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Ecstatic dance: perché è la liberazione emotiva di cui abbiamo bisogno

Raggiungere l'estasi attraverso il movimento libero e spensierato: è questa la filosofia alla base dell'ecstatic dance, che accompagna l'uomo sin dall'alba dei tempi. Scopriamo meglio questa disciplina liberatoria

La musica accompagna l’uomo sin dall’inizio dei tempi, e con la musica, da sempre, arriva anche il ballo. Il ballo non è infatti considerato esclusivamente una forma di divertimento o una disciplina, ma anche un modo per celebrare, ricaricarsi (o scaricarsi, a seconda delle esigenze), curarsi, meditare e molto altro. L’ecstatic dance ne è una manifestazione proprio in questo senso, una pratica sciamanica sotto forma di danza in cui i partecipanti, senza la necessità di seguire passi specifici, si abbandonano al ritmo della musica e si muovono liberamente, lasciandosi andare e lasciando andare vecchi schemi, imbarazzi e “legacci” mentali e spirituali attraverso la danza. 

Cos’è l’ecstatic dance

Come suggerisce il nome stesso, l’ecstatic dance è una forma di danza che ricorda, o vuole condurre, all’estasi: incoraggia l'espressione autentica e la liberazione emotiva attraverso il movimento del corpo, senza vincoli di stile, coreografie o passi specifici da seguire, ma invitando ad abbandonarsi alla musica e al ritmo.

Chi partecipa alle sessioni di ecstatic dance (che può comunque essere praticata anche in solitaria) non deve seguire alcuna regola: viene incoraggiato a ballare liberamente, ascoltando la musica e lasciandosi guidare dal proprio istinto e dalla propria creatività, senza osservare gli altri ma concentrandosi esclusivamente su stessi, il proprio corpo e le proprie sensazioni. Una pratica che permette alle persone di esplorare ed esprimere se stesse attraverso il movimento, liberando tensioni, emozioni represse e stress accumulato e superando tabù e imbarazzi. 

Le sessioni di ecstatic dance di solito si svolgono in un ambiente informale e inclusivo, spesso in luoghi come studi di danza, centri comunitari o spazi aperti, e la musica viene riprodotta senza interruzioni, creando un flusso continuo di suoni che sostengono e ispirano il movimento spontaneo. Il valore aggiunto è creato proprio dalla comunità, perché se è vero che il movimento, e dunque la danza, si sviluppano senza seguire gli altri e partendo dall’interno, tra i partecipanti si crea una connessione che contribuisce ad aumentare il senso di appartenenza e l’euforia.

Quando nasce l’ecstatic dance e la sua storia

L’ecstatic dance ha radici molto antiche. Negli antichi popoli nativi era appunto considerata una pratica sciamanica, in cui la danza veniva accompagnata dal suono incessante e incalzante del tamburo con l’obiettivo di provocare l’estasi e la fusione con il divino, espandendo la coscienza. 

Già nella mitologia greca si parla delle Menadi, dette anche Baccanti, adorateci di Dioniso, il dio della forza vitale, che proprio attraverso la danza e i movimenti frenetici accompagnati dalla musica raggiungevano una “frenesia estatica” avvicinandosi al dio e cercando di esserne invase. 

In epoca moderna l’ecstatic dance è stata ripresa da Gabrielle Roth negli anni ’70. Roth, musicista e danzatrice, ha creato l’approccio 5Rhytms, una sorta di “meditazione in movimento” che le ha consentito di superare un infortunio fisico e la depressione che ne è conseguita. L’ecstatic dance ha dunque iniziato a diffondersi negli Stati Uniti come pensiero e visione che incoraggiava il movimento libero e l'autenticità espressiva, contrapponendola a coreografie eccessivamente limitanti.

L'idea di ballare senza restrizioni e con piena espressione individuale ha iniziato a prendere piede soprattutto nella scena alternativa e underground, con gruppi di persone che si riunivano in ambienti informali per ballare liberamente e spontaneamente, senza seguire le regole convenzionali della danza.

Arriviamo quindi a oggi. Nei tempi odierni l'ecstatic dance è praticata da molte comunità eterogenee e in tutto il mondo che organizzano eventi e sessioni di danza offrendo spazi sicuri e inclusivi, così da consentire alle persone di esprimersi attraverso la danza e di connettersi con gli altri attraverso la musica e il movimento. Spesso le sessioni di ecstatic dance vengono programmate in particolari momenti dell’anno, come per esempio alla fine dell’anno o all’inizio di quello nuovo o in occasione degli equinozi d’inverno o di primavera.

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