Debutta l’11 aprile su Netflix la serie tv Baby Reindeer. Scritta, prodotta e interpretata da Richard Gadd, la serie tv Netflix Baby Reindeer si basa su un monologo teatrale e racconta la contorta relazione tra Donny Dunn, attore in difficoltà, con la sua personalissima stalker, una situazione che ha un profondo impatto sulla sua vita e che lo costringerà ad affrontare un trauma a lungo sepolto.
Da una storia vera tanto avvincente quanto beffardamente divertente, la serie tv Netflix Baby Reindeer vede anche la partecipazione degli attori Jessica Gunning, Nava Mau e Tom Goodman-Hill, nei panni nell’ordine di Martha, Teri e Darrien.
Una stalker come pochi
Baby Reindeer, la serie tv proposta da Netflix, è qualcosa di molto insolito già dalla sua premessa: un singolo gesto di gentilezze conduca lungo una strada tortuosa lastricata di centinaia di ore di messaggi vocali e più di 40.000 e-mail.
Oscura e drammatica ma anche esilarante, ha alla base una storia vera, scritta e interpretata da Richard Gadd, che ha adattato la sua premiata pièce in una serie composta da sette episodi. Proprio come il suo poliedrico creatore, il racconto si presta a più generi, proponendo una miscela avvincente di emozione intensa e umorismo che non è solo una scelta artistica ma è anche fedele alla realtà.
“Penso che la vita sia un mix di commedia e dramma”, ha spiegato Gadd. “In alcuni dei luoghi più bui in cui sono stato, ho trovato dei motivi per ridere in qualche modo. E in alcuni dei luoghi più divertenti in cui sono stato, incluso il backstage dei club di comici con altri comici, possono essere i luoghi più deprimenti. Penso sempre che la vita sia un miscuglio di luce e ombra. Quindi volevo che Baby Reindeer contenesse entrambi”.
La storia della serie tv Netflix Baby Reindeer si concentra sulla strana e stratificata relazione del comico in difficoltà Donny Dunn (Gadd) con una donna di nome Martha (Jessica Gunning), il cui comportamento inizialmente amichevole si svela man mano che inizia a perseguitare Donny senza tregua.
Il loro primo incontro è abbastanza innocuo: mentre lavora come barista, Donny fa un gesto di gentilezza nei confronti di Martha, una cliente la cui vulnerabilità è evidente. Ma, come dice il detto, "nessuna buona azione resta impunita", e questo incontro casuale scatena un'ossessione soffocante che minaccia di rovinare entrambe le loro vite e costringe Donny ad affrontare un suo trauma profondamente sepolto.
Una storia vera
Anche se questo tipo di trama potrebbe sembrare familiare, è importante ricordare che non si tratta solo di una storia ma che è anche vera. Dato che ha origine da qualcosa di molto personale, Gadd ha evitato consapevolmente le narrative stalker cliché, assicurandosi che l'umanità di tutti rimanesse intatta.
“Lo stalking in televisione tende ad essere molto sessualizzato. Ha un misticismo. Lo stalker è sempre qualcuno nascosto in un vicolo buio o è qualcuno che è davvero attraente, che è molto normale ma poi diventa strano a poco a poco”, ha commentato Gadd. “Ma lo stalking è una malattia mentale. Volevo davvero mostrare gli strati dello stalking con una qualità umana che non avevo visto in televisione prima. È una storia di stalking ribaltata. Prende un cliché e lo ribalta”.
“Stranamente, ho iniziato a sentire che potesse essere una buona storia mentre la vicenda si svolgeva. È stato uno dei periodi più densi della mia vita quello in cui ascoltavo i messaggi vocali ricevuti. Andavo a dormire e quelle parole continuavano a riecheggiarmi nelle orecchie. Ed è così che ne ho deciso di fare dapprima uno spettacolo teatrale, lo stesso da cui nasce oggi la serie tv”.
Gadd interpreta Donny Dunn, un aspirante comico stand-up, e Jessica Gunning interpreta Martha, una donna che forma un attaccamento a Donny. Inoltre, Nava Mau co-protagonista come Teri, una terapeuta americana e donna trans che incontra Donny tramite un'app di incontri, e Tom Goodman-Hill interpreta Darrien, uno scrittore televisivo di successo e potenziale mentore per Donny. Tutti gli attori portano sfumature, intuizioni ed empatia a personaggi che non sono mai meno che complicati.
Per quanto riguarda lei, Gunning ha raccontato di aver voluto restituire “un senso di cura, dovere e responsabilità nel rendere giustizia alla storia”. Il suo desiderio di onorare la narrazione si estende alla sua caratterizzazione di Martha, una donna che provoca non poca distruzione nella vita di Donny. "Da attrice, non mi sono concentrata sul danno che causa, perché non penso fosse intenzionale da parte sua", ha sottolineato. “Se l’avessi interpretata come una villain, avrei rovinato l'eccellente lavoro di scrittura fatto da Richard".