Rai 4 propone la sera del 16 aprile in prima visione tv il film Confessions – Confessioni di un assassino. Diretto e interpretato da Luc Picard, il film di Rai 4 Confessions – Confessioni di un assassino è un thriller poliziesco che si basa su una storia vera. La sceneggiatura, firmata da Sylvain Guy, fa infatti appello a Gallant: confessions d’un tuer à gages, un libro scritto a quattro mani dai giornalisti Éric Thibault e Félix Séguin.
Girato tra il Quebec, il Belgio e Cuba, il film di Rai 4 Confessions – Confessioni di un assassino ripercorre alcuni momenti, forti e cruenti, dello sconvolgente percorso criminale del canadese Gérald Gallant. Con ventotto omicidi e una quindicina di attentati, per lo più ai danni degli Hells Angels, della mafia e del crimine organizzato in generale, Gallant è senza dubbio il criminale più prolifico del Québec. Nel 2006, a Bruxelles, l’uomo – balbettante, semplice di mente e in fragili condizioni di salute – viene arrestato dopo più di 25 anni e, interrogato dal sergente Claude St-Cyr, ripercorre le sue gesta.
I valori di un assassino
Luc Picard interpreta il ruolo principale nel film Confessions – Confessioni di un assassino, che ha anche diretto. Basato su un libro dei giornalisti Félix Séguin e Éric Thibault, il lungometraggio ripercorre il percorso sanguinoso di Gérald Gallant, il più prolifico sicario della provincia, particolarmente attivo durante la guerra tra motociclisti.
Confessions – Confessioni di un assassino racconta dunque la storia di uno spietato assassino, autore di 28 omicidi tra il 1978 e il 2003 che non sembravano essere commessi dalla mano di un professionista. "È un personaggio affascinante perché è pieno di contraddizioni. Non rappresenta affatto il cliché del sicario a cui siamo abituati. Non è il tipo elegante, il tipo figo con gli occhiali da sole. È tutto tranne questo", ha spiegato Luc Picard, che ha passato ore e ore ad ascoltare gli interrogatori per preparare il suo personaggio.
"Ha tutte le caratteristiche che un sicario non dovrebbe avere", ha confermato Félix Séguin, il giornalista investigativo che ha co-scritto il libro. "Innanzitutto, è balbuziente, ma è anche educato, affabile. È come il John Parisella della criminalità organizzata".
Nonostante le ore passate a studiare l'uomo, i suoi metodi e le sue stranezze, né Luc Picard né Félix Séguin sembrano in grado di spiegare la doppia personalità di Gérald Gallant, nato nel Saguenay–Lac-Saint-Jean da una madre castrante e dominatrice che ha avuto una grande influenza sulla sua personalità. "Quando prendi la vita di qualcuno, il tuo sistema di valori viene per sempre scosso, ma durante gli interrogatori, Gallant parla molto dei suoi valori", ha aggiunto Séguin. "Rappresenta due lati inconciliabili dell'umanità."
Lo stesso constata Luc Picard, che è stato confuso dalla grande emotività che Gallant poteva mostrare pur essendo capace di essere incredibilmente freddo. Questa calma apparente lo rendeva un assassino incredibilmente efficiente. "Ho parlato con alcuni criminali quando ho fatto le mie ricerche e tutti mi hanno detto: 'Qualcuno che è in grado di uccidere un essere umano solo per denaro e che è in grado di farlo in modo sobrio, senza prendere cocaina o alcol, è raro da trovare'", ha ricordato l'attore e regista.
Un film sul controllo
Quando non commetteva omicidi, Gérald Gallant conduceva un'esistenza tranquilla a Donnacona, divisa tra la sua passione per la bicicletta e i suoi due amori, sua moglie Pauline Gallant e la sua amante Jocelyne Lacroix, rispettivamente interpretate da Éveline Gélinas e Sandrine Bisson nel film di Rai 4 Confessions – Confessioni di un assassino.
Secondo Félix Séguin, Confessions – Confessioni di un assassino è un film sul tema del controllo, sia della propria esistenza che di quella degli altri. "Quando Gérald Gallant decide di collaborare con la polizia, è probabilmente in quel momento che ha il controllo su più cose contemporaneamente", ha commentato il giornalista. "È riuscito a prendere la vita di qualcuno - la forma ultima di controllo che puoi avere su un essere umano - ma è anche riuscito a gestire lo spettacolo per anni, avendo il controllo su coloro che hanno ordinato gli omicidi".
Il cast del film include anche l’attore David La Haye nei panni di Donald "Dolly" Lemaire, un fedele complice di Gallant che era altrettanto, se non più, pericoloso di quest'ultimo.