Megalopolis, il nuovo film di Francis Ford Coppola presentato in concorso al Festival di Cannes 2024 e prossimamente nelle nostre sale con Eagle Pictures, è un'epopea romana in un'America moderna e immaginaria in pieno declino. La città di New Rome deve assolutamente cambiare, il che crea un conflitto maggiore tra Cesare Catilina, artista geniale con il potere di fermare il tempo, e il sindaco ultraconservatore Franklyn Cicero.
Il primo sogna un futuro utopico ideale mentre il secondo rimane molto legato a uno status quo regressivo che protegge la cupidigia, i privilegi e le milizie private. La figlia del sindaco e jet-setter Julia Cicero, innamorata di Cesare Catilina, è combattuta tra i due uomini e dovrà scoprire ciò che ritiene migliore per il futuro dell'umanità.
La congiura di Catilina
Alla base del film Megalopolis c’è il desiderio di rivisitare quell’evento passato alla storia come la congiura di Catilina. "Quando ho iniziato a scrivere Megalopolis, ho pensato che potesse trattarsi di un vasto affresco. Una sfida di grande portata come Il Quartetto di Alessandria o un'opera di quella dimensione. Ho cercato idee e passaggi da libri che avevo letto e che mi erano piaciuti, eventi storici, ecc”, ha commentato Francis Ford Coppola. “Leggendo lo storico romano Sallustio e Twelve Against the Gods di William Bolitho, ho scoperto Catilina e ho immaginato un personaggio che si ispira in parte a lui, poi ho avuto l'idea di trasporre la Congiura di Catilina in una New York contemporanea".
Aristocratico e soldato romano, Lucio Sergio Catilina (108 a.C. – 62 a.C.) proveniva da una grande famiglia patrizia. Mentre ambiva a diventare console, perse l'elezione a favore del suo avversario politico Marco Tullio Cicerone (106 a.C – 43 a.C.). Cicerone era un eminente scrittore, poeta, giurista e uomo di stato, ed era considerato uno dei più grandi oratori di Roma. Grazie al suo talento oratorio, sconfisse Catilina alle elezioni denunciandolo davanti al Senato. Catilina aveva fatto campagna promettendo di cancellare i debiti dei più poveri e dei più ricchi – incluso il suo proprio debito –, posizionandosi così come portavoce di numerosi cittadini.
I personaggi principali
Conosciamo da vicino i personaggi che popolano il film Megalopolis.
- César Catilina (interpretato da Adam Driver):
César è un personaggio estremamente complesso, imprevedibile e lunatico, ma con un'invincibile determinazione a costruire un mondo migliore. Nonostante abbia lo status di rock star, possiede un ego molto controllato bilanciato da una vera umiltà. È affettuoso, empatico e molto rispettato dagli amici e dai colleghi che condividono la sua visione.
- Sindaco Franklyn Cicero (interpretato da Giancarlo Esposito):
Cicero è un conservatore che crede fermamente nell'autorità e nelle istituzioni. È critico nei confronti degli altri e profondamente preoccupato per la morale. Le sue limitazioni lo rendono sordo alle idee innovative, anche se è sinceramente interessato a salvare la città.
- Julia Cicero (interpretata da Nathalie Emmanuel):
Julia è lontana dall'essere una semplice ragazza alla moda; è una donna di profonda intelligenza e determinazione. È divisa tra l'amore per suo padre e per César Catilina, il suo grande amore, mentre cerca di trovare il miglior percorso per il futuro dell'umanità.
- Wow Platinum (interpretata da Aubrey Plaza):
Wow è un genio della finanza ma anche una figura superficiale e narcisistica, frustrata dal suo lavoro sui debiti della città. È affascinata dal potere e dall'opportunità di costruire la propria fortuna, desiderosa di emergere nel mondo elitario e ricco.
- Clodio Pulcher (interpretato da Shia LaBeouf):
Clodio è descritto come narcisista, arrogante e intelligente, con una forte ossessione per Julia e una pericolosa gelosia verso César, suo cugino. È un personaggio che trama per ottenere potere e denaro, senza riguardo per le conseguenze familiari.
- Hamilton Crassus III (interpretato da Jon Voight):
Hamilton è il ricchissimo patriarca influente, un misto tra un senatore romano e un magnate industriale senza scrupoli. Ha un legame particolare con César, suo nipote, nonostante le complicazioni familiari rappresentate da Clodio.
- Fundi Romaine (interpretato da Laurence Fishburne):
Fundi è un personaggio poliedrico che funge da guardia del corpo, consigliere e narratore della storia. È una figura protettiva e leale nei confronti di César, con un'intima conoscenza della natura umana e delle dinamiche di potere.
Una storia lunga quarant’anni
“Il progetto di Megalopolis ha iniziato a prendere forma nella mia mente quando, ancora molto giovane, vidi Il pianeta ribelle, basato sull'opera di H.G. Wells”, ha spiegato Francis Ford Coppola, regista del film. “Questo classico degli anni '30, prodotto da Alexander Korda, che parlava della costruzione del mondo del futuro, mi ha sempre accompagnato, prima quando divoravo The Boy Scientist e poi quando sono diventato cineasta”.
“Non ho sviluppato questa sceneggiatura per quarant'anni come spesso si racconta, ma ho conservato appunti e ritagli di giornale in un album con elementi che trovavo interessanti per una futura sceneggiatura, compresi esempi di disegni politici o altri argomenti storici. Dopo molti anni, ho deciso di realizzare un'epopea romana, che col tempo è diventata un'epopea ambientata nell'America contemporanea. Circa dodici anni fa, ho iniziato seriamente a scrivere la sceneggiatura, lavorando a intermittenza”.
“Ho sempre cercato di rispettare gli autori delle opere da cui traevo ispirazione per i miei film, assicurandomi che il loro nome apparisse sopra il titolo. Tuttavia, in quel periodo non avevo abbastanza fiducia in me stesso per mettermi in evidenza in modo così egocentrico. Ma, tempo fa, ho preso un blocco da 130 pagine bianche e, un po' sfacciatamente, ho scritto sulla prima pagina: "MEGALOPOLIS DI FRANCIS FORD COPPOLA", e sotto "Tutte le strade portano a Roma"".
"Questo mi ha aiutato a immaginare come mi sarei sentito il giorno in cui la sceneggiatura sarebbe stata completata. In seguito, quando ho finalmente avuto una prima versione, ho dovuto riscrivere il copione 300 volte, sperando che ogni nuova versione potesse migliorarlo, anche solo leggermente”.
“Ho esplorato molte possibilità e mi sono interessato a un evento noto come "la congiura di Catilina", partendo dal presupposto che l'America contemporanea fosse l'equivalente moderno dell'antica Roma e che la congiura di Catilina, come raccontata dall’ storico Sallustio, potesse verificarsi oggi negli Stati Uniti”.
“Ho iniziato a delineare una trama: un nobile malintenzionato (Catilina) trama per rovesciare la Repubblica, ma il complotto viene sventato dal console Cicerone. E ho rinominato Catilina in Cesare, come suggeritomi da Mary Beard, poiché secondo Svetonio, il giovane Giulio Cesare era in combutta con Catilina e il nome di Cesare è più noto al pubblico rispetto a quello di Sergius (cognome storico di Catilina)”.
“Mi sono poi chiesto se la rappresentazione tradizionale di Catilina come personaggio "malvagio" e quella di Cicerone come figura "integra" fosse necessariamente accurata. Storicamente, Catilina perse e fu ucciso, mentre Cicerone sopravvisse. Ma poiché la storia è raccontata dal sopravvissuto, mi sono chiesto se, in fondo, il progetto di Catilina per una nuova società non fosse in realtà "visionario" e "giusto", mentre la visione di Cicerone potrebbe essere vista come "reazionaria" e "malvagia"”.
“La storia si sarebbe svolta in una sorta di New York stilizzata, descritta come il cuore del potere mondiale, e Cicerone sarebbe stato il sindaco in un periodo di vasta turbolenza finanziaria, simile alla crisi finanziaria che colpì quando Dinkins era sindaco di New York. Cesare, d'altra parte, sarebbe stato un maestro costruttore, un grande architetto, un creatore e uno scienziato, ispirato sia a Robert Moses, come descritto nella biografia The Power Broker, sia agli architetti Frank Lloyd Wright, Raymond Loewy, Norman Bel Geddes e Walter Gropius”.
“Una volta stabilito questo punto di partenza, ho cercato nel mio album gli eventi più interessanti legati a New York: il caso criminale di Claus von Bülow, lo scandalo Mary Cunningham/James Agee Bendix, l'emergere di Maria Bartiromo (una bellissima giornalista finanziaria soprannominata The Money Honey dai trader della Borsa di New York), le folli notti dello Studio 54 e la crisi finanziaria che scosse la città (salvata dal fallimento da Felix Rohatyn), in modo che tutti gli eventi descritti nella mia storia fossero autentici e avessero avuto luogo nella moderna New York o nell'antica Roma”.
“Aggiungo a queste fonti di ispirazione tutte le mie letture e conoscenze. Non avrei potuto realizzare il film Megalopolis senza basarmi su George Bernard Shaw, Voltaire, Rousseau, Bentham, Mill, Dickens, Emerson, Thoreau, Fuller, Fournier, Morris, Carlyle, Ruskin, Butler e Wells; o su Euripide, Thomas More, Molière, Pirandello, Shakespeare, Beaumarchais, Swift, Kubrick, Murnau, Goethe, Platone, Eschilo, Spinoza, Durrell, Ibsen, Fellini, Visconti, Bergman, Bergson, Hesse, Hitchcock, Kurosawa, Cao Xueqin, Mizoguchi, Tolstoj, McCullough, Mosè e tutti i profeti”.