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Carmen Ferreri, dall’adolescente di Amici alla giovane artista di oggi – Intervista esclusiva

Carmen Ferreri
Seconda classificata ad Amici di Maria de Filippi quando era un’adolescente, Carmen Ferreri torna sulla scena musicale con un nuovo singolo che rivela la giovane donna che è nel frattempo diventata. L’abbiamo incontrata per un’intervista esclusiva.
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Dopo un breve periodo di pausa, la talentuosa cantante siciliana Carmen Ferreri, conosciuta semplicemente come Carmen, è tornata sulla scena musicale con il suo nuovo singolo Tutte le volte (Beat Sound), pubblicato il 21 giugno. Il brano, prodotto da Renato D’Amico e scritto in collaborazione con Chiara Pizzi, rappresenta un viaggio intimo attraverso le sfide e i trionfi dell'amore, ed è il primo di una serie di nuove uscite che i fan aspettano con ansia. Carmen Ferreri ha descritto la canzone come un pezzo che sente profondamente suo, sia nel testo che nella melodia.

Nella nostra intervista in esclusiva, Carmen Ferreri riflette sul cambiamento radicale che ha vissuto negli ultimi anni, iniziato con il trasferimento dalla Sicilia a Milano. Questo passaggio è stato fondamentale per la sua crescita personale e artistica. Partecipare ad Amici di Maria De Filippi è stato un punto di svolta, ma è stato il vivere da sola a Milano che le ha permesso di conoscersi meglio e di definire la direzione della sua musica.

Lasciare la Sicilia, la sua Trapani, non è stato facile per Carmen Ferreri, molto legata alla sua famiglia e alla sua terra. Nonostante le difficoltà, ha sentito il bisogno di esplorare nuovi orizzonti per realizzare i suoi sogni musicali. La sua sicilianità, che considera un valore aggiunto, continua a influenzare la sua musica, e Carmen non ha intenzione di nascondere il suo accento o le sue origini.

Carmen Ferreri ha condiviso con noi i momenti di sconforto vissuti subito dopo il trasferimento, quando sentiva la necessità di tornare a casa. Tuttavia, il forte legame con la madre, che la supporta anche nel campo lavorativo, l'ha aiutata a superare le difficoltà. Anche il rapporto con il padre e i fratelli è stato fondamentale per il suo percorso.

Ma ha anche parlato della sua passione per il canto, emersa sin dall'infanzia, e del supporto ricevuto dalla sorella, la sua prima "talent scout". Nonostante le delusioni inevitabili nelle relazioni umane, Carmen Ferreri trova forza nella famiglia e nel suo amore per la musica. Attualmente, oltre alla carriera musicale, sta studiando Scienze dello Spettacolo all'università, un percorso che sente connesso alla sua passione.

Carmen Ferreri (Press: Clarissa D'Avena per Red&Blue Music Relations).
Carmen Ferreri (Press: Clarissa D'Avena per Red&Blue Music Relations).

Intervista esclusiva a Carmen Ferreri

Tutte le volte è il tuo nuovo singolo. Com’è nata la canzone?

Nella maniera più spontanea e naturale possibile. Ho incontrato per caso, tramite il produttore Renato D’Amico, l’autrice originaria del brano, Chiara Pizzi, ed è stata lei a propormelo: sin da subito, ho avuto l’impressione che mi appartenesse, come se lo avessi scritto io. Lo sentivo mio a livello sia di testo sia di melodia, è stato come se si fossero collegati tutti i pezzi del puzzle.

La canzone parla essenzialmente d’amore, di relazioni umane e della complessità del cambiamento, un termine che ben si adatta a te: ti abbiamo lasciato poco più che adolescente dopo la fine di Amici di Maria de Filippi e ti ritroviamo oggi giovane donna. Quanto credi di essere cambiata negli anni?

Molto. Il primo cambiamento radicale che mi ha vista protagonista è stato sicuramente il trasferimento dalla Sicilia a Milano: mi ha cambiato tanto a livello interiore, dandomi la spinta per chi sono diventata oggi. Partecipare ad Amici mi ha fatto indubbiamente crescere ma è stato trasferendomi al Nord che ho capito molte più cose di me: andando a vivere da sola, inevitabilmente sei chiamata a confrontarti con te stessa e a porti molte domande su chi sei e su cosa vuoi. È come se avessi iniziato allora a conoscermi meglio e a comprendere anche piega dare alla mia musica, veicolandola anche diversamente.

