le valorizzasse, collegando tutti i casi di questa stagione podcast, senza però rivestirle solo del ruolo di vittima.
Volevamo parlare anche di sopravvissute e non solo… donne carnefici! Si ha l'abitudine a sentire più spesso di crimini commessi da killer uomini, ma ci sono molte storie altrettanto efferate e intricate in cui la responsabile è donna
L'obiettivo del podcast è anche quello di decostruire stereotipi comuni sulle donne che le vedono, deboli, fragili o peggio che “se la cercano”.
«Vorrei che attraverso una maggiore consapevolezza, si riuscisse a demolire la concezione di una donna responsabile di ciò che le accade solo per il fatto di essere una donna. Non immagini quanti commenti ancora oggi ricevo, sotto i casi di femminicidio sul mio canale YouTube, in cui l’uomo viene alla fine di tutto “comunque” giustificato».
Allenare l’empatia con il True Crime
Forse noi e i serial killer siamo più simili di quanto pensiamo: questo è il titolo del Ted Talk dove Elisa True Crime approfondisce il concetto di "allenare l’empatia", che sta alla base di tutti i suoi video.
La creator afferma di aver colto l’opportunità datale da Tedx Barletta per raccontare un trascorso molto personale che ha segnato la sua vita. Si tratta di qualcosa di cui prima non aveva parlato spesso, ovvero la difficoltà dell’essere stata una bambina bullizzata da una figura adulta che avrebbe dovuto esserle di supporto: la sua maestra delle elementari.
Nel Tedx Elisa De Marco racconta come quei cinque anni hanno segnato la sua vita, rendendola più sensibile e comprensiva verso le altre persone.
De Marco afferma che il concetto di “allenare l’empatia” è un discorso molto ampio, che si applica ad ogni aspetto della vita:
Se si impara a mettersi nei panni degli altri e a capire perché l’altro si comporta in un determinato modo vivremmo sicuramente in un mondo migliore. Non sempre è facile farlo, perché quando non comprendiamo un comportamento tendiamo a giudicarlo, in quanto ci spaventa!
Prosegue Elisa True Crime: «Per questo penso che l’empatia si debba “allenare” ogni giorno. E mi piace l’idea di sfruttare il successo del mio canale per influenzare le persone a farlo!»
Casi scioccanti e nuovi progetti
Parlando con Elisa True Crime, una domanda non si può tralasciare: ci sono dei casi che l’hanno “particolarmente scioccata,” più degli altri? Elisa De Marco afferma che non ce n’è uno in particolare, perché in fondo quelle che racconta sono davvero tutte storie “particolarmente scioccanti”.
«A toccarmi di più sono sicuramente i casi più vicini alla normale quotidianità: le relazioni tossiche che degenerano in un delitto o le storie di grande manipolazione mentale come quella sulla setta di NXIVM, un caso che ho trattato in collaborazione con una persona che con immense difficoltà è però riuscita ad uscirne».
Proprio per questo la creator ritiene sia importante divulgare queste storie: i campanelli d’allarme sono tendenzialmente sempre gli stessi, e se si impara a riconoscerli, è più probabile che ci si riesca ad allontanare da situazioni tossiche e potenzialmente pericolose.
Rispetto ai contenuti futuri, Elisa True Crime conferma che ci sarà un’altra stagione del podcast: ci sta lavorando assiduamente e non vede l’ora che esca.