Tra le nuove serie che Amazon Prime Video offre nel mese di gennaio spicca As We See It, scritta e prodotta da Jason Katims, noto per aver creato anche Friday Night Lights e Parenthood.
Gli otto espisodi di As Wee See It ruotano intorno alle vicende di Jack, Harrison e Violet. Amici e coinquilini ventenni, i tre si trovano tutti nello spettro autistico ma questo non impedisce loro di condurre un’esistenza normale.
Cosa racconta As We See It?
In As We See It, nuova serie Amazon Prime Video, seguiamo Jack, Harrison e Violet mentre si sforzano di trovare un lavoro, di mantenere quello che hanno, di fare amicizia, di innamorarsi e di barcamenarsi in un mondo che non sempre è facile da navigare. Per fortuna, i tre possono contare sul sostegno delle loro famiglie, degli assistenti e di loro stessi, soprattutto quando si tratta di affrontare nuove sfide.
Insieme, Jack, Harrison e Violet sperimentano battute d’arresto e celebrano vittorie mentre proseguono sulla strada dell’indipendenza, dell’accettazione e del diventare chi vogliono realmente essere.
Chi sono i protagonisti?
Il cast principale di As We See It, la nuova serie Amazon Prime Video sull’autismo, è composto da tre attori pressoché sconosciuti al pubblico italiano.
Jack è interpretato da Rick Glassman. Nato nel 1984, è noto come comico grazie al podcast Take Your Shoes, diffuso sul suo sito internet (https://www.rickglassman.com/). The Economist ha definito il podcast come “uno dei migliori degli ultimi 75 anni”. Lui stesso si presenta come tanto goffo quanto carino, a causa dell’autismo che lo accompagna sin da bambino. Ha alle spalle un piccolo ruolo nella sitcom Undateable.
Harrison, invece, ha il volto di Albert Rutecki. Nato nel 1993, è una star di Tik Tok. Dell’autismo che ha scoperto in adolescenza non ha mai parlato in maniera approfondita, anche se in un’intervista si è dichiarato felice di aver potuto interpretare il personaggio della serie con molta veridicità. Originario della Pennsylvania, ha studiato recitazione alla Hofstra University.
Violet è, infine, supportata da Sue Ann Pien. Dopo aver capito cosa comportasse l’autismo, Pien ha imparato ad accettarsi e solo così ha capito di essere unica e non diversa. Alle spalle ha esperienze di diverso tipo, dal mondo dello spettacolo all’attivismo per i cambiamenti climatici. Avida viaggiatrice, ha viaggiato praticamente in tutti i continenti (a eccezione dell’Antartide, come ama sottolineare). Parla correntemente cinese, mandarino e spagnolo, e ha sposato la compagna, la cantautrice Cynthia Catania, a Bali.
Nei ruoli secondari possiamo infine riconoscere alcuni nomi più celebri. Sosie Bacon dà corpo a Mandy, l’assistente dei tre protagonisti. Chris Pang è Van, il fratello di Violet. E Joe Mantegna supporta il personaggio di Lou, il padre di Jack.
Il trailer
As We See It, la nuova serie Amazon Prime Video disponibile dal 21 gennaio, si basa su un format israeliano dal titolo On the Spectrum, diffuso negli Stati Uniti da HBO Max. Già dal trailer, possiamo intuire quale sera il tono che le vicende di Jack, Harrison e Violet avranno. In una delle sequenze, si sente Mandy dire a Jack: “Penso che tu sia una bella persona. Non dovresti nascondere chi sei”. E la sua risposta è tutt’altro che scontata: “Questo mi fa venire voglia di vomitare”.
Cos'è l'autismo?
Al centro di We Can See It, la nuova serie Amazon Prime Video, c’è l’autismo. Ma di cosa si tratta?
Per la risposta, ci viene in soccorso la sezione Healthy di The Wom, dove potete continuare ad approfondire l’argomento.
L’espressione “disturbi dello spettro autistico” (DSA) identifica un gruppo di disturbi dello sviluppo. DSA include un’ampia gamma, o spettro, di sintomi, competenze e livelli di disabilità.
Spesso i soggetti con DSA presentano queste caratteristiche:
- continui problemi sociali, che comprendono difficoltà di comunicazione e interazione con gli altri,
- comportamenti ripetitivi, nonché attività o interessi limitati,
- sintomi identificati tipicamente nei primi due anni di vita,
- sintomi che ostacolano le capacità di funzionare socialmente, a scuola, al lavoro o in altre sfere.
In alcuni soggetti i sintomi sono solo lievemente invalidanti, mentre in altri le disabilità sono più gravi. Trattamenti e servizi possono migliorare i sintomi e le capacità di funzionamento.