Prime Video rende disponibile in anteprima esclusiva dal 20 aprile il film Caccia all’agente Freegard, film diretto da Declan Lawn e Adam Patterson che si basa su un’incredibile storia vera. Il Freegard del titolo, interpretato da James Morton, è stato infatti un abile truffatore la cui vera identità è stata svelata da Alice Archer, una delle donne che di lui si era innamorata, portata in scena da Gemma Arterton.
Maestro della manipolazione, Robert Freegard ha convinto numerose persone di essere un agente sotto copertura dell’MI5, il servizio segreto britannico, circuendole, derubandole e rapendole. Rimasto latitante per molti anni, si è però imbattuto nel 2002 in Alice, l’avvocata che sarebbe divenuta l’artefice della sua rovina, arresto e condanna. Quella raccontata dal film Prime Video è dunque una storia di bugie, lealtà, paura e speranza, che ripercorre gli anni delle manipolazioni di Freegard, le indagini sul suo conto e la caccia all’uomo che ha portato al suo arresto, salvando la vita della sua ultima vittima.
L’arte della manipolazione
Seppur sembri frutto della mente contorta di chissà quale scrittore, la storia raccontata dal film Prime Video Caccia all’agente Freegard è stata una di quelle che ha catturato l’attenzione dei lettori subito dopo un articolo scritto dal giornalista Michael Bronner. “Mi ero imbattuto in un trafiletto di giornale mentre lavoravo al film United 93”, ha ricordato Bronner. “In un primo momento, pensavo a una notizia del tutto infondata, una di quelle trovate sensazionalistiche da tabloid per scioccare i lettori. Tuttavia, non sono riuscito a togliermi la storia dalla testa e ho voluto vederci chiaro. Ho così cominciato ad approfondire la vicenda e a rintracciare le vittime di Freegard, che per la prima volta erano disposte a parlare e a raccontare la loro versione dei fatti”.
Robert Freegard si è finto per diversi anni agente segreto sotto copertura al servizio di Sua Maestà. Alle sue vittime, raccontava di essere una spia sulle tracce di una cellula terroristica dell’IRA e chiedeva alle sue vittime di essere addestrate e reclutate per lavorare al suo fianco. Quando queste cadevano nella sua rete di bugie, le portava con sé in fuga prima di ricattarle e chiedere dei soldi per scongiurare di mettere in pericolo loro stessi, le loro famiglie e i loro amici.
“Per certi versi, è stato un bravo illusionista”, ha commentato Declan Lawn, co-regista del film Prime Video Caccia all’agente Freegard. “In realtà, è stato un sociopatico narcisista che ha venduto semplicemente un’illusione a tutti coloro che, nel momento sbagliato delle loro vite, hanno creduto alle sue parole. Freegard era abbastanza mercuriale: gli bastava guardare gli altri negli occhi per capire cosa mancasse nelle loro vite e sfruttare le loro debolezze”.
“Vengo dal mondo del giornalismo e mai nessuna storia mi aveva sorpreso così tanto”, ha fatto eco l’altro regista, Adam Patterson. “Quella che ci siamo ritrovati a filmare è una tragedia che ha lasciato la vita delle vittime distrutta. È una di quelle storie che chiunque pensa non gli accadrà mai e, se l’abbiamo raccontata, è perché vogliamo che la gente si accorga subito di come diffidare da certi manipolatori e non credere a tutto quello che queste raccontano o promettono”.
“Le vittime, paradossalmente, erano donne istruite e intelligenti, appartenenti a buone famiglie e con professioni e studi alle spalle di un certo tipo. Si tende a pensare che mai avrebbero potuto innamorarsi di un ciarlatano, eppure è successo”, ha proseguito Bonner. “Quella di Freegard è una storia che non riguarda solo loro ma noi tutti. Tutti quanti possiamo essere vulnerabili e, se incontriamo la persona sbagliata, facilmente manipolabili. Ed è un tema particolarmente attuale: in quanti sui social, come Freegard, si costruiscono false identità per conquistarci o in quanti in politica ricorrono all’arte della manipolazione per consolidare la loro posizione?”.
Robert ed Alice
Robert Freegard, al centro del film Prime Video Caccia all’agente Freegard, è un personaggio abbastanza complesso, come tende a precisare James Norton che lo interpreta: “Freegardè un enigma, tanto misterioso quanto pericoloso. È responsabile di molte sofferenze e traumi e ho cercato a lungo di capire quali motivazioni ci fossero dietro il suo agire: alcune le ho scoperte, altre no. Ho esplorato ipotesi che hanno a che fare con la sua infanzia e il trauma che lo ha segnato per capire da cosa sta scappando ma non sono arrivato a una certezza. La sola cosa certa è la sua mania di controllo”.
“Freegard ha solo un disperato bisogno di controllare tutto e tutti intorno a lui. Gli dà un piacere straordinario, rassicurazione e potere. È chiaro che è un sociopatico, egocentrico ed egoista, privo di empatia e compassione, ma non si trasforma mai in un psicopatico. Per certi versi, è come se avesse una propria bussola morale: è consapevole di manipolare e sfruttare gli altri ma pensa che i suoi fini e i suoi guadagni siano più importanti”, ha proseguito l’attore.
Sul suo cammino, però, Freegard troverà pane per i suoi denti quando si imbatterà in Alice Archer. “Alice Archer è un’avvocata di grande successo che si muove in un ambito lavorativo dominato dagli uomini”, ha spiegato Gemma Arterton che la impersona. “Subisce il fascino di Freegard e se ne innamora ma da donna alfa è in grado di tenergli testa. Ho tenuto come punto di riferimento la vera “Alice” (quello del mio personaggio è uno dei pochi nomi di fantasia) e so, da quanto ho letto, che è molto consapevole di ciò che ha fatto ma che non ha voluto essere coinvolta nella produzione del film. Ciò mi ha alleggerito il peso: ho potuto farla totalmente mia, senza paura del confronto”.