È stato presentato a Palermo, nella splendida cornice della Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni, Sicilian Holiday, il primo film scritto e diretto dalla regista Michela Scolari. Commedia romantica girata a Sciacca, Sicilian Holiday è uno di quei pochi film che tentano di raccontare la Sicilia andando oltre lo stereotipo dei cliché e della mafia, elementi che spesso hanno inficiato le storie ambientate sull’isola finendo con l’oscurare anche la bellezza di una terra in cui natura, armonia, bellezza, storia e colori convivono da sempre e senza necessariamente macchiarsi di sangue, lupare e vendette.
Prodotto da Filmin’ Tuscany in coproduzione con Adam Leipzig (due volte premio Oscar per L’attimo fuggente e La marcia dei pinguini), Rai Cinema e Tramp Limited, con il supporto della Sicilia Film Commission, Sicilian Holiday racconta la storia Mia, una giovane attrice dal passato tormentato, che s’innamora di Nino, uno scultore di Sciacca, ricco solo del suo talento e dei valori delle tradizioni secolari del suo paese. Protetta dal senso di comunità del piccolo borgo siciliano, dalla bellezza dei luoghi e della gente, Mia subisce una trasformazione che la cambierà per sempre...Trasformazione che sarà messa in crisi dall’arrivo di un altro personaggio, Phil, che la riconnetterà con il suo passato.
Nel cast, Lilly Englert, Francesco Leone, Ivo Romagnoli, Claudia Gerini, Tony Schiena, Rocco Ancarola, Nicoleta Nuca, Fuschia Kate Sumner, Nunzio Bertolani, Lee Levi e Linda Zampaglione. Ne abbiamo parlato, in esclusiva con Claudia Gerini.
L’esperienza di Claudia Gerini
“Ogni volta che torno in Sicilia, scopro qualcosa che non conosco”, comincia così Claudia Gerini, attrice da oltre settanta film e regista di un’opera prima necessaria come Tapirulan. “A Taormina avevo già girato Grande, grosso e Verdone e mi è capitato di ritornarci sia per il Festival sia per i Nastri d’Argento ma non ero mai stata a Sciacca, dove Sicilian Holiday è stato girato”. E non ha dubbi su che cosa l’ha colpita della cittadina in provincia di Agrigento che ha dato i natali al maestro del cinema italiano Pietro Germi e che è nota per il suo Carnevale. “Mi ha colpito molto la natura lussureggiante di Sciacca ma anche la Valle dei Templi, dove abbiamo avuto la possibilità di girare alcune scene: bellezza, magnificenza e cultura dei luoghi ci hanno fatto sentire dei privilegiati, soprattutto in un momento in cui sentiamo tanto il peso dei conflitti mondiali”.
Film girato al 93% in esterni, soprattutto all’alba e al tramonto, Sicilian Holiday è una commedia romantica haute-couture e, soprattutto, non rispetta il format di genere legato alla Sicilia, che non restituisce quasi mai la realtà di una terra che esisteva prima della mafia e che esisterà anche dopo. “Sicilian Holiday evita lo stereotipo della mafia, restituendo un’immagine dell’isola che al cinema è quasi inedita”, ci ha spiegato Claudia Gerini. “E, di mio, amo prendere parte a una visione che non è mai stata raccontata, soprattutto se questa proviene da una donna. La storia è un grande racconto popolare con dei personaggi alla ricerca di una propria identità, che ritrovano tornando nel luogo da cui erano partiti e in cui affondano le loro radici. Raccontiamo una Sicilia nuova, un affresco con una visione romantica, di armonia, di colori e di ricchezza di questa terra”.
Nel grande affresco di armonia e di colori che Sicilian Holiday restituisce, Claudia Gerini interpreta Francesca, una donna che dalla Sicilia è stata lontana per molto tempo. “Francesca, il mio personaggio, è una donna molto determinata”, ha evidenziato l’attrice. “È un’ex showgirl che ha lasciato la sua carriera dopo aver sposato un imprenditore siciliano, trasferendosi a Londra dove i due vivono per vent’anni e mettono su famiglia”.
Tuttavia, dopo tanti anni passati lontani, Francesca e il marito Piero (Tony Schiena) tornano in Sicilia. “Il loro ritorno a Sciacca, luogo di cui è originario il marito, è inizialmente travestito da un’esigenza diversa da quella reale: a poco a poco, conosceremo la storia che si cela dietro al marito e scopriremo che dietro al ritorno c’è anche il desiderio di riprendersi quello che non hanno più coltivato e che forse hanno dimenticato. Francesca è a prima vista una donna molto sofisticata, a cui piacciono il lusso, i soldi, i gioielli e le belle borse. Ma a Sciacca riscoprirà che non sono quelle le cose essenziali della vita”, ha proseguito Claudia Gerini.
Curiosamente, Francesca nel film Sicilian Holiday è un’ex Miss Italia, un tratto che non può ricordarci come Claudia Gerini sia stata Miss Teenager quando muoveva i primi passi nel mondo dello spettacolo. “È vero che Francesca un po’ mi somiglia: lei è un’ex Miss Italia, io un’ex Miss Teenager. Il personaggio, però, ruota intorno alla coppia di protagonisti (Lilly Englert e Francesco Leone, ndr) e ben presto si trasforma in portatrice di sani valori con la sua voglia di ritrovare la semplicità di una vita fatta di quei colori, sapori e natura che gli anni a Londra non le permettono nemmeno quasi più di percepire. Sono molto contenta di aver tenuto a battesimo Michela come regista: mi piaceva la sua idea sul personaggio di una siciliana che ritorna lì da dove è partita e che, per un evento della vita, si reinventa con resilienza”.
In Sicilian Holiday, Claudia Gerini recita accanto alla figlia Linda Zampaglione, che interpreta la figlia del personaggio di Francesca. Un’esperienza che madre e figlia hanno vissuto come unica. “Sicilian Holiday è anche il primo film che mi ha permesso di recitare con mia figlia Linda. Avevamo condiviso il set per Nove lune e mezza di Michela Andreozzi ma Linda era molto più piccola e non condivideva scene con me. The Well, invece, è arrivato dopo Sicilian Holiday e ha ben altre atmosfere… L’esperienza sul set del film di Michela Scolari è stata bellissima perché, per certi versi, è stata come qualcosa di solo nostro. Linda è molto vera, autentica e spontanea: ci siamo emozionate insieme. Per la prima volta, poi, partivo per la lavoro e potevo portarla per me, condividendo anche una mini vacanza al Mangia’s Resort (main partner della produzione, ndr), posto veramente stupendo”.
Il personaggio di Francesca, sul finale, si rivela di grande aiuto per la protagonista Mia, evidenziando una forma di solidarietà al femminile necessaria tanto quanto quella raccontata da Claudia Gerini nel suo primo film da regista, Tapirulan. Non abbiamo resistito dalla tentazione di chiederle se ha intenzione di tornare presto dietro la macchina da presa. “Mi piacciono le storie che raccontano di solidarietà femminile. Se tornerò alla regia? Sì, quando avrò un altro bel progetto da raccontare”, ci ha risposto Claudia Gerini.