Netflix propone dal 2 luglio il film Bodies Bodies Bodies, in cui un gruppo di giovani amici benestanti si ritrova in una villa isolata durante un uragano per una festa sfrenata. Tra fiumi di alcol, droghe e musica assordante, l'atmosfera degenera presto in un incubo quando un gioco di società chiamato "Bodies Bodies Bodies" assume una piega sinistra. Un corpo viene scoperto e la paranoia si impadronisce del gruppo: chi è l'assassino tra di loro?
Diretto dalla regista olandese Halina Reijn, il film Bodies Bodies Bodies, successo A24 che sbarca ora su Netflix, vede protagonisti un cast di giovani attori emergenti, tra cui Amandla Stenberg (da noi qui intervistata), Pete Davidson e Maria Bakalova, al centro di un thriller satirico che non solo intrattiene con la sua suspense, ma offre anche una riflessione pungente sulla generazione Z, le sue relazioni tossiche e la sua ossessione per le apparenze.
Personaggi sopra le righe e relazioni tossiche
I protagonisti del film Bodies Bodies Bodies, offerto da Netflix, sono personaggi eccentrici e sopra le righe, ognuno con i propri segreti e le proprie ossessioni. C'è Sophie (Amandla Stenberg), la fidanzata nuova del gruppo alle prese con l'inserimento in una dinamica di amicizie già consolidate; David (Pete Davidson), il compagno di Sophie, arrogante e superficiale; Bee (Maria Bakalova), una outsider irriverente e imprevedibile; Greg (Lee Pace), l'affascinante e misterioso fidanzato di Bee; Jordan (Myha'la Herrold), la timida e introversa sorella di Sophie; e Max (Max Carmichael), il fidanzato di Jordan, ossessionato dalle teorie del complotto.
Man mano che la tensione sale e i cadaveri aumentano, le maschere cadono e le relazioni tossiche e i tradimenti passati vengono alla luce. I fragili equilibri tra i personaggi si frantumano, lasciando spazio a sospetti, accuse e colpi di scena inaspettati.
I giovani protagonisti, ossessionati dai social media, dalle apparenze e dal materialismo, si rivelano fragili e insicuri, incapaci di comunicare e costruire relazioni autentiche. Il film critica la loro superficialità, l'individualismo sfrenato e la dipendenza dalle tecnologie, evidenziando il vuoto esistenziale che si cela dietro la loro vita sfarzosa.
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Un'autrice che colpisce nel segno
Il cast di Bodies Bodies Bodies, il film che sbarca su Netflix dopo il plauso della critica, è stato entusiasta di partecipare al progetto. Amandla Stenberg ha definito il film "una commedia horror selvaggia e divertente che esplora le dinamiche tossiche all'interno di un gruppo di amici". Pete Davidson ha apprezzato l'opportunità di interpretare un personaggio più complesso e sfumato rispetto ai suoi ruoli abituali.
La regista Halina Reijn ha dichiarato di essere stata attratta dalla sceneggiatura per la sua originalità e per il suo sguardo acuto sulla generazione Z. "Volevo fare un film che fosse divertente, spaventoso e che facesse riflettere", ha affermato. "Bodies Bodies Bodies è un thriller satirico che vi farà divertire e allo stesso tempo vi farà pensare a come viviamo le nostre vite e a come ci relazioniamo con gli altri". E ne ha restituito un’opera che non delude, grazie a una combinazione esplosiva di tensione, humour nero e critica sociale, il tutto condito da una colonna sonora incalzante e da una regia dinamica.
Se amate i thriller con un tocco di satira e siete curiosi di dare un'occhiata al lato oscuro della generazione Z, Bodies Bodies Bodies è il film che fa per voi.