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Citadel: Diana: Matilda De Angelis, senza fiato nella serie tv Prime Video

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In un futuro distopico, tra spionaggio, azione e dilemmi emotivi, Citadel: Diana rivoluziona il genere spy-action italiano. Diana, interpretata da Matilda De Angelis, è pronta a tutto per riconquistare la sua libertà.

Citadel: Diana è la serie tv italiana di spionaggio e azione prodotta per Prime Video, parte dell’universo globale di Citadel, creato dai celebri Russo Brothers. Disponibile con i suoi sei episodi da 50 minuti dal prossimo 10 ottobre, la serie tv Prime Video Citadel: Diana è ambientata in un futuro distopico e rappresenta un'evoluzione significativa per il panorama televisivo italiano, esplorando tematiche che intrecciano la spy-story con elementi di emotività e introspezione, in un contesto fortemente radicato nella nostra storia e cultura.

La trama di Citadel: Diana segue la vita di Diana, una donna forte e intelligente che lavora come agente segreta infiltrata in Manticore, un’organizzazione segreta globale in lotta con Citadel, un'agenzia avversaria. La storia si sviluppa attorno ai conflitti morali e personali di Diana, divisa tra la sua missione di spionaggio e la sua ricerca di libertà e identità. Mentre il potere di Manticore cresce, la serie esplora le conseguenze del controllo totale su una società che pian piano sta perdendo la propria libertà individuale.

La serie è costruita su un ritmo serrato, dove la narrazione procede come un conto alla rovescia (ticking clock), costringendo i personaggi a prendere decisioni rapide e spesso dolorose. Diana è costantemente sotto pressione, intrappolata tra la sua lealtà a Citadel e il suo ruolo all'interno di Manticore, mentre cerca disperatamente una via di fuga.

I Personaggi principali

I personaggi della serie tv Prime Video Citadel: Diana sono costruiti con grande attenzione, ciascuno con una propria profondità e un ruolo centrale nella narrazione. La protagonista, Diana, è interpretata magistralmente da Matilda De Angelis. È una donna forte e determinata, ma al tempo stesso fragile e vulnerabile, segnata da un passato doloroso che la tormenta costantemente che si riflette nel suo rapporto con la sorella Sara (Giordana Faggiano).

Diana è una spia infiltrata nell'organizzazione segreta Manticore, ma il suo vero scopo è quello di riconquistare la propria libertà e identità, cercando una via d’uscita da un mondo oppressivo e pericoloso. La sua complessità emotiva si riflette nei suoi comportamenti: da un lato abile e risoluta nell’adempiere al suo ruolo di spia, dall’altro profondamente umana nei momenti di introspezione e di crisi personale. La sua evoluzione è uno degli elementi cardine della trama, che si intreccia in modo intimo con il contesto distopico della serie.

A contrapporsi a Diana c'è Edo Zani, destinato a ereditare la guida di Manticore Italia. Con il volto di Lorenzo Cervasio, Edo è un personaggio affascinante e ambiguo, che nel corso della serie sviluppa una relazione complessa e contraddittoria con la protagonista. Se inizialmente appare come un antagonista freddo e calcolatore, la sua relazione con Diana rivela un lato più vulnerabile, creando un’interessante dinamica di attrazione e tensione tra i due. Edo incarna il potere oscuro di Manticore, ma è al tempo stesso un uomo combattuto tra il suo ruolo e i suoi sentimenti, il che lo rende un personaggio ricco di sfumature.

Il patriarca della famiglia Zani, Matteo Zani, supportato da Maurizio Lombardi è il simbolo del potere assoluto di Manticore. Con il suo controllo rigido e il suo carattere spietato, Matteo rappresenta l’oppressione sistematica che l'organizzazione esercita sulla società. Ambientato in un ufficio sotterraneo sotto il Duomo di Milano, Matteo guida l'organizzazione con mano ferma e senza scrupoli, incarnando la minaccia nascosta ma onnipresente che Manticore rappresenta per il mondo.