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Cosa ha significato per te lasciare la Sicilia, casa e il mondo che da sempre ti circondava?

Sono molto legata sia alla mia famiglia sia alla mia Sicilia: andare via è stato difficile ma volevo e dovevo farlo. Per quanto bella sia, la Sicilia è molto limitante, almeno per me lo è stata, perché fuori e lontana da quel mondo musicale che ho sempre sognato. Ma amo e sento così tanto la mia terra da cercare, quando possibile, di portarla anche dentro le mie canzoni.

Ogni tanto qualcuno mi dice di curare ad esempio la mia dizione, ci ho anche provato ma non ho alcuna intenzione di nascondere il mio accento o le mie origini. Per me, la sicilianità è un valore aggiunto e si capirà meglio cosa intendo quando usciranno i miei prossimi brani, dove riprendo anche delle melodie arabeggianti, gioco con le parole e mi diverto con qualcosa in dialetto.

Ci sono state delle volte in cui appena trasferita ti sei detta ‘Basta, torno a casa’?

Non nego i momenti di sconforto: così come a volte ho avuto il bisogno di stare da sola e Milano si è rivelata perfetta, altre volte ho sentito la necessità di casa. E, quando è accaduta, ho preso l’aereo e sono tornata da mamma.

Che rapporto hai con lei?

Mia mamma è sempre stato il mio punto fermo, nella vita come nella musica. Gestisce ad esempio lei alcuni aspetti del mio campo lavorativo: di chi altro puoi fidarti totalmente se non della mamma? Ho un bellissimo rapporto sia con lei sia con mio padre, uno dei miei primissimi sostenitori. Rispetto ad altri, sono stata molto fortunata: non hanno mai posto vincoli alle mie aspirazioni o volontà, lasciandomi libera di fare ciò che era nelle mie potenzialità, così come non mi hanno mai costretta o forzata nelle mie scelte.

La musica, Amici o la fama che c’è stata dopo il talent sono arrivati per caso: non c’è stata mai nessuna ricerca affannosa alle spalle, tutto è avvenuto con estrema naturalezza. La mia è proprio una grande famiglia del sud: sono la prima di quattro figli, due sorelle e due fratelli.

Carmen Ferreri.
Carmen Ferreri.

Amici, un brano in cima alle top ten e un album di successo. Poi, il silenzio. Cosa è accaduto?

Il talent mi ha dato tantissimo e gli devo molto, anche perché mi ha dato in primis la possibilità di cambiare tanto a livello artistico. Mi ha anche cresciuta: sono entrata nella scuola a diciassette anni e ne sono uscita maggiorenne e consapevole di come stare su un palco o a contatto con telecamere e microfoni che ti seguono 24 ore su 24. Per certo versi, è come se quei nove mesi trascorsi nel programma fossero per me stati anni per via delle grandi e intense emozioni che si vivono.

Tuttavia, dopo Amici, un pezzo come La complicità (uno dei più significativi del mio percorso) e due album, ho scelto io di fermarmi. Per quanto bello, Amici ti fa vivere come in una specie di bolla e io sentivo di non avere più la terra sotto i piedi. Non riuscivo a capire se la musica che proponevo mi appartenesse e ho avuto bisogno di tempo per pensare a me stessa. Sul mio cammino, ho poi conosciuto dei produttori che si sono rivelati di grande aiuto per me: mi hanno presa per mano e aiutato a capire chi volessi essere e quale direzione volessi prendere.

Nella sera della finale, quando le due ultime carte si girano per mostrare il volto del vincitore, nessuno quasi mai pensa al secondo classificato. Cosa hai provato in quel momento? L’hai considerato un piccolo fallimento o, comunque, una vittoria?

Lo dico molto sinceramente: non c’è stato mai un secondo nel quale ho pensato che avrei dovuto vincere io. Ho sempre creduto che fosse giusto che andasse così sia perché Irama, vincitore di quell’edizione e oggi mio grandissimo amico, aveva già un progetto molto più concreto rispetto al mio sia perché io non ero pronta per affrontare il mondo esterno da vincitrice. Molto probabilmente, se avessi vinto, tutta una serie di circostanze mi avrebbero portata a fallire dopo.

