Rai 4 trasmette la sera del 22 ottobre il film Berlin Falling. Diretto da Ken Duken, il film di Rai 4 Berlin Falling ruota attorno a Frank, un ex soldato d’élite tedesco che ha prestato servizio in Afghanistan. Il protagonista, interpretato dallo stesso Ken Duken, è segnato dai traumi della guerra: vive isolato, alcolizzato e tormentato dai ricordi dei bambini innocenti morti durante il suo servizio. L’unica luce nella sua vita è la possibilità di vedere nuovamente sua figlia Lily, che vive con la sua ex moglie Claudia. Per andare a prenderla alla stazione di Berlino, Frank intraprende un viaggio di diverse ore in macchina.
Durante il tragitto, Frank offre un passaggio ad Andreas, un apparentemente amichevole autostoppista impersonato da Tom Wlaschiha. Tuttavia, ben presto si scopre che Andreas ha un piano sinistro: possiede una bomba nascosta nel suo zaino e una pistola, e minaccia Frank affinché lo aiuti a compiere un attacco terroristico a Berlino. Da questo momento, inizia un intenso gioco psicologico tra i due, che si evolve in una corsa contro il tempo per impedire il disastro imminente.
Berlin Falling è un thriller psicologico caratterizzato da un'intensa atmosfera claustrofobica. Gran parte dell'azione si svolge all'interno di un’auto, il che contribuisce a creare una tensione costante. Il regista Ken Duken, al suo debutto alla regia, sceglie di ridurre al minimo i dialoghi, puntando invece su un ritmo serrato e su una colonna sonora inquietante che accentua il senso di pericolo imminente.
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I personaggi principali
I personaggi del film di Rai 4 Berlin Falling sono delineati con particolare attenzione alla loro complessità psicologica e alle dinamiche interpersonali. Il protagonista, Frank, interpretato da Ken Duken, è un ex soldato d’élite che ha prestato servizio in Afghanistan. Tornato a casa profondamente segnato dalle atrocità della guerra, vive in uno stato di isolamento emotivo e fisico. L’alcolismo è diventato il suo unico rifugio per cercare di dimenticare le immagini dei bambini morti durante il conflitto, che continuano a tormentarlo. Il suo desiderio di ricostruire un legame con la figlia Lily rappresenta una speranza di redenzione, ma Frank è un uomo spezzato, incapace di affrontare i fantasmi del passato.
Lily, sua figlia, incarna l'innocenza e la possibilità di un futuro diverso per Frank. Sebbene il suo ruolo nel film sia marginale, è la motivazione che spinge Frank a cercare di rimettere in sesto la sua vita. Claudia, la ex moglie di Frank, con il volto di Marisa Leonie Bach, è invece una figura scettica e distante. Avendo già visto il crollo emotivo del marito, non ha fiducia nelle sue capacità di essere un buon padre per Lily. La sua presenza, sebbene ridotta, aggiunge tensione alla fragile situazione familiare di Frank.
Andreas, il personaggio portato in scena da Tom Wlaschiha, è il vero motore della suspense nel film. Apparentemente un uomo amichevole e innocuo, si rivela presto un terrorista pericoloso, dotato di un'intelligenza manipolativa. Il suo comportamento subdolo e la capacità di controllare Frank attraverso la violenza e la minaccia evidenziano il suo cinismo e la sua follia. Andreas non è solo un criminale, ma un fanatico convinto di una sua missione morale: la sua ideologia radicale lo porta a vedere l’umanità come un gregge di pecore che ha bisogno di un leader forte, un pastore, che lui stesso pretende di essere. Ciò rende il suo personaggio una minaccia imprevedibile e inquietante, che spinge Frank verso decisioni sempre più estreme.
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Trauma e manipolazione
I temi centrali del film di Rai 4 Berlin Falling si intrecciano con le vite e le scelte dei suoi protagonisti, offrendo una riflessione potente sul trauma, la manipolazione e il controllo. Il trauma post-bellico è uno dei fili conduttori della trama, rappresentato attraverso la figura di Frank. Il suo disturbo post-traumatico da stress, manifestato da incubi, flashback e abuso di alcol, diventa una lente attraverso cui il pubblico può comprendere le cicatrici invisibili lasciate dalla guerra. Tutto ciò viene affrontato con realismo e intensità, rendendo palpabile il tormento interiore di Frank e la sua lotta per trovare una via d'uscita dal buio che lo avvolge.
Un altro tema centrale è la manipolazione psicologica, incarnata perfettamente da Andreas. Il suo potere di controllo su Frank non è solo fisico, ma anche mentale. Utilizza la paura e la coercizione per piegare il protagonista ai suoi scopi, mettendo in scena un gioco perverso di potere e sottomissione. Andreas rappresenta il pericolo del fanatismo, con le sue convinzioni estreme che giustificano la violenza come mezzo per ottenere il controllo.
Il film tocca inoltre il tema del terrorismo e della radicalizzazione, mostrando come la vulnerabilità psicologica di individui fragili possa essere sfruttata da chi ha fini distruttivi. In un contesto che richiama tristemente eventi reali, come gli attentati terroristici in Europa, Berlin Falling offre uno sguardo critico sulla facilità con cui il fanatismo può insinuarsi nelle menti delle persone e portarle a compiere azioni terribili.
Infine, il tema dell'isolamento emotivo percorre tutto il film. Frank è intrappolato non solo nel suo passato, ma anche in un presente che lo vede solo e incapace di comunicare con gli altri. Gli spazi chiusi in cui si svolge gran parte dell’azione – l’auto, un negozio, una stazione di servizio – riflettono metaforicamente la sua prigione interiore. Anche nei momenti di libertà apparente, come quando l’auto attraversa le strade vuote, Frank è prigioniero della sua mente e dei suoi demoni.
In Berlin Falling, dunque, i personaggi e i temi si fondono in un racconto cupo e intenso, dove il thriller psicologico diventa un mezzo per esplorare i dilemmi morali e le tragedie personali legate alla guerra, alla violenza e al destino.
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