Choose or Die è il film thriller a tinte horror che Netflix propone in esclusiva dal 15 aprile. Ha per protagonisti la coppia di giovani attori formata da Iola Evans e Asa Butterfield per una storia che vede al centro una ricompensa milionaria e un gioco dalle conseguenze imprevedibili.
Cosa racconta il film
Scegli o muori è l’opzione che si ritrovano davanti i protagonisti del film Choose or Die, disponibile su Netflix. La giovane Kayla (Iola Evans) ha abbandonato il college e ha un disperato bisogno di soldi. Allettata da un premio di 125 mila dollari non riscosso, Kayla decide di prendere parte a un misterioso videogioco di sopravvivenza degli anni Ottanta.
Il gioco però lancia su di lei una vera e propria maledizione, costringendola ad affrontare scelte e sfide pericolose che deformano la realtà. Dopo una serie di terrificanti momenti, Kayla si rende conto che la posta in gioco non sono più i soldi ma la sua stessa vita. Comincia così a fare squadra con l’amico Isaac (Asa Butterfield), il coetaneo che spera di avere un giorno una sua società di software.
Intrappolata in un ciclo inevitabile di sconvolgente orrore, Kayla non può più fermarsi. O va avanti o muore.
L’origine del gioco
In Choose or Die, film Netflix, la protagonista Kayla non è la prima a giocare a CURS>2.
Tre mesi prima, il videogioco è infatti finito nelle mani di Hal (Eddie Marsan), un padre di famiglia che, per sfuggire ai litigi della moglie con il figlio, si era rintanato nel suo rifugio dedicato agli anni Ottanta. In ricordo della sua giovinezza, comincia a giocare con il videogioco, un cimelio con atmosfere à la Twilight Zone.
Pian piano, però, realtà e fantasia cominciano a fondersi. Quella che per Hal in un primo momento è meraviglia si trasforma presto in orrore. Ogni scelta che fa si rivela più spaventosa e orribile della precedente. Dopo diverse violenze inflitte, Hal ha una sola via d’uscita davanti a sé. L’unico modo per salvare la famiglia è fare copie del gioco e distribuirle a estranei in tutti in tutta l’America. Ed è così che fa.
Come il videogioco arriva a Kayla
Kayla, la protagonista del film Netflix Choose or Die, è un’adolescente come tante con grossi problemi alle spalle. Aspirante programmatrice, ha dovuto lasciare gli studi e lavora di notte pulendo gli uffici della Kismet.
Finito il suo solito turno, prende la sua bicicletta, attraversa le strade della fatiscente città in cui vive e va a fare visita all’amico Isaac. Questi sta progettando un moderno videogioco con la protagonista basata su Kayla e si guadagna nel frattempo da vivere vendendo vecchi computer, rimessi a nuovo con l’aiuto della ragazza.
Quasi per caso, tra le cose di Isaac, Kayla si imbatte in CURS>R. Sulla scatola dello stesso, c’è un numero di telefono che i due chiamano e scoprono essere ancora attivo. Una voce registrata promette un premio di 125 mila dollari qualora qualcuno riesca a terminare il gioco. Isaac riconosce la voce come quella di Robert Englund, icona di tanti film horror degli anni Ottanta, ma Kayla non ha idea di chi sia. I due promettono di rivedersi per tentare di giocarci insieme.
Rientrata a casa, Kayla trova la madre sul divano, immersa nell’ascolto ripetuto della registrazione della voce del figlio da poco morto. La giovane fa di tutto per prendersi cura di lei ma i crescenti problemi economici e la minaccia di uno sfratto non l’aiutano. Sarà una volta finito di lavorare che in una tavola calda Kayla deciderà di cominciare a giocare da sola, nel tentativo di risolvere i suoi guai.
Paranormale e ossessione per gli anni Ottanta
Choose or Die, film su Netflix dal 15 aprile, coniuga elementi della cultura pop con sconvolgenti deviazioni narrative. Figlio della nostalgia per gli anni Ottanta, è un horror che non fa sconti che coniuga le paure techno di Pulse di Kiyoshi Kurosawa con il body horror di David Cronenberg e il fascino del ritorno al passato di Joe Dante.
Ma è anche un film che esplora la tossicità del vivere nel presente e sovverte i tropi e le regole dell’horror. “Quando avevo 18 anni ho vissuto un’esperienza soprannaturale in prima persona”, ha raccontato il regista lo sceneggiatore Simon Allen. “È stata spaventosa. Sfidava ogni logica umana e non lasciava spazio a nessuna interpretazione immediata. Mi ha lasciato una sensazione di terrore ma anche di meraviglia. Ecco perché mi sono appassionato alle storie horror”.
“I fenomeni paranormali nelle opere degli autori classici – ha aggiunto il regista Toby Meakins – sono sempre terrificanti e inquietanti. E noi abbiamo voluto renderle terrificanti anche in Choose or Die. La nostalgia per gli anni Ottanta ha fatto il resto. CURS>2 è figlio di Cursor, l’interfaccia a 8 bit che lampeggiava sempre sul computer di seconda mano che avevo da bambino”.