Cinque giorni al Memorial è la serie tv targata Apple Tv+ che debutta con i suoi primi episodi venerdì 12 agosto. Adattata dall’omonimo libro del Premio Pulitzer Sheri Fink, Cinque giorni al Memorial racconta l'impatto dell'uragano Katrina e le sue conseguenze su un ospedale locale. Con l'aumentare delle inondazioni, la mancanza di elettricità e il calore divampante, i soccorritori, ormai esausti, in un ospedale di New Orleans sono stati costretti a prendere decisioni che li avrebbero condizionati per gli anni a venire.
Una donna sotto stress
Cinque giorni al Memorial, la serie tv Apple TV+, ci riporta nell’agosto del 2005 e ripercorre gli eventi caotici occorsi al Memorial Medical Center, dove oltre duemila persone tra medici, pazienti e inservienti, si ritrovano bloccati dopo l’uragano che ha sconvolto New Orleans con scarse riserve di cibo, acqua e beni di prima necessità.
La dottoressa Anna Pou (Vera Farmiga) e i suoi colleghi lottano per salvare la vita ai pazienti ma l’allagamento e l’innalzamento delle temperature in corso fa sì che i gruppi elettrogeni dell’ospedale si guastino. Rimasti senza energia elettrica, tutti quanto sono costretti a prendere decisioni strazianti sulla sorte dei pazienti.
“Anna è ciò che si dice un buon dottore”, ha raccontato Vera Farmiga. “Brillante, composta e senza pretese, Anna a volte può sembrare un po’ distaccata, come molti medici. La verità è che per lei il lavoro è tutto: il suo impegno con i pazienti rasenta quasi l’ossessione. A caratterizzarla solo un certo equilibrio, la praticità, il coraggio e la determinazione. Paradossalmente, è il tipo di persona che più la situazione è caotica meno prova stress”.
“Quando tutto sembra andare per il verso sbagliato, Anna prende il controllo della situazione, sceglie di rimanere nell’ospedale e di curare come meglio può i pazienti”, ha continuato Farmiga. “Tuttavia, al terzo giorno, con il guasto elettrico, si ritrova ad affrontare incredula un vero inferno. Non c’è aria condizionata, non ci sono ventilatori e non ci sono più nemmeno i monitor a controllare lo stato di salute dei ricoverati, anche di quelli più gravi. E, come se non bastasse, nessuno ha previsto dei piani di emergenza o di salvataggio. Con un solo elicottero e una sola imbarcazione messi a disposizione, dall’ospedale si potranno evacuare solo pochi pazienti per volta”.
Scegliere tra la vita e la morte
L’uragano Katrina, che ha scatenato tutto ciò che è al centro della serie tv Apple TV+ Cinque giorni al Memorial, è stato uno dei più violenti mai registrati negli Stati Uniti. Verificatosi il 29 agosto 2005, ha causato una devastante mareggiata che ha allagato l’80% della città di New Orleans.
La situazione era definita apocalittica e le conseguenze non tardarono ad arrivare: saltando l’energia, al Memorial Hospital si è capito sin da subito che ogni decisione presa non sarebbe stata esente da conseguenze. “È una situazione terribile quando i medici sono costretti a sostituirsi a Dio. E a decidere chi deve vivere oppure no”, ha commentato Carlton Cuse, Cuse, lo sceneggiatore della serie tv.
Uno degli aspetti più discutibili di quanto occorso durante quei cinque giorni al Memorial (non taciuto nella serie tv Apple Tv+) è stato infatti il ritrovamento a fine emergenza di 45 corpi senza vita nella cappella dell’ospedale. “Dietro a quelle morti c’era il sospetto dell’eutanasia. Una pratica che per gli investigatori era stata criminale e che per tale ragione non poteva passare impunita”, ha aggiunto Cuse. “Tuttavia, nel raccontarlo, abbiamo scelto lo stesso approccio del libro di Sheri Fink. Abbiamo lasciato ai telespettatori la possibilità di giudicare se quanto è avvenuto fosse etico oppure no”.