È vero che rispetto ad altri avevo affrontato un percorso di crescita personale e artistica di un certo spessore e che avrei avuto anche le carte in regola per farcela ma è stato giusto così. Le vere vittorie sono quelle che si ottengono con il tempo, il sacrificio e la dedizione, tutte variabili che ho messo e che metto nella mia musica. Quindi, chissà, arriverà qualche vittoria prima o poi: la determinazione non mi manca, mi sento pronta per molto altro e credo nel mio piccolo di avere un minimo di possibilità in più di allora di guadagnarmi un mio spazio. Ci credo tanto.

Carmen Ferreri.
Carmen Ferreri.

Quanti anni avevi quando hai realizzato di avere una bella voce per cantare?

Non ho mai creduto di avere una bella voce per cantare. Ho sempre semmai creduto di avere tante cose da dire… la prima persona che ha scoperto le mie doti canore è stata mia sorella: quando cantavo nella mia camera, registrava il tutto per poi farlo ascoltare ai miei genitori. Ed è da lì che è cominciato un po’ tutto, anche se i miei genitori erano consapevoli di quanto avessi la musica dentro: a sei mesi già fischiavo e a due anni canticchiavo Parole, parole di Mina, a dimostrazione di come la musica è stata da sempre parte integrante della mia vita. Ma non ho mai pensare di avere chissà quale voce: ho sempre pensato di poter semmai emozionare.

Che legame hai oggi con tua sorella, la tua prima “talent scout”?

Mia sorella è la mia complice, oltre che la mia spalle: di qualsiasi cosa io abbia bisogno, lei c’è. Ci lega un rapporto molto bello e intenso, fatto anche di litigi com’è normale che sia tra due sorelle che, tra l’altro, hanno due anni di differenza. In generale, ho un bellissimo legame con tutti i miei fratelli, soprattutto con il piccolo di casa a cui faccio quando posso da “mammina”. Ma tutto ciò è possibile solo grazie ai miei genitori, all’amore da loro infuso e al modo in cui ci hanno cresciuto.

Innamorarsi è farsi male, come canti in Tutte le volte?

Accade in ogni rapporto, che sia d’amore, d’amicizia o familiare. Possiamo vivere delusioni in ogni ambito. Quella frase non fa dunque riferimento all’amore che si vive solo esclusivamente con un partner ma è una riflessione sull’amore in senso lato. Ho un buonissimo rapporto con il sentimento, anche perché amo amare,

Come reagisci alle delusioni quando arrivano?

Sono una persona molto viscerale: quando amo tanto, le delusioni mi svuotano. Mi distruggono: do anima e cuore, ragione per cui quando arriva la delusione crollo. Forse sbaglio ma è un errore che tendo a commettere sempre, senza nemmeno valutare le persone che ho di fronte: amo incondizionatamente.

Cosa ti aiuta dopo a riempirti?

Provo a farmi forza da sola, anche perché fatico ad aprirmi con gli altri. Mi aiuta di sicuro la famiglia, sanno tutto di me.

E la musica? Non è terapeutica per te?

Per certi versi, no. C’è stato anche un periodo, anche molto brutto, per cui sono stata male per la musica: avevo quasi il rifiuto di sedermi al pianoforte per suonare, scrivere o cantare qualcosa. Ne avevo preso totalmente la distanza ma farlo è stata la cosa che mi ha maggiormente ferita, ancora di più che mettermi lì a cantare. È accaduto dopo Amici, quando mi sono vista allo sbando senza sapere in che direzione andare: mettermi al pianoforte mi faceva soffrire ma allo stesso tempo il distacco mi ha devastata. Quando hai una voce dentro, si soffre nel cercare di reprimerla. E io non ho piani B.

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Studi nel frattempo all’università…

Ma non è un piano B. Ho scelto Scienze dello Spettacolo, un percorso che è comunque connesso alla musica e che a quella mi riporta. È stata una scelta anche questa figlia del caso. Ad Amici avevo vinto una borsa di studio per l’Università Telematica E-Campus e tra le varie facoltà ho trovato quella più consona alle mie aspirazioni: sono già al terzo anno e a breve dovrei anche laurearmi.

Come ti immagini tra dieci anni?

Spero di essere amata e di essermi costruita una famiglia tutta mia. Così come di aver partecipato a Sanremo, uno dei miei più grandi sogni, e di essere mamma.

Carmen Ferreri.
Carmen Ferreri.
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