Rai 3 trasmette in prima visione tv la sera del 30 giugno il film 1918 – I giorni del coraggio. Diretto da Saul Gibb, ci porta direttamente nel 1918 quando le truppe inglesi del Capitano Stanhope sono rintanate nelle trincee della prima linea di combattimento nel nord della Francia. L’esercito tedesco sta preparando l’Offensiva di Primavera, è sempre più vicino e la tensione in trincea si fa più pesante. In questo clima di snervante attesa, il giovane Raleigh, fresco di addestramento e carico di adrenalina per la sua prima vera missione sul campo, è pronto per la battaglia.
Interpretato da Sam Caflin, Asa Butterfield, Paul Bettany e Tom Sturridge, il film di Rai 3 1918 – I giorni del coraggio è l’adattamento di una rappresentazione teatrale del 1928 di R.C. Sherriff su una manciata di soldati britannici “in attesa di essere uccisi” in una trincea sul finire della Prima guerra mondiale. Capitano rimasto ferito a Passchendaele, Sherriff attinse ai suoi tre anni di esperienza come militare al fronte per scrivere un testo che, rappresentato per la prima volta nel 1928, ebbe come protagonista l’allora ventunenne Laurence Olivier. Diverse sono state poi negli le trasposizioni teatrali, cinematografiche e televisive.
La trama del film
1918 – I giorni del coraggio, il film proposto da Rai 3, segue le azioni della Compagnia C dell’esercito britannico di stanza nel nord della Francia nel 1918. I soldati combattono già da quattro anni una guerra che sulla carta sarebbe dovuta finire prima del primo Natale. A loro si aggiunge presto una nuova recluta, appena uscita dall’addestramento, l’ingenuo Raleigh (Asa Butterfield), desideroso di ricongiungersi con il capitano Stanhope (Sam Caflin), suo ex caposcuola e futuro cognato considerato come uno dei migliori militari sul campo.
Ma Stanhope non è particolarmente entusiasta di ritrovare Raleigh: gli ricorda quel passato fin troppo sereno che ha vissuto rispetto agli orrori di una guerra segnata da tante perdite. Come se non bastasse, si vergogna di ciò che è diventato, un’ombra di se stesso dedita all’alcol e bellicosa, e teme che Raleigh possa raccontarlo alla sua promessa sposa. Tuttavia, sa che non devono esserci frizioni per il bene del gruppo, tenuto insieme dalle pazienti cure del tenente Osborne (Paul Bettany).
Altre figure di spicco del battaglione sono il cuoco Mason (Toby Jones), l’imperturbabile Trotter (Stephen Graham) e Hibbert (Tom Sturridge), i cui nervi sono del tutto tesi. Il nervosismo aumenta ulteriormente quando arriva la notizia che le truppe tedesche stanno per avvicinarsi per un tanto atteso assalto frontale. E a cercare di fermarli saranno solo loro: nessun altro aiuto arriverà in loro soccorso e dovranno sacrificarsi per rallentare l’avanzata del nemico.
L’attesa dell’attacco
In una storia in cui il machismo poteva essere imperante, il regista Saul Gibb sceglie per 1918 – I giorni del coraggio, il film in onda su Rai 3, la chiave della resilienza per mostrare lo spirito di squadra dei militari ma anche la loro stanchezza, disillusione, umanità residua e, dove è necessario, tenerezza. “Quando ho letto la sceneggiatura, sono rimasto colpito dal clima di verità che emergeva. E non poteva essere diversamente dal momento che Sherriff ci ha lasciato un resoconto onesto, veritiero e umano delle esperienze al fronte”, ha commentato il regista.
“Ed è da ciò che sono partito per un lungometraggio di guerra che a molti sembrerà insolito dal momento che c’è poca azione. Tutta la storia ruota intorno al fulcro dell’attesa: tutti quanti attendono sapendo che stanno per morire… un’assurdità che, nonostante tutto si svolga più di cent’anni fa, è estremamente attuale e potente. Ho voluto mostrare ciò che vedono i soldati con i loro occhi, anche a rischio di sembrare claustrofobico nelle scene in trincea. È il mio terzo film “storico” ma non è mai stato mio obiettivo preservare il passato per le generazioni future: mio scopo rimane quello di parlare al presente anche con storie ambientate nel passato”.