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Alta moda: Come diventare una giovane sarta di Dior nel film Sky

Alta moda è il film Sky che racconta l'importanza di imparare un mestiere, sullo sfondo della più nota e celebre maison francese.

Alta moda è il film che Sky trasmette in prima visione assoluta martedì 20 febbraio. Diretto dalla regista Sylvie Ohayon, Alta moda, come già suggerisce il titolo, racconta una vicenda ambientato nel mondo dell'haute couture. Sullo sfondo del magico universo di Dior (come in La signora Harris va a Parigi), Alta moda è una storia di formazione e integrazione tutta al femminile.

La trama del film Alta moda

Il film Sky Alta moda ha per protagoniste due donne molto diverse tra loro, per origine ed età: Esther (Nathalie Baye) e Jade (Lyna Khoudri). In servizio per anni come capo sarta presso la Maison Dior, Esther ha preso parte all’ultima collezione haute couture prima di ritirarsi. Un giorno, mentre si trova in metropolitana, le viene rubata la bosa dalla ventenne Jade.

Tuttavia, sopraffatta dal rimorso, Jade decide di restituire a Esther la refurtiva. Sedotta suo malgrado dall’audacia della giovane e convinta che abbia un dono, Esther le offre la possibilità di entrare come apprendista nei laboratori della Maison Dior. Jade avrà così l’occasione di imparare un mestiere che da sempre si esercita ancora con la bellezza di un gesto.

Il poster originale del film Alta moda.
Il poster originale del film Alta moda.

Da uno spunto autobiografico

A dirigere Alta moda, il film proposto da Sky, è la regista, scrittrice e sceneggiatrice (ma anche equilibrista) Sylvie Ohayon. Nata a Parigi ma di origini tunisine e algerine, Ohayon ha fatto appello alla sua esperienza autobiografica per la stesura del soggetto. “Come i miei libri, anche i miei film hanno una dimensione autobiografica o meglio hanno argomenti che in quel preciso momento sono per me attuali”, ha precisato la regista.

“Da quindici anni, sono rispostata con un uomo che era padre di una bambina, di cui mi sono presa cura come se fosse mia figlia. Ciò ha finito con l’avere un impatto su mia figlia (biologica) che, risentitasi con me, ha deciso a 13 anni e mezzo di andare a vivere con il padre. Da questa esperienza e dal mio forte senso di patriottismo, è nato il film. Quindi, possiamo definire Alta moda come il frutto del lavoro di una madre che ha visto la propria figlia ribellarsi contro di lei, di una matrigna che ha fatto bene il suo lavoro e di una donna che ama profondamente tutto ciò che è francese”, ha aggiunto.

La regista Sylvie Ohayon con le attrici Nathalie Baye e Lyna Khoudri sul set di Alta moda.
La regista Sylvie Ohayon con le attrici Nathalie Baye e Lyna Khoudri sul set di Alta moda.

L’Alta Moda

Ed è l’amore per i prodotti francesi che ha spinto la regista Sylvie Ohayon a interessarsi a un contesto che per la Francia è ragione di orgoglio: l’alta moda. “Un giorno, un’amica di famiglia, appartenente all’alta borghesia, era alla ricerca di un abito da sposa. Rimasta incinta prima del matrimonio, quasi una vergogna per chi la circondava, ha chiesto a me di accompagnarla. L’ho portata in una casa d’alta moda, la stessa che aveva realizzato il mio abito. Ci sono venute incontro le sarte, a cui abbiamo chiesto cosa si potesse fare per nascondere la pancia. Ed è in quel momento che sono rimasta colpita dal sorprendente contrasto tra le loro dita agili e il loro linguaggio da scaricatrici di porto! Non ho mai dimenticato una loro frase: è il gesto che conta. E ho deciso di fare un film per rendere omaggio a loro e al loro lavoro”.

“Volevo raccontare le sarte al lavoro e mostrare come dietro la magnificenza delle loro creazioni ci siano persone normalissime in grado di far magie”, ha continuato la regista del film Sky Alta moda. “Non era mio scopo opporre i ricchi proprietari alla manovalanza. Le sarte dell’Haute Couture non sono poi così mal pagate. “Ho uno stipendio da dottore”, mi ha confidato una capo sarta di Dior!”.

Nathalie Baye e Lyna Khoudri in una scena di Alta moda.
Nathalie Baye e Lyna Khoudri in una scena di Alta moda.

L’emancipazione di una giovane

Il film Sky Alta moda rimane comunque una storia di formazione ed emancipazione. Racconta infatti il percorso di Jade, una giovane ragazza che ha voglia di emanciparsi dal contesto sociale in cui è nata. “Tutto parte dalla mia esperienza personale, scrivo e racconto solo situazioni che ho vissuto e che sento vicine”, ha confidato la regista Sylvie Ohayon. “Per me, la Francia è fondamentalmente una terra di accoglienza, in cui tutto è possibile. È un Paese che apprezza il lavoro quando è fatto bene: anche se non hai studiato ma sei capace, c’è sempre una possibilità all’orizzonte”.

Proprio per tale ragione, il personaggio di Esther può essere metaforico dello spirito di un’intera nazione. Seppur Esther si muova perché animata da ragioni personali (vuole colmare il vuoto che ha intorno), in lei è possibile intravedere la benevolenza a cui ha accennato la regista. In cambio, Jane riceve un’educazione e una nuova prospettiva di vita: cosa c’è di meglio per ridare un senso alla propria vita di un lavoro?

“Mi rivedo sia in Esther sia in Jade”, ha scherzato la regista. “Sono una romantica di periferia che è riuscita a emanciparsi. Come Jade, a vent’anni, mi sono ripromessa che nessuno mi avrebbe mai messo i piedi in testa. Rubavo anche, non per necessità ma per rabbia. E, come Esther, ho finito con il farmi spezzare la schiena dal lavoro. Ma il lavoro mi ha anche salvata in molti casi. A differenza dell’amore, il lavoro ti restituisce sempre ciò che gli hai dato”.

Nathalie Baye e Lyna Khoudri in una scena di Alta moda.
Nathalie Baye e Lyna Khoudri in una scena di Alta moda.

Le due protagoniste

Esther, la prima protagonista del film Sky Alta moda, è una donna che sta invecchiando. Sa che la sua carriera è al termine e teme il grande vuoto che avvertirà nella sua vita. Per lei, Jade è anche un modo per tenersi occupata. Del resto, ha sempre trasmesso le sue conoscenze. “Questo è un aspetto legato al suo lato ashkenazita: Esther desidera trasmettere un sapere, una professione, a Jade, che a sua volta la trasmetterà ad altri”, ha evidenziato la regista Sylvie Ohayon. “Tra gli ashkenaziti è forte il desiderio di non portarsi tutti i segreti e il know how nella tomba. E naturalmente ciò valorizza Esther”.

Imparare un “mestiere” e non un “lavoro” è ciò che invece fa Jade, la seconda protagonista del film Sky Alta moda. È una ragazza molto responsabile ed è sempre pronta a prodigarsi per coloro che hanno bisogno (per la madre prima e per Esther dopo). “Jade è un mix di me e mia figlia”, ha concluso la regista. “Quando avevo 12 anni, ero già in grado di occuparmi di casa, di pulire, di cucinare: mia madre era distrutta dal lavoro ma continuava a guadagnarsi da vivere”.

Alta moda: Le foto del film Sky

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