Cielo trasmette il 19 giugno in prima visione assoluta il film Bliss – Attimi di piacere. Diretto da Henrika Hull e interpretato da Katharina Behrens e Adam Hoya, racconta la storia di due sex worker, Sascha e Maria, tra loro molto diverse. Da subito attratte l’una dall’altra, le due vivono un amore diverso da tutti quelli sperimentati prima fino a quando la loro promessa di felicità si infrange con la paura di mostrarsi per quello che sono realmente e affrontare i propri abissi interiori.
Paura di se stesse e dell’altra
Sascha (Katharina Behrens), una delle due protagoniste del film Cielo Bliss – Attimi di piacere, ha 42 anni, vive a Berlino e da anni lavora come sex worker in un locale per adulti. Popolare tra colleghe e clienti, sente tuttavia dentro sé un vuoto che nessuno sa cogliere. Nonostante i suoi sforzi, non riesce infatti a farsi coinvolgere emotivamente dalla relazione che ha con Stefan e non ha mai sviluppato del tutto un senso materno con il figlio undicenne Max, che vive con il padre.
Un giorno, la venticinquenne italiana Maria (Adam Hoya) comincia a lavorare nel suo stesso locale. Maria vuole guadagnare sin da subito molti soldi a Berlino in modo da poter vivere in maniera libera e non dover dipendere da nessuno. Maria, l’altra protagonista del film Cielo Bliss – Attimi di piacere, è molto diversa da Sascha: autosufficiente, anticonformista e queer. Sascha ne viene subito attratta, ama la sua determinazione e la sua diversità ma allo stesso tempo si sente come messa alla prova. Dal canto suo, Maria è affascinata dalla posizione speciale che Sascha occupa nel locale e dal suo carisma, ragione per cui sin da subito vuole conquistarla.
Le due donne si avvicinano lentamente, flirtano di nascosto e si lasciano andare alla passione. L’attrazione si trasforma ben presto in un amore che funziona in maniera differente da qualsiasi altra cosa sperimentata e conosciuta prima. Ci sono tutte le premesse affinché la loro felicità duri in eterno. Sascha e Maria sono inseparabili.
Sascha decide allora di portare Maria con sé nella sua città natale per non dover affrontare da sola l’annuale festa del posto con il figlio Max. Improvvisamente, Sascha è di nuovo faccia con quella mascolinità tossica da cui è scappata e fuggita via. La stessa mascolinità tossica che invece non sembra infastidire Maria, che trova il tutto piuttosto divertente.
Maria vuole far felice Max ma desidera soprattutto vedere felice Sascha. Vuole fare tutto bene ma non si rende conto come, nel frattempo, si stia involontariamente trasformando in tutto ciò che Sascha non vuole. L’idillio si rompe: arrabbiata con se stessa ma anche con Maria, Sascha perde il suo equilibrio e oltrepassa il limite. Per riprendere il controllo della sua vita, deve porre fine alla relazione…
Il sex work come risposta al patriarcato
Presentato al Festival di Berlino nella sezione Panorama, Bliss - Attimi di piacere, il film trasmesso da Cielo in prima tv, è scritto e diretto da Henrika Hull, regista poco meno che quarantenne (è nata nel sud della Germania nel 1984) al suo secondo film dopo l’esordio avvenuto con Jibril nel 2019. “La nostalgia e la fisicità ma anche i luoghi di esperienze socialmente borderline e la stigmatizzazione sono argomenti che mi hanno sempre affascinato”, ha raccontato la regista nello spiegare il suo film. “La ricerca mi ha portato in un bordello per la prima volta nel 2010: volevo scoprire come funzionano determinati posti, come le donne affrontare lì la loro femminilità e come si relazionano sia tra di loro sia con i clienti”.
“Ho continuato poi per anni a visitare altri bordelli, in alcuni ho anche lavorato dietro al bancone del bar e ho intrattenuto conversazioni sia con le sex worker sia con i loro clienti. Per quanto i locali visti fossero diversi tra loro, mi sono sempre ritrovata di fronte a donne molto determinate nel loro lavoro: lo vedevano principalmente come un’opportunità per far più soldi in maniera veloce rispetto ad altre attività ma anche come una scelta di vita consapevole. Con il tempo, avevano anche acquisito una certa dimestichezza nell’affrontare i pericoli della professione o nel prevenirli”.
“In Bliss – Attimi di piacere, volevo raccontare una storia d’amore ambientata in un luogo in cui l’amore diventa un bene fisico. Volevo integrare nella storia tutto ciò che avevo appreso nelle mie ricerche e per far sembrare il tutto più reale possibile ho girato in un vero bordello, con delle vere sex worker interessate al mio esperimento congiunto di realtà e finzione”, ha aggiunto.
“Poiché la professione di sex worker è fortemente stigmatizzata e molte delle donne che la praticano conducono una doppia vita, è stato per me importante far capire alle lavoratrice che il nostro film non le avrebbe per nulla denigrate ma che le avrebbe semmai mostrate nella loro quotidianità, alle prese con un lavoro di cui erano ben consapevoli e di cui avevano pieno controllo. Dopo secoli in cui il corpo femminile è stato oggetto di oppressione o controllo da parte del patriarcato, il sex work – se scelto consapevolmente o non frutto di coercizione o tratta – assume ai miei occhi una connotazione sovversiva e un modo per non essere vittime del capitalismo”.