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Assassinio a Venezia: Un caso di fantasmi per il Poirot di Kenneth Branagh

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Nel terzo film in cui interpreta il detective Hercule Poirot, Kenneth Branagh è alle prese con un assassinio a Venezia durante una seduta spiritica. Scopriamo le analogie e le differenze con il romanzo di Agatha Christie da cui il lungometraggio è tratto.
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Arriva al cinema il 14 settembre Assassinio a Venezia, distribuito da Disney, il nuovo film scritto e diretto da Kenneth Branagh. Thriller soprannaturale basato sul romanzo di Agatha Christie Poirot e la strage degli innocenti, è ambientato nell’inquietante Venezia del secondo dopoguerra, alla vigilia di Ognissanti. Il celebre investigatore Hercule Poirot, oramai in pensione e in esilio volontario nella città più affascinante del mondo, partecipa con riluttanza a una seduta spiritica in un palazzo decadente e spettrale. Quando uno degli ospiti viene assassinato, il detective si ritrova in un mondo sinistro di ombre e segreti.

La trama del film

Il film Assassinio a Venezia ci porta alla vigilia di Halloween in una Venezia che, più misteriosa che mai, negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale è diventata la casa del famoso investigatore Hercule Poirot (Kenneth Branagh). In pensione e in esilio autoimposto, Poirot ha detto addio al crimine: le esperienze vissute, le indagini svolte e l’aver visto da vicino il peggio dell’umanità a causa di un’altra guerra, lo hanno indotto a rinunciare alla sua attività di detective.

Poirot ora trascorre il suo tempo a fra di tutto pur di evitare di pensare al crimine ma il crimine non ha smesso di aver bisogno di lui. Ed è così che riceve la visita di una sua vecchia amica, la più importante scrittrice di gialli al mondo: Ariadne Oliver (Tina Fey). La donna vuole semplicemente coinvolgerlo in qualcosa che nelle premesse non dovrebbe comportare spargimento di sangue: desidera nella fattispecie che Poirot si unisca a una seduta spiritica per aiutarla a dimostrare che ciò che accade non è reale.

Incuriosito dalla storia, Poirot accetta con riluttanza di partecipare alla seduta in un palazzo decadente di proprietà della famosa cantante lirica Rowena Drake (Kelly Reilly). Sede un tempo di un orfanotrofio in cui sono accadute cose terribili, il palazzo sembra essere infestato e ha visto anche morire Alicia, la figlia della proprietaria, dopo essersi ammalata a causa di una delusione amorosa. Ed è sperando di parlare con lei che Rowena tiene la seduta.

Ma, quando uno degli ospiti viene assassinato, tutti i presenti diventano sospettati, spingendo il detective belga in un mondo sinistro di ombre e segreti.

Il cast del film Assassinio a Venezia include anche gli attori Michelle Yeoh (è la medium Joyce Reynolds), Kyle Allen (è Maxime Gerard, l’ex fidanzato di Alicia), Camille Cottin (è Olga, la governante di Rowena), Jamie Dornan (è il dottor Leslie Ferrier), Jude Hill (è Leopold, il figlio di Ferrier), Ali Khan (è Nicholas Holland, uno dei due assistenti della medium Joyce), Emma Laird (è Desdemona, sorella di Nicholas e seconda assistente della medium) e Riccardo Scamarcio (è Vitale Portfoglio, un poliziotto in pensione che fa da guardia del corpo a Poirot).

Assassinio a Venezia: I poster

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Le differenze con il romanzo

Con Assassinio a Venezia, il regista, sceneggiatore, produttore e attore Kenneth Branagh adatta il suo terzo film tratto da uno dei trentatré libri scritti dalla leggendaria Agatha Christie. I primi due, Assassinio sull’Orient Express e Assassinio sul Nilo, si sono rivelati dei successi di critica e pubblico rinverdendo il mito della regina del mistero.

A finire sotto la lente di Branagh è stato questa volta il romanzo Poirot e la strage degli innocenti, pubblicato nel 1969. “Agatha Christie ha la grande capacità di presentare storie senza tempo con protagoniste persone al centro di situazioni spesso pericolose e criminali ma in cui è possibile riconoscere sempre la loro umanità”, ha commentato Kenneth Branagh. “Nel caso di Poirot e la strage degli innocenti, il tutto è arricchito da elementi soprannaturali, con cui ogni tanto la scrittrice si divertiva a rimescolare le carte. È un romanzo che ha scritto negli ultimi anni della sua prolifica carriera ed è ambientato originariamente in una casa della campagna inglese: come accaduto con i film precedenti, abbiamo deciso di cambiarne lo sfondo spostandolo dall’Inghilterra a Venezia”.

Così facendo, Assassinio a Venezia è diventato un film da camera che si svolge in un palazzo durante una notte spaventosa, con un numero circoscritto di sospetti, quando invece il libro si svolge nell’arco di un paio di giorni (quasi una settimana). Ad approvare tutti i cambiamenti è stato James Prichard, pronipote di Agatha Christie e responsabile della sua eredità letteraria. “All’inizio ero sorpreso ma poi ho capito cosa stessero facendo Kenneth Branagh e lo sceneggiatore Michael Green”, ha rivelato Prichard. “Hanno approfondito la psicologia di Poirot: la mia bisnonna non l’ha mai fatto, il suo era un personaggio abbastanza piatto. Per farlo hanno scelto Venezia, la città più bella, labirintica ed eccitante del mondo. Una città popolata da sempre di maschere, nebbia e mistero”.

“Quella del film Assassinio a Venezia è una storia che ruota intorno al verbo perseguitare”, ha aggiunto Michael Green. “Può significare tante cose. Si può essere perseguitati da uno spirito ma anche dal proprio passato, dalle proprie idee come dal buio. E Poirot è perseguitato da tutto ciò: fatica a capire se credere nel soprannaturale ma lotta anche con i fantasmi del suo passato. La morte ha segnato sempre il suo percorso: vede oramai fantasmi ovunque, al punto di non capire se sono reali o meno”.

“La storia si svolge dieci dopo quella di Assassinio sul Nilo. Siamo nel 1947, c’è stata nel frattempo una nuova guerra mondiale e Poirot è consapevole della carneficina e della devastazione che un conflitto comporta”, ha concluso Branagh. “Lo troviamo in uno stato di disperazione e delusione per aver visto i sogni di un’altra generazione andare in fumo. Un alone di pessimismo lo accompagna e ha scelto di dire addio al crimine per vivere in una città in cui non lo conosce nessuno, senza sapere che sarebbe finito a indagare nella claustrofobica atmosfera di un palazzo in rovina”.

Assassinio a Venezia: Le foto del film

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