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Yin e Yang: come bilanciare al meglio energia maschile ed energia femminile

Tutti noi siamo alimentati e mossi dall'energia femminile (Yin) e dall'energia maschile (Yang), ma è fondamentale che siano in equilibrio. Ecco come armonizzare questi due lati importanti del nostro essere

Siamo abituati ad assegnare ad alcune qualità e caratteristiche personali l’accezione di “femminile”, ad altre di “maschile”. Anche se questo bias ogni tanto può irritare, alla base c'è il fatto che, a livello spirituale, uomini e donne sono animati sia dall’energia femminile, che corrisponde allo Yin dell'antica filosofia cinese, sia dall’energia maschile, che rappresenta lo Yang. La prima è più intuitiva e accudente, la seconda più concreta, assertiva e dominante. Bilanciare l'energia femminile e maschile dentro di noi diventa molto importante per il benessere sia fisico che spirituale.

Yin e yang, maschile e femminile: le diverse caratteristiche e propensioni

Prima di fornire qualche consiglio su come equilibrare l’energia femminile e quella maschile è bene spiegare di cosa stiamo parlando. Tradizionalmente si tratta di Yin e Yang: Yin si riferisce alle energie femminili, Yang si riferisce alle energie maschili. Non si tratta quindi di distinzioni basate sul genere biologico di maschio e femmina, ma piuttosto di qualità, caratteristiche e archetipi che possono essere presenti in ogni individuo, indipendentemente dal sesso.

Allo Yin, l’energia femminile, vengono associate caratteristiche e qualità come intuizione, sensibilità, la tendenza a prendersi cura degli altri e a essere accoglienti e di supporto, ma anche la creatività e la capacità di esprimersi artisticamente, l’apertura e l’adattabilità alle situazioni e agli altri e la propensione a creare relazioni armoniose e a lavorare in modo collaborativo.

Allo Yang, l’energia maschile, sono spesso associate caratteristiche e qualità come forza, potenza, logica e razionalità, la capacità di agire, prendere decisioni e portare avanti le cose, la propensione all'iniziativa, all'azione e al movimento, ma anche la tendenza a proteggere e a difendere se stessi e le persone care, la capacità di concentrarsi su un obiettivo e di perseguirlo con determinazione.

Ognuno di noi può riconoscersi in alcune di queste caratteristiche e riconoscere di averle più o meno marcate. Ci sono persone in cui a dominare è lo Yin e altre in cui domina invece lo Yang, ma ci sono periodi della vita in cui la predominanza dell’una o dell’altra energia può causare disagio o malessere psicologico e spirituale. È in queste situazioni e momenti che può essere utile agire per riequilibrarle. 

Come riequilibrare l’energia maschile e femminile

Se, per esempio, la parte Yin è troppo dominante è possibile ritrovarsi in una situazione in cui l’empatia ci trasforma in spugne che assorbono costantemente energia, in qualsiasi luogo e ambiente, finendo per sentirsi appesantiti e prosciugati. Le persone in cui sovrabbonda l’energia femminile spesso rimuginano molto su ciò che accade, soprattutto sulle cose più negative, finendo per tralasciare quelle positive e costruttive. La mente diventa ostaggio dei sentimenti e di pensieri spesso ciclici e ci si ritrova bloccati. Può accadere quindi di isolarsi e rimanere incastrati in relazioni poco sane, con amici e persone care che, davanti a una tale vulnerabilità e profondità, potrebbero finire per sentirsi responsabili sia della nostra felicità sia della nostra tristezza. 

Per provare a riequilibrare i due poli opposti è necessario quindi “chiamare in causa” la parte maschile, lo Yang, associata al dare agli altri, alla razionalità e alla concretezza. Meditare è molto efficace per riconnettersi con i propri sentimenti, così come tenere un diario, prendersi consapevolmente del tempo per se stessi è fondamentale così come darsi la possibilità e il tempo di sentire e vivere i sentimenti. Che, se non ascoltati, non vengono elaborati e finiscono per influenzare in maniera non realistica ciò che ci accade. 

A questo si aggiunge il dedicarsi agli altri: l’energia femminile, quella accudente e ricettiva, porta ad accogliere più che a restituire, e dare consentirà all’energia maschile di tornare a fluire. Può essere volontariato, ma anche aiutare un amico o praticare atti di gentilezza casuali. Iniziando a prendere meno dagli altri, e a offrire, consente di aprire il secondo chakra, quello del cuore, dove sono custoditi i sentimenti ma anche le insicurezze, ed è aprendolo ed elevandolo che si può uscire da un isolamento auto imposto e dalle preoccupazioni per passare alla connessione con gli altri e alla soluzione.

Se è invece la parte Yang, l’energia maschile, a dominare, si è solitamente leader, persone molto abili a risolvere i problemi e a pensare e sognare in grande, che tendono ad annoiarsi facilmente e a essere sempre in movimento. Si tratta di persone produttive e propositive, ambiziose, molto concentrate sul pratico e piene di energia, che sono però poco connesse con la parte più emozionale e spirituale. Quando l’energia maschile sovrabbonda, lo spauracchio del fallimento è dietro l’angolo, così come la paura di deludere gli altri. Che, dal canto loro, davanti a una personalità così decisa e volitiva potrebbero tendere a fare passi indietro, a sentirsi intimiditi e a rinunciare a offrire aiuto o semplicemente vicinanza. E visto che lo yan, come detto, è tendenzialmente associato all’azione del dare, è facile che una personalità di questo tipo dia molto ma riceva poco, esaurendo le energie.

Riconoscendosi in questo ritratto, la prima cosa da fare è accettare che non si ha mai la possibilità di avere tutto sotto controllo e che è possibile delegare. Accettare le proprie insicurezze e i punti deboli, e accettare quelli degli altri, è parte fondamentale di un percorso di riequilibrio: una critica diventa un consiglio, un giudizio un’opinione. In questo caso è il cambio di prospettiva, e il lasciare andare, accettando gli altri a livello spirituale e concreto, che lascia fluire l’energia femminile. 

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