Se rientrate tra quelli che hanno pre-ordinato una copia di The Woman in Me, l’attesa autobiografia di Britney Spears, è giunto per voi il momento di vedere o di rivedere il film documentario su Netflix, Britney contro Spears. Diretto da Erin Lee Carr, il film Netflix Britney contro Spears racconta senza fronzoli e in maniera diretta la vita dell’icona mondiale della musica pop e la sua battaglia, pubblica e privata, per la libertà.
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Con un lavoro investigativo durato anni, interviste esclusive e nuovi documenti, questo film di Netflix traccia un ritratto dettagliato delle vicissitudini della pop star, che da ragazza della porta accanto si è trasformata in una donna intrappolata dalla fama, dalla sua famiglia e dal suo stesso status giuridico.
La regista Erin Lee Carr e la giornalista Jenny Eliscu mettono a nudo la vita di Britney senza utilizzare le immagini traumatiche che l'hanno definita in precedenza, scavando in profondità nell'intricata storia della tutela legale che è in atto da oltre 13 anni. In uno scioccante susseguirsi di avvenimenti, attori vecchi e nuovi e incontri segreti, il film Netflix Britney contro Spears racconta la battaglia condotta da Britney dietro le quinte per ottenere la propria autonomia. I messaggi di testo e vocali, così come le nuove interviste con i protagonisti della vicenda, chiariscono ciò che Britney stessa ha confermato: la storia deve ancora essere raccontata per intero.
Il film Netflix
Il 29 settembre 2021, appena un giorno dopo la prima del film Britney contro Spears su Netflix, il padre della cantante, Jamie Spears, è stato rimosso dalla custodia di quasi 14 anni che lo aveva messo al controllo praticamente di ogni aspetto della vita della figlia, un accordo che l'icona pop affermava essere traumatico e abusivo. Quel novembre, quando un giudice dichiarò la fine della custodia, il movimento #FreeBritney esplose: Britney era tornata.
Diretto da Erin Lee Carr e con la partecipazione della giornalista musicale Jenny Eliscu, che aveva intervistato Britney più volte per Rolling Stone, il film Netflix Britney contro Spears presenta uno sguardo ravvicinato sul periodo tumultuoso che ha portato al provvedimento legale, analizza i suoi particolari intricati e, tramite interviste originali e filmati d'archivio, rappresenta la lotta di Spears per riconquistare la sua libertà.
"OK, la stampa e i media, tutta la mia vita, è davvero pazzesco", dice la stessa Britney in un frammento del film mentre si trova su un palco a Las Vegas, durante il tour Piece of Me, iniziato nel 2013 quando era sotto la custodia del padre. E, come "Britney vs Spears" mostra, persino Spears lo stava minimizzando.
Il film ripercorre l'ascesa di Spears mostrando la sua esperienza da giovane artista cresciuta a Kentwood, Louisiana, e i filmati dei suoi concerti all'apice della sua fama, quando la star aveva molto controllo creativo. Britney contro Spears esamina da vicino gli eventi che hanno portato al provvedimento legale: la dissoluzione del suo matrimonio con l'ex ballerino Kevin Federline, la battaglia per la custodia del 2007 piena di conflitti, il perseguimento aggressivo di Spears da parte dei paparazzi e la copertura mediatica implacabile e crudele della sua vita privata, e le accuse sulla sua salute mentale.
A partire dal 1° febbraio 2008, Jamie Spears è stato nominato tutore legale di Spears, un accordo che sarebbe andato avanti più di un decennio, privando Spears del diritto di prendere decisioni per sé stessa e del controllo sulle sue questioni creative, economiche, legali e sanitarie. In interviste a ex dipendenti, collaboratori ed esperti, il film esamina gli effetti confusi e privanti di un provvedimento che gli amici dicono persino dettasse con chi Spears potesse parlare e quanto tempo potesse trascorrere con i suoi figli. Nei messaggi inviati da Britney ad altri durante il suo isolamento, Britney contro Spears mostra cosa l’artista ma soprattutto la donna stesse passando mentre lottava per essere libera.
“Quello che è iniziato come un tentativo da parte nostra di raccontare la storia di Britney da una prospettiva più femminista, e di fare luce su come è stata trattata dalla nostra cultura, si è trasformato in un progetto investigativo che ha comportato una ricerca molto delicata e complicata”, ha dichiarato la regista Erin Lee Carr. “Abbiamo cercato la verità attraverso documenti e racconti diretti. Nel processo, abbiamo raccolto prove su una donna che stava pagando un prezzo molto elevato per le azioni commesse quand’era molto giovane, e su un sistema giuridico che la manteneva in uno stato di sospensione. Sapevo di non sapere tutto, ma sapevo che c'era di più nella storia”.
Britney Spears per immagini
1 / 17Il libro
Il film Netflix Britney contro Spears aiuta a contestualizzare ciò che la stessa Britney Spears racconta nel libro The Woman in Me, pubblicato in Italia da Longanesi dal 24 ottobre.
The Woman in Me è un racconto coraggioso che arriva dritto al cuore, una storia che parla di libertà, fama, maternità, sopravvivenza, fede e speranza. A giugno del 2021 il mondo intero è rimasto ad ascoltare col fiato sospeso Britney Spears parlare in tribunale. L’impatto di quel gesto – condividere la sua voce, la sua verità – è stato travolgente e ha cambiato il corso della vita di Britney, e di innumerevoli altri.
The Woman in Me racconta per la prima volta quell’incredibile viaggio e la forza interiore di una delle più grandi artiste della storia del pop. Scritto con eccezionale candore e ironia, il dirompente memoir di Britney Spears illumina di una nuova luce il potere infinito della musica e dell’amore, regalandoci il ritratto di una donna finalmente libera di raccontare la propria storia. Alle sue condizioni.