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Con chi viaggi: mai salire in macchina con Lillo, Rovazzi, Mastronardi e De Rossi!

Il nuovo film di YouNuts! Con chi viaggi è una divertente commedia on the road con quattro protagonisti che giocano con il genere cinematografico. Paura, dramma, tensione e un pizzico di critica sociale condiscono un viaggio in macchina condiviso da un manipolo di (folli) sconosciuti.
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Con chi viaggi è il nuovo film di YouNuts! in arrivo al cinema come evento speciale il 23, 24 e 25 maggio, grazie alla distribuzione di Lucky Red. Nel film, quattro sconosciuti viaggiano da Roma a Gubbio ricorrendo a una app di car sharing. Si ritrovano quasi per caso sulla stessa vettura, in un clima che da sereno pian piano si trasforma in una sorta di piccolo carnage con un mistero al centro su cui ridere ma anche riflettere. Quanto contano le impressioni e i pregiudizi quando ci imbattiamo in uno sconosciuto? Molto, soprattutto se questi sconosciuti sono Lillo, Fabio Rovazzi, Alessandra Mastronardi e Michela De Rossi.

Sceneggiato da Matteo Menduni con Lillo e Tommaso Renzoni, Con chi viaggi si basa sul film spagnolo Con quién viajas, scritto e diretto da Martin Cuevo, ed è coprodotto dalla stessa Lucky Red con Sky e Amazon.

Cosa racconta il film

Con chi viaggi, il nuovo film degli YouNuts!, prende spunto da qualcosa che potrebbe capitare a tutti noi carpoolers quando, per esigenze varie, ricorriamo al car sharing per affrontare un viaggio. Lo facciamo per condividere le spese, per inquinare meno o perché siamo impossibilitati a usare i nostri mezzi. Decidiamo nel momento in cui apriamo il nostro smartphone di mettere le nostre vite in mano a degli sconosciuti di cui poco sappiamo. Certo, ci sarebbero le recensioni degli altri utenti a consigliarci ma chi si fida di quelle e del metro di valutazione con cui vengono scritte?

Paolo (Lillo) ha messo a disposizione il suo nuovissimo veicolo per un viaggio da Roma a Gubbio. Sin dall’inizio, appare misteriosamente curioso come l’unica passeggera che avrebbe voluto veramente con sé è Elisa (Michela De Rossi), una giovane che deve raggiungere l’Umbria per tornare dalla madre. Usa semplice svista sull’app usato ha però lasciato aperte le prenotazioni per altri due posti. Ed è così che, con un certo fastidio di Paolo, al viaggio si aggregano anche Anna (Alessandra Mastronardi) e Michele (Fabio Rovazzi), entrambi diretti a un matrimonio di cui sono ospiti.

A viaggio cominciato, iniziano a emergere le prime differenze caratteriali tra i passeggeri. Anna, ad esempio, riceve una telefonata dal tizio con cui sta. Sin da subito, mostra tutto il suo carattere forte, da stronza come direbbe lei, lasciando per telefono il mal capitato che voleva instaurare una relazione "seria" con lei. Michele, invece, appare più taciturno, come se fosse chiuso nel suo mondo. Non passa molto tempo prima di scoprire come i due si conoscessero già e avessero vissuto una storia d’amore terminata per colpa di un tradimento di lui.

Paolo, l’autista, ha un carattere tutto particolare. Ha l’aria di chi ha qualcosa da nascondere, di chi quel viaggio lo sta facendo con un secondo fine, magari torbido e recondito come a poco a poco pensano tutti. Del resto, basta poco per dare il via a una serie di speculazioni sul suo conto. Dai suoi documenti, caduti per caso per terra, Anna scopre che in realtà si chiama Alfredo. E da quel nome nascosto cominciano mille congetture.

Tutti si convincono che sia un killer e che nel suo mirino ci sia Elisa, la ragazza che ha ricordato di aver già visto Paolo qualche giorno prima in un negozio di toelettatura per animali. Dalla scoperta del nome in poi, il film Con chi viaggi si trasforma in un noir tragicomico, grazie a un compulsivo scambio di messaggi sui cellulari dei tre passeggeri, a supposizioni, teorie, giochi di sguardi e comunicazioni mute. Perché Paolo ha una corda nel bagagliaio? Perché nasconde una pistola sotto il sedile? E perché si ferma alle Cascate delle Marmore con fare sospetto? Perché si arrabbia quando mettono in dubbio le sue parole?

A nulla servono un gioco della verità o le allusioni: Paolo non cede. Ma all’interno della vettura non è l’unico ad avere segreti inconfessabili o verità nascoste. Altre ben più gravi sulle relazioni umane si celano nel cuore di tutti. Basterà solo avere il coraggio di confessarle per uscire dai propri incubi personali, proiettati in Paolo solo perché “diverso” da come se lo aspettavano.

Michela De Rossi, Alessandra Mastronardi, Fabio Rovazzi e Lillo in Con chi viaggi.
Michela De Rossi, Alessandra Mastronardi, Fabio Rovazzi e Lillo in Con chi viaggi.

L’apparenza inganna. Forse

Con chi viaggi, il nuovo film degli YouNuts! che arriva in sala a poco tempo da Altrimenti ci arrabbiamo, è una divertente commedia degli equivoci, che ha il suo punto di forza nei dialoghi ben scritti e nell’interpretazione dei quattro protagonisti. Non c’è nessun altro in scena a parte Lillo, Rovazzi, Mastronardi e De Rossi. Ed è proprio per tale ragione che lo spettatore diventa quinto occupante del veicolo, testimone silenzioso del comportamento di ognuno. Le espressioni di Lillo non hanno prezzo. Ma chiunque può identificarsi nella sana follia e imperfezione di Rovazzi, De Rossi e Mastronardi, lontanissimi dalla loro zona di comfort.

È rimettendo insieme i pezzi del puzzle disseminati dai quattro personaggi che si arriva alla risoluzione del divertente noir. E lo spettatore ci arriva facendo appello alle sue stesse esperienze: nella società delle immagini, come quella in cui viviamo, l’apparenza è il nostro biglietto da visita. Ci basiamo sull’immagine che gli altri danno di loro stessi giudicando a partire dalla nostra percezione e senza nemmeno fare lo sforzo di andare oltre la superficie delle cose. E, anche quando la realtà è palese e chiara, continuiamo a nutrire dubbi che nessuno riesce a estirpare.

Quello che YouNuts! realizza con il film Con chi viaggi è un bellissimo esercizio di stile, in cui si mescolano generi diversi e riferimenti alti. L’interno della macchina si trasforma pian piano in un carnage di polanskiana memoria ma, al contempo, richiama alla mente persino Prigionieri dell’oceano, un classico del maestro del thriller Alfred Hitchcock. La sceneggiatura, mai banale, sa bilanciare comicità, suspense, colpi di scena e persino terrore, prima di risolversi in chiave tragicomica e sentimentale.

A dimostrazione che non servono budget milionari per fare un buon film: bastano un’auto, un paesaggio mozzafiato, quattro buoni attori, una storia scritta come si deve, senza timore di sembrare politicamente scorretta, e un finale sorprendentemente ad effetto.

Con chi viaggi: Le foto del film

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