Dal 28 settembre Paramount+ propone in esclusiva il film Appartamento 7A. Thriller psicologico ambientato a New York nel 1965, il film Appartamento 7A racconta la storia precedente al leggendario classico dell'orrore Rosemary's Baby (basato sul romanzo di Ira Levin), esplorando ciò che è accaduto nel famigerato edificio Bramford prima che Rosemary vi si trasferisse.
La giovane e ambiziosa ballerina Terry Gionoffrio (Julia Garner) sogna fama e fortuna a New York, ma dopo aver subito un infortunio devastante, una coppia di anziani e ricchi (Dianne Wiest e Kevin McNally) la accoglie nella loro casa nel lussuoso condominio Bramford. Quando il compagno di stanza e influente produttore di Broadway (Jim Sturgess) le offre un'altra possibilità di fama, sembra che tutti i suoi sogni si stiano finalmente realizzando. Tuttavia, dopo una serata che non riesce a ricordare del tutto, circostanze inquietanti la portano presto a riconsiderare i sacrifici che è disposta a fare per la sua carriera, mentre si rende conto che qualcosa di malvagio vive non solo nell'appartamento 7A, ma nello stesso Bramford.
Diretto da Natalie Erika James, il film Appartamento 7A comprende nel cast anche gli attori Marli Siu, Andrew Buchan, Rosy McEwen e Kobna Holdbrook-Smith.
LEGGI ANCHE - Hold Your Breath: qualcosa di sinistro nell’aria nel film Disney+
La storia mai raccontata di Terry
Appartamento 7A è un film che ci permette di tornare all'interno dell'iconico edificio Bramford di Manhattan al centro del cult degli anni '60, Rosemary's Baby. Prodotto dal creatore di A Quiet Place, è ambientato nel 1965 e vede come protagonista l’aspirante ballerina Terry Gionoffrio (interpretata da Julia Garner), i cui sogni di successo si infrangono quando si ferisce gravemente al piede durante una performance.
Affidandosi agli antidolorifici per riuscire a partecipare alle audizioni, Terry riesce a rimettersi in piedi solo quando incontra la coppia di anziani benestanti Minnie e Roman Castevet, interpretati da Dianne Wiest e Kevin McNally, che riprendono i ruoli interpretati in passato da Ruth Gordon (premiata con l’Oscar) e Sidney Blackmer. I Castevet le offrono un posto dove vivere.
Ma proprio quando la sua carriera sembra finalmente decollare, una serata di cui non ha un ricordo chiaro lascia Terry con la convinzione che qualcosa di malvagio si nasconda tra le mura del Bramford...
Nel film del 1969, diretto da Roman Polanski, la Rosemary Woodhouse interpretata da Mia Farrow si imbatte nella sua vicina Terry (all'epoca interpretata da Angela Dorian) nella sinistra lavanderia del seminterrato del Bramford. Prequel a tutti gli effetti, Appartamento 7A rivela la storia oscura e mai raccontata di Terry, introducendo anche nuovi personaggi, tra cui l'amica e collega ballerina Annie Leung (Marli Siu) e il produttore di Broadway Alan Marchand (Jim Sturgess), che vive anche lui nel Bramford e offre a Terry la sua grande occasione.
"Quando mi è stato proposto il progetto, ero molto scettica", ha affermato la regista Natalie Erika James. "Non avrei mai accettato di rifare un film così classico e fondamentale, ma è stato un piacere poter lavorare all'interno del mondo creato dal romanzo di Ira Levin e giocare con i personaggi. Mi ha motivata la sensazione che ci fosse un diverso percorso emotivo da esplorare, e che potesse essere fatto in un modo che modificasse leggermente i canoni del genere".
Il culto di Rosemary’s Baby
Rosemary's Baby, di cui Appartamento 7A è il prequel, è un film del 1968 diretto da Roman Polanski, basato sul romanzo di Ira Levin. La storia racconta di Rosemary Woodhouse, una giovane donna che si trasferisce con il marito in un vecchio palazzo di New York. Dopo essere rimasta incinta, Rosemary comincia a sospettare che il marito e i loro misteriosi vicini facciano parte di una setta satanica, interessata a usare il suo bambino per scopi oscuri.
Il film è diventato un cult per il modo in cui costruisce lentamente la tensione, immergendo lo spettatore in un'atmosfera di crescente paranoia. L’ambiguità della trama lascia il dubbio su cosa sia reale o frutto dell'immaginazione di Rosemary, mantenendo alta l'ansia fino alla conclusione. Inoltre, Rosemary's Baby esplora temi complessi legati alla maternità, alla perdita di controllo sul proprio corpo e alla fiducia, aggiungendo uno strato di profondità psicologica.
L'interpretazione intensa di Mia Farrow ha reso il personaggio di Rosemary un'icona del cinema horror. La sua influenza si estende oltre il genere, aprendo la strada a opere che trattano il soprannaturale in modo realistico e toccando paure universali, il che ha contribuito al suo status di classico del cinema.