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Better Man: Il film su Robbie Williams trasformato in una scimmia per mostrare il lato oscuro della fama

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Dimentichiamoci i soliti biopic: Better Man è la storia di Robbie Williams, re del pop, come non l’abbiamo mai vista, tra successi, dipendenze e un'inaspettata trasformazione in CGI.
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Sarà Lucky Red a portare in sala dal 1° gennaio Better Man, il film biografico che racconta la vita e la carriera del cantante britannico Robbie Williams. Diretto da Michael Gracey (The Greatest Showman), il film Better Man si distingue per un approccio creativo e surreale: Williams è interpretato da un attore che, attraverso la tecnologia CGI, appare come uno scimpanzé, un "dancing monkey" che riflette la percezione che l'artista ha di sé come "scimmia da palcoscenico". Tale scelta, unita a straordinarie sequenze musicali e scene emotive, eleva la pellicola da un tradizionale biopic a una riflessione sul conflitto interno e la vulnerabilità della star.

La trama di Better Man esplora le tappe fondamentali della vita di Robbie Williams, dalla sua infanzia difficile a Stoke-on-Trent fino al successo con la boy band Take That, passando per i tormenti della fama, la dipendenza da sostanze e le turbolenze delle sue relazioni sentimentali. Il film ripercorre anche la sua carriera da solista, segnata da grandi successi come Angels e Rock DJ, alternando momenti di esaltazione e di profonda crisi personale. La narrazione è accompagnata dalla stessa voce di Williams, che offre un commento ironico e autoironico sulle sue esperienze di vita.

Better Man non è solo un biopic musicale, ma un viaggio nel cuore di un artista in costante guerra con se stesso. Michael Gracey ha realizzato un film audace, che non ha paura di rischiare né di rompere gli schemi tipici del genere. La scelta di rappresentare Williams come uno scimpanzé, sebbene controversa, fornisce una lente innovativa attraverso cui esplorare la fragilità e la complessità della celebrità.

I personaggi principali

Nel film Better Man, Robbie Williams è interpretato dall'attore Jonno Davies, che grazie alla tecnologia motion-capture appare come uno scimpanzé. La scelta non convenzionale simboleggia la visione che lo stesso Williams ha di sé: una "scimmia da spettacolo", costantemente sotto i riflettori, intrappolata nel desiderio di approvazione del pubblico e nella continua necessità di dimostrare il proprio valore. La rappresentazione di Robbie è volutamente cruda, oscillando tra l’arroganza e la vulnerabilità, tra l’irriverenza e la fragilità. Il film lo mostra così com'è, senza filtri: un artista in perenne conflitto con il proprio io, schiacciato dalla pressione della fama e dalla sensazione di non essere mai abbastanza.

Un altro personaggio chiave è Peter Conway, padre di Robbie e cabarettista mancato impersonato da Steve Pemberton. Figura dominante e spesso negativa nella vita del figlio, Peter lascia la famiglia per inseguire sogni di gloria che non riesce mai a realizzare. L’abbandono crea una ferita profonda in Robbie, che da quel momento cercherà sempre di colmare quel vuoto con il successo e l’approvazione del pubblico, pur sapendo di non riuscire mai davvero a soddisfare le proprie aspettative.

Anche la storia d’amore di Robbie con Nicole Appleton, cantante pop e membro della band All Saints, ha un ruolo significativo. Portata in scena da Raechelle Banno, Nicole rappresenta il tentativo di Robbie di trovare stabilità emotiva, un rifugio in una vita altrimenti tumultuosa. Tuttavia, la relazione è complicata, segnata da alti e bassi, e riflette le difficoltà di Williams nel conciliare la propria ascesa verso la fama con la vita personale. Attraverso i loro momenti di intimità e crisi, il film sottolinea quanto sia difficile per un artista come Williams mantenere l’equilibrio tra i propri sogni di gloria e il desiderio di un amore autentico.

Il poster del film Better Man.
Il poster del film Better Man.

Identità e celebrità

Better Man è un film che esplora diversi temi centrali e profondi. Uno dei temi principali è l’identità e l’autodistruzione. Il personaggio di Robbie, rappresentato come un "dancing monkey", offre una potente metafora della sua percezione di se stesso, intrappolato in una spirale di esibizionismo e insoddisfazione. L’animazione del personaggio e le scene in cui Robbie si confronta con diversi "sé" mostrano chiaramente il conflitto interiore che lo consuma. La lotta tra il desiderio di affermarsi come icona e la ricerca di un senso autentico di sé crea un dramma emotivo che permea tutto il film, portando il pubblico a riflettere su quanto possa essere arduo per una celebrità trovare un’identità stabile.

La tematica della celebrità e dell'autoconsapevolezza è altrettanto cruciale. La narrazione di Williams, spesso ironica e autoironica, guida gli spettatori a esplorare l’aspetto più oscuro della fama, rivelando come il successo possa diventare una prigione. Better Man non evita di rappresentare Williams nei suoi momenti più difficili e controversi: dall’abuso di sostanze alla lotta con l’insicurezza, il film costruisce una visione completa di un uomo che sembra perennemente spinto dalla necessità di essere accettato, sia dal pubblico che dalla sua famiglia.

Infine, il film affronta anche il tema della famiglia e della ricerca di approvazione. Il legame complesso e tormentato di Robbie con il padre è forse uno degli aspetti più toccanti e autentici della storia. Peter Conway è per lui una figura ambigua, una guida in parte ammirata e in parte respinta, che, pur nella sua assenza, continua a influenzare profondamente le scelte del figlio. Il desiderio di Williams di ottenere l’approvazione paterna e di dimostrare di essere qualcuno di "grande" è un’ossessione che lo porta spesso a sabotare se stesso e i propri rapporti, ma che rende il suo personaggio tragicamente umano e comprensibile.

Better Man: Le foto del film

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