A dare ulteriore complessità alla trama è poi Cécile (Julia Piaton), la glaciale leader di Manticore Francia. La sua presenza nella serie aggiunge una dimensione internazionale agli intrighi di potere, poiché Manticore non si limita all'Italia, ma opera su scala globale. Cécile è fredda e calcolatrice, e il suo quartier generale a La Défense, con i suoi labirinti curvilinei e il design spietato, rispecchia perfettamente la sua personalità senza compromessi. La sua rivalità con Matteo e Edo aggiunge ulteriori tensioni ai già complessi rapporti di potere all'interno di Manticore.

Nel corso della serie, ogni personaggio si trova costretto a fare i conti con la propria identità e le proprie scelte, creando una trama emotivamente densa che va oltre il semplice racconto di spionaggio. Diana, in particolare, si trova a oscillare tra il desiderio di restare fedele a Citadel e la necessità di sopravvivere all'interno di Manticore, mentre il suo rapporto con Edo si evolve in modo imprevedibile, mescolando amore, odio, alleanza e tradimento. Tutti questi elementi rendono Citadel: Diana una serie che si concentra profondamente sui personaggi, facendo emergere le loro debolezze, i loro conflitti interiori e i loro desideri nascosti.

Nutrito il cast: accanto ai protagonisti già presentati, troviamo anche Thekla Reuten, Daniele Paoloni, Marouane Zotti, Carlo Sciaccaluga, Jun Ichikawa, Maxim Mehmet, Filippo Nigro e Bernhard Schütz.

Il poster della serie tv Prime Video Citadel: Diana.
Il poster della serie tv Prime Video Citadel: Diana.

Identità e verità

I temi affrontati nella serie tv Prime Video Citadel: Diana, co-produzione Amazon MGM Studios e Cattleya (parte di ITV Studios), sono molteplici e spaziano dal personale all'universale, toccando questioni di identità, controllo, potere e libertà. Al centro della storia c’è il conflitto tra la libertà individuale e il controllo oppressivo esercitato da Manticore. Diana rappresenta questo scontro in modo emblematico: costretta a vivere come una pedina all'interno di un sistema che limita e reprime ogni forma di autonomia personale, la sua lotta per la libertà è anche una ricerca di sé, di una via d'uscita dal giogo delle forze che la imprigionano.

Un altro tema centrale è quello dell’identità e della doppiezza. Diana vive costantemente in bilico tra due ruoli: quello di spia infiltrata e quello di donna alla ricerca di una vita propria. Questa dualità è visibile non solo nelle sue azioni, ma anche nel suo aspetto e nel suo modo di rapportarsi agli altri. La tensione tra questi due mondi crea un conflitto interiore che alimenta gran parte della trama, rendendo Diana un personaggio profondamente umano e riconoscibile.

La serie esplora anche il rapporto tra passato e futuro, utilizzando l’estetica retrofuturista per raccontare un mondo distopico che affonda le sue radici nella storia italiana. L’architettura razionalista e le evocazioni visive di De Chirico creano un senso di alienazione e di nostalgia per un passato che sembra in contrasto con il futuro tecnologico e oppressivo di Manticore. Questo conflitto estetico riflette quello narrativo, in cui il desiderio di ritornare a una vita più semplice e libera si scontra con il peso di un presente oscuro e controllato.

Infine, l’amore e il pericolo sono temi che si intrecciano in modo indissolubile. La relazione tra Diana ed Edo non è solo un semplice gioco di potere, ma coinvolge anche sentimenti contrastanti, che portano i due personaggi a sfidare costantemente i propri limiti. In un mondo dove la fiducia è un bene raro, l’amore diventa un rischio enorme, e la serie esplora come questi sentimenti possano cambiare il destino dei protagonisti, rendendo ogni scelta ancora più complessa e dolorosa.

In ultima analisi, Citadel: Diana affronta temi universali attraverso una lente italiana e personale, creando una serie che è al contempo una spy-story adrenalinica e un dramma emotivo profondo, capace di parlare al cuore e alla mente del pubblico. I personaggi complessi, l’attenzione ai dettagli visivi e la profondità tematica ne fanno un prodotto di grande fascino e spessore, capace di conquistare sia il pubblico italiano che quello globale.

La combinazione tra azione, emozione e riflessione rende la serie un’esperienza avvincente, capace di soddisfare le aspettative di chi cerca intrattenimento, ma anche di chi desidera immergersi in un racconto di grande spessore emotivo e culturale.

Citadel: Diana - Le foto della serie tv

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