Prime Video propone dal 2 marzo in anteprima esclusiva il film Ci sei Dio? Sono io, Margaret, una commedia drammatica basata su un libro di Judy Blume. Diretto da Kelly Fremon Craig, il film Prime Video Ci sei Dio? Sono io, Margaret è interpretato dagli attori Rachel McAdams, Abby Ryder Fortson, Elle Graham, Benny Safdie, Echo Kellum e Kathy Bates.
Per oltre cinquant’anni, l’innovativo romanzo di Judy Blum, diventato oramai un classico, ha influenzato intere generazioni con la sua storia di crescita, umorismo ed esplorazione sincera di alcune delle domandi più grandi della vita. Nel film, l’undicenne Margaret (Abby Ryder Fortson) viene strappata dalla sua vita a New York City per trasferirsi nei sobborghi del New Jersey, attraversando i disordinati e tumultuosi momenti derivanti dalla pubertà con nuovi amici in una nuova scuola.
Per far fronte ai cambiamenti, Margaret si affida alla madre, Barbara (Rachel McAdams), anche lei in lotta per adattarsi alla vita al di fuori della grande città, e alla sua adorabile nonna, Sylvia (Kathy Bates), che non è felice del trasferimento e ama ricordarlo alla nipote ogni volta che ne ha l'occasione.
Il romanzo
Judy Blume, prima di diventare una delle autrici più famose della storia, dedicava il suo tempo alla scrittura durante le ore in cui i suoi figli erano a scuola. Tutto per lei è iniziato come un esercizio di creatività: Blume non si sentiva ancora una vera scrittrice tanto che i suoi primi libri non la coinvolgevano emotivamente come avrebbe voluto.
Tuttavia, i suoi ricordi d'infanzia, come il suo primo bacio da adolescente, hanno alimentato la sua scrittura. E sono tali ricordi che hanno ispirato il suo terzo libro (e ora film su Prime Video), Ci sei Dio? Sono io, Margaret, un romanzo profondamente personale che affronta temi come la pubertà e l'identità religiosa.
Nonostante l'insicurezza iniziale, Blume ha scritto il libro in soli sei settimane, senza preoccuparsi se sarebbe stato accettato o meno. Quando è stato pubblicato nel 1970, è diventato un successo immediato, toccando i cuori di molte giovani lettrici e rompendo tabù riguardo ai temi trattati. Il libro ha avuto un impatto significativo sulla cultura popolare, aprendo la strada a conversazioni importanti sulla sessualità e la crescita.
Anche se inizialmente restìa ad adattare il suo libro per il cinema, ha finalmente accettato nel 2018, lavorando con collaboratori che rispettavano la sua visione. Judy Blume, ignara del dibattito su di lei presso Gracie Films, quell’anno chiese ai suoi follower su Twitter quale dei suoi libri avrebbero voluto vedere adattato per serie o film.
E fu la domanda a portarla all'incontro con Kelly Fremon Craig e James L. Brooks, che desideravano adattare il suo romanzo Ci sei Dio? Sono io, Margaret. Inizialmente restìa, Blume cambiò idea dopo l'entusiastica email di Fremon Craig.
I temi
Il processo di adattamento del romanzo di Judy Blume per il film Prime Video Ci sei Dio? Sono io, Margaret è stato guidato dalla regista Kelly Fremon Craig, che ha dedicato circa un anno a scrivere la sceneggiatura. Fremon Craig ha mantenuto una forte fedeltà al testo originale, mentre ha introdotto nuove profondità per rendere il film coinvolgente e autentico. Judy Blume ha dimostrato grande apertura durante il processo, contribuendo con idee creative e mostrando un apprezzamento per il lavoro di adattamento. Entrambe le versioni si svolgono tra il 1970 e il 1971, un periodo che Fremon Craig ha scelto di mantenere per preservare la universalità della storia.
Il film esplora temi più ampi come l'autenticità e l'accettazione di sé, concentrando l'attenzione sui personaggi di Barbara e Herb Simon, i genitori di Margaret (Blume ha lavorato per affinare il ruolo dei genitori nel corso degli anni, rendendo il loro coinvolgimento più rilevante nella storia). Esplora anche il contesto sociale degli anni '70, con particolare attenzione all'ambiente scolastico di Margaret e ai personaggi che la circondano. E si propone anche di destigmatizzare il ciclo mestruale, offrendo una rappresentazione rispettosa e autentica di questo aspetto della vita delle donne.
Il risultato finale è una rappresentazione ricca e sfaccettata della storia di Margaret e del suo percorso verso l'età adulta, che si distingue per la sua autenticità e il suo impegno nel trattare il tutto in modo sensibile e rispettoso.