Quantum_girl_vivi: chi è Virginia Benzi, l’influencer che racconta la fisica sui social

Classe 1997, genovese, Virginia Benzi è ambassador di @generazionestem, la prima community dedicata alle donne nel mondo delle discipline scientifiche. E usa i social per fare divulgazione

Sui social, dove conta migliaia di follower, la conoscono con un nome che ricorda molto quello di una supereroina dell’universo Marvel: @quantum_girl_vivi. Il superpotere di Virginia Benzi, 26 anni, genovese, non ha però nulla a che vedere con i fumetti, ma è reale e decisamente concreto: è una divulgatrice scientifica della Gen Z, una laureata in Fisica che sfrutta social e piattaforme video per parlare di scienza e avvicinare intere generazioni all’argomento, confermando che sì: non soltanto le donne possono parlare di scienza (e svolgere professioni inerenti), ma lo fanno anche molto bene.

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Benzi ha una laurea magistrale in Fisica delle Interazioni Fondamentali: come lei stessa racconta, ha studiato al Liceo Artistico, dove si è diplomata, e poi «ho deciso di seguire il mio istinto e iscrivermi ad una facoltà scientifica per approfondire tutti gli aspetti della fisica che mi affascinavano». La cosmologia, la scienza che studia l’universo, è ciò che più l’affascina e le interessa, e sui sui canali si concentra proprio su questo argomento. 

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Da meno di un anno, Benzi è ambassador di Gen_S, le ambasciatrici della @generazionestem, la prima community social dedicata alle donne nel mondo delle discipline scientifiche, e in queste vesti ha recentemente visitato il CERN, l'European Organization for Nuclear Research di Ginevra. Il canale, attivo su Instagram, Tik Tok e LinkedIn, è stato lanciato l’11 febbraio, in occasione della Giornata mondiale delle ragazze nella scienza, e con il passare dei mesi i contributi di divulgazione femminili sono aumentati in modo esponenziale: «Con questo progetto vogliamo scardinare il falso mito che la scienza non sia adatta alle donne - avevano spiegato Virginia e la collega ambasciatrice, Sara Figura (@laboratologia) al lancio del progetto - Lo è, eccome, e noi ne siamo un esempio. Siamo tante, ma potremmo essere ancora di più se ci sosteniamo a vicenda". 

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Secondo i dati del Ministero dell'Università, nel 2021 le immatricolazioni delle ragazze in corsi di informatica e Ict sono cresciute del 15,74%, eppure le cosiddette materie  STEM - Science, Technology, Engineering and Mathematics - sono tradizionalmente associate al mondo maschile, nonostante vi siano moltissime donne che eccellono e hanno raggiunto risultati straordinari nei campi della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria, della fisica e della matematica. Secondo il Women in Digital Scoreboard, l’indice di valutazione annuale con cui la Commissione Europea valuta il contributo delle donne all’economia digitale, nel 2021 a livello europeo il divario di genere nelle competenze digitali specialistiche era ancora netto, con l’Italia in fondo alla classifica, davanti soltanto a Ungheria, Polonia, Bulgaria e Romania.

L’unico modo per scardinare i pregiudizi, e arrivare alla parità di genere anche in questo settore - che è tra l’altro un obiettivo che l’Unione Europea ha fissato per il 2023, è quindi quello di mostrare (e dimostrare) che le giovani donne hanno tutte le capacità necessarie a farsi strada nel mondo delle materie scientifiche e dell’innovazione, e partire proprio a livello generazionale. 

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