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Perché Stanford di Sex and The City è (e rimarrà) il migliore amico che si possa immaginare

Willie Garson e Sarah Jessica Parker
Ironia, saggezza, visione d'insieme: Stanford Blatch è il migliore amico che ognuna di noi ha sempre voluto, la spalla su cui avremmo volentieri pianto e il complice con cui ridere. E oggi è doveroso parlare di lui
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Esistono persone che lasciano un'impronte indelebile nei cuori di chi le hanno conosciute. Vale lo stesso per l'attore Willie Garson, interprete di Stanford Blatch, il migliore amico di Carrie in Sex and The City.

Willie Garson si è spento proprio nelle ultime ore, lasciando stupefatte le (e gli) addicted della serie, che non avevano idea che fosse ammalato. A dare la notizia è stato il figlio, Nathen Garson, con uno struggente post su Instagram.

Così, mentre il figlio ricorda Willie Garson come un padre straordinario, noi vogliamo ricordarlo nel ruolo che l'ha consacrato a icona, esempio d'arguzia e comprensione. Quello di Stanford Blatch.

La pungente ironia

Se avete visto Sex and The City sapete perfettamente di che parliamo: l'entrata in scena di Stanny implicava dosi non indifferenti di ironia pungente, di quelle buone, sane, che fanno sorridere e che lasciano intendere che c'è sempre un modo per migliorare le cose.

Il personaggio di Willie Garson ha fatto di sicuro la differenza nel mondo delle serie tv per questo suo piglio mordace, ma c'è da aggiungere che Stanford Blatch non mancava neanche di autoironia.

Un'altro punto forte che lo rende un migliore amico d'hoc: consapevole di non avere una "bellezza canonica", ha fatto leva sull'umorismo per affermarsi nella vita delle persone che lo amavano. E c'è riuscito.

L'eleganza

Non parliamo soltanto dei suoi outfit curatissimi, della sua attenzione al dettaglio e della sua passione per le sfilate di moda e per le ultime tendenze, no. Parliamo di un'eleganza persino "superiore": quella dei modi e del linguaggio.

Stanford Blatch è, infatti, quel migliore amico che ti insegna che esiste il modo perfetto per porsi in ogni situazione, dal ristorante fino alla camera da letto, passando per gli eventi più importanti.

Raffinato, curato e sempre sul pezzo, Stanford personifica lo stile e lo rende un'arma (bianca) per farsi strada nel difficile mondo in cui si muove.

L'insicurezza

Perché l'insicurezza dovrebbe essere un punto di forza? Semplice: perché come ha dimostrato Stanford Blatch è un modo di prendere atto dei propri "limiti" e di cercare l'appoggio di persone che ci amano veramente.

Questo è ciò che succede tra lui e Carrie: i due si supportano a vicenda comprendendo le reciproche difficoltà. Certo, non manca qualche piccolo alterco, ma non è forse una condizione delle amicizie davvero profonde?

Per di più, l'insicurezza e la timidezza di Stanford Blatch sono un inno alla complessità di chi è introverso: così chiusi fuori, così colorati, intensi e forti dentro.

I punti di vista

C'è un motivo per cui Stanford Blatch è stato definito la Fifth Lady (la Quinta Signora) di Sex and The City: oltre a integrarsi perfettamente con il gruppo, infatti, il personaggio interpretato da Willie Garson ha fatto sì che nella serie entrasse un nuovo punto di vista.

E attenzione, non si tratta solo del punto di vista omosessuale sull'amore e sul sesso: si tratta di un approccio ben differente alla vita e ai suoi accadimenti, frizzante eppur intelligente e ragionato.

Una nota musicale vivace e intensa che arricchisce il coro di Carrie, Charlotte, Miranda e Samantha e lo rende ancor più vincente e accattivante.

La presenza

Qual è l'espressione più alta dell'amicizia? Semplice: la presenza. E per presenza non si intende quella fisica, non si intende una necessaria e continua frequentazione, assidua e ossessiva.

Si intende il sapere che quell'amico è lì per noi, che ci sarà anche se durante quella giornata ci sta dedicando un briciolo in meno di tempo, ci sta telefonando (o inviando un messaggio) poco o se non è sempre coinvolto in prima persona nelle nostre vicende personali.

Il personaggio di Willie Garson è il migliore amico perfetto anche per questo: c'è quando deve esserci, non recrimina, non si impone. È perfettamente complementare all'esistenza di Carrie, senza limiti né ansie. Proprio come dovrebbe essere.

E forse è proprio questo che ci intristisce di più della morte di Garson: sapere che Stanford, a questo punto, non ci sarà più. Che non lo vedremo più accanto a Carrie. Eppure, lui è ancora lì: tra un abito di lusso, una battuta sferzante e un paio di scarpe da sogno.

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