Tra i film più attesi in concorso a Cannes 2024 c’è Oh, Canada che, diretto dal rinomato regista Paul Schrader, si presenta come un profondo esame della vita di Leonard Fife, un celebre documentarista canadese. Basato sul romanzo I tradimenti di Russell Banks, il film Oh, Canada segue Leonard mentre si avvicina alla fine della sua vita, decidendo di rivelare le verità nascoste dietro le menzogne su cui ha costruito la sua carriera. Questa confessione finale viene raccolta durante un'intervista rilasciata a uno dei suoi ex studenti, sotto gli occhi della sua ultima moglie, offrendo uno sguardo senza precedenti sulla sua vita complessa e spesso controversa.
La trama di Oh, Canada è un intreccio di presente e passato, dove il presente si concentra sull'intervista confessionale di Leonard e il passato esplora momenti cruciali della sua vita. I flashback ci portano indietro fino agli anni '60, un'epoca di grandi turbolenze politiche e sociali in America, che hanno influenzato profondamente le scelte di vita e di carriera di Leonard.
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Paul Schrader ha spiegato: "Il film è una meditazione sulla mortalità, che esplora come le decisioni passate del protagonista vengano rivisitate con una nuova chiarezza e onestà, dato il sapere della sua fine inevitabile".
Personaggi e temi
Nel film Oh, Canada Leonard Fife è interpretato magistralmente da due attori: Richard Gere nel ruolo del Leonard anziano e malato e Jacob Elordi come il giovane Leonard. Gere offre una rappresentazione di un uomo ancora energico nonostante la malattia, mentre Elordi rappresenta un Leonard giovane, un padre e scrittore frustrato, che cerca di navigare attraverso i tumultuosi cambiamenti culturali e politici dell'America.
Uma Thurman interpreta Emma, la moglie di Leonard, la cui presenza durante l'intervista aggiunge un ulteriore livello di tensione e rivelazione. Schrader ha scelto Thurman per la sua capacità di portare "una tranquilla autorità" al personaggio, che funge da contrappunto alla tumultuosa vita di Leonard.
Oh, Canada è un film che esplora temi come la redenzione, la verità e il conflitto tra l'immagine pubblica e la realtà privata. Analizza anche come le personali menzogne di Leonard riflettano le disillusioni più ampie di un'intera generazione, in particolare riguardo agli ideali e ai fallimenti degli anni '60 e '70. Schrader ha notato: "Il film è come un mosaico di una vita, unendo diversi momenti e prospettive che permettono di esplorare le verità complesse sotto diversi angoli."
La direzione della fotografia, curata da Andrew Wonder, utilizza diverse tecniche visive per distinguere i vari periodi della vita di Leonard. Schrader ha descritto come "ogni epoca abbia un suo formato di immagine", utilizzando il widescreen per il viaggio di Leonard in Canada e colori più saturi e formati intimi per le scene contemporanee.
Il regista ha utilizzato una narrativa visiva mosaica per riflettere la complessità della vita di Leonard, contrastando con i suoi lavori precedenti che erano più lineari. Schrader ha sottolineato l'importanza di questo approccio nel fornire una rappresentazione più ricca e sfaccettata del protagonista e del suo viaggio emotivo.
Oh, Canada non è solo la cronaca di una vita, ma una riflessione sulla capacità umana di confrontarsi con i propri fallimenti e sulla ricerca di redenzione. Paul Schrader presenta un ritratto indimenticabile di un uomo al tramonto della vita, forzato a riconsiderare il proprio passato alla luce delle verità che emerge durante la confessione.
Il film si distingue come un'opera provocatoria che invita gli spettatori a riflettere sulle proprie verità e sul significato della redenzione. Oh, Canada è una testimonianza della maestria di Schrader nel coniugare narrazione profonda e stile visivo innovativo, offrendo uno sguardo complesso e maturo su una vita vissuta all'ombra di verità non dette.