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Autumn Beat: Su Prime Video l’esordio alla regia dello scrittore Antonio Dikele

Lo scrittore Antonio Dikele esordisce alla regia con Autumn Beat, il film targato Prime Video. Sullo sfondo del mondo del rap milanese, si propone la storia di due fratelli di seconda generazione chiamati a confrontarsi con i sogni, le ambizioni e gli amori.

Autumn Beat è il film che Prime Video propone in esclusiva in oltre 240 Paesi del mondo a partire dal prossimo 10 novembre. Si tratta del lungometraggio che segna l’esordio alla regia dello scrittore, autore e sceneggiatore Antonio Dikele Distefano.

Scritto da Dikele con Massimo Vavassori, Autumn Beat è il ritratto, commovente e profondo, della seconda generazione di neri italiani con al centro due fratelli di discendenza africana, il loro legame e il mondo del rap. Suddiviso in tre differenti capitoli, conta sulla partecipazione straordinaria di Gué e sulla presenza di alcuni tra i nomi più interessanti della scena rap italiana, tra cui Tredici Pietro.

La trama del film Autumn Beat

Autumn Beat, film original Prime Video prodotto in Italia da Indiana Production e Amazon Studios, è un racconto di formazione che segue le vicende di Tito (Hamed Seydou) e Paco (Abby 6ix). Fratelli cresciuti a Milano, Tito e Paco condividono lo stesso sogno: sfondare nel mondo del rap e far sentire la loro voce attraverso la musica.

Paco è un performer nato mentre Tito sa scrivere canzoni come nessun altro. Entrambi sembrano destinati al successo ma l’ambizione, la vita e l’amore per la stessa donna, Ife (Geneme), metteranno alla prova il loro legame, in una storia lunga tre differenti decenni.

Il poster del film Autumn Beat.
Il poster del film Autumn Beat.

Una storia inclusiva e rappresentativa

Autumn Beat, il film proposto in esclusiva da Prime Video, è un esempio di come si possa fare cinema inclusivo in Italia. La maggior parte dei personaggi principali sono dei neri italiani di seconda generazione, figli di quegli immigrati arrivati nel nostro Paese con il loro carico di speranza e sogni. Parliamo subito di inclusività perché il racconto voluto da Dikele e Vavassori scaccia subito via i cliché legati alle origini dei protagonisti.

Un po’ come in Bangla, anche in Autumn Beat Paco e Tito sono italiani a tutti gli effetti, ben integrati nel contesto in cui vivono. Tematiche come il razzismo, ad esempio, fanno capolino nella storia quando si parla dell’infanzia dei due protagonisti ma sono sempre, fortunatamente, tenute a latere, dimostrando come l’integrazione non sia un miraggio ma una realtà concreta a cui tutti dobbiamo puntare.

“Questo film è importante perché racconta Milano e una famiglia nera che cambia nel tempo. La musica e l’amore mi hanno sempre salvato nella vita”, ha dichiarato Antonio Dikele Distefano. “È stata un’esperienza fantastica, una prima volta per me e per gli attori che non ne avevano mai fatta una simile prima. Ringrazio Prime Video per la fiducia, perché non è scontato. Perché mi ha dato la possibilità di esprimermi senza impormi nulla, senza parlarmi di algoritmi e di necessità che non potevo capire”.

“Il mio desiderio è di poter raccontare le storie che ho visto quando ero bambino e stavo seduto sul marciapiede fuori dal negozio di mia madre. Voglio che quelle persone possano un giorno accendere la televisione e pensare ‘In questo film mi sento rappresentato’. È un privilegio che io non ho mai avuto, se non guardando fuori dal Paese. Sono contento di far parte della famiglia di Prime Video perché mi sento ascoltato davvero e perché non hanno paura della mia voce e della mia storia”, ha concluso.

Autumn Beat: Le foto del film

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Fratelli, figli, padri

Paco e Tito sono arrivati in Italia con la madre ma per scoprirlo dobbiamo aspettare il secondo capitolo in cui è suddiviso il film Prime Video Autumn Beat. La particolare struttura del lungometraggio viaggia tra presente, passato e futuro, partendo dall’oggi del primo capitolo, che corrisponde a circa dieci anni fa, per poi mostrarci l’ieri e il domani (che in un gioco di specchi è il 2022).

  • Fratelli

Fratelli, il primo capitolo, ci mostra chi sono Tito e Paco. Sono due adolescenti come tanti altri che vivono con il sogno del rap, quel linguaggio musicale che da sempre è sinonimo di emancipazione sociale e affermazione. Sono questi gli obiettivi che tiene in mente Paco mentre forse Tito è più attratto dalle luci dello star system. Il loro modo di produrre è ben consolidato: Tito scrive le barre riversando in esse il mondo che custodisce dentro e la sua visione della realtà mentre Paco sale sul palco e dà vita alle note. È come se fossero uno la mente e l’altro il braccio, uno il ghost writer e l’altro il nome sulle copertine dei romanzi. Tra i due, si insinua Ife, la fidanzata di Paco per cui Tito nutre un particolare affetto.

Fratelli è il capitolo più corposo del film. Presenta sapientemente situazioni in medias res che spingono a porre diverse domande: perché Tito, ad esempio, ha problemi di linguaggio? Perché non vivono con la loro madre? Che cosa rappresenta la chimera del successo simboleggiata dall’incontro con Gué? Cos’è la passione per la musica dei due ragazzi? Che sentimenti nutrono nei confronti di Ife? Cosa significa per loro la parola paternità?

  • Figli e padri

Per trovare una risposta, occorre andare indietro nella loro storia personale o avanti. E in ciò vengono in soccorso gli altri due capitoli del film Prime Video Autumn Beat: Figli e Padri.

In Figli, veniamo trasportati a dieci anni prima: Tito e Paco vivono con la madre e cercano di adattarsi alla realtà italiana, non sempre di facile comprensione. Entrambi i fratelli sono affascinati dal rap e dalle battle che le gang portano avanti per le strade di Milano. Ma Tito, la sua straordinaria creatività e la sua voce hanno una marcia in più, nonostante l’attaccamento alla madre e al lato ancestrale che si porta dietro siano molto forti e vincolanti. Nel guardarsi intorno, Tito fa anche amicizia con Grace, una bambina verso cui matura un inatteso senso di protezione. Fino a quando un incidente in auto non cambia per sempre la sua esistenza, lasciandolo con problemi di linguaggio e smorzando le sue aspirazioni artistiche.

In Padri, invece, ci ritroviamo nel 2022. Tito è riuscito ad affermarsi come docente dopo aver terminato gli studi universitari. Paco è divenuto una star ed è padre di una bambina, Aisha. Ma i due fratelli non si parlano più da quando, dieci anni prima, Paco ha firmato un contratto con Gué con cui ha in qualche modo rinnegato Tito. Tuttavia, il destino è strano: tutti e due sono chiamati a confrontarsi con la paternità, proprio loro che una figura paterna di riferimento non l’hanno avuta. E ancora una volta un incidente rimescola le carte. Le aspirazioni, i sogni e l’amore trovano quelle risposte rimase inevase e la fratellanza torna ad avere il ruolo predominante che le spetta.

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