Contra – La parte avversa è il film in prima visione assoluta che Canale 5 trasmette domenica 7 agosto. Diretto da Sönke Wortmann, racconto un vivace scontro culturale messo in scena da due attori che si confrontano in maniera quasi feroce: Nilam Farooq e Christoph Maria Herbst.
Commedia dal sapore tragico e divertente al tempo stesso, Contra – La parte avversa è il remake tedesco del film francese Quasi nemici – L’importante è avere ragione, diretto da Yvan Attal e interpretato da Camelia Jordana (vista recentemente in Papà per amore) e Daniel Auteuil.
La trama di Contra – La parte avversa
La prima lezione del professor Richard Pohl (Christoph Maria Herbst) rappresenta un giorno speciale per la studentessa Naima (Nilam Farooq). La matricola di origini marocchine sogna da anni di diventare avvocato per garantire a lei, alla madre e ai fratelli un futuro migliore in Germania. Tuttavia, suo fratello Junis la lascia in asso proprio come quella mattina. E, in più, il fratello minore Abu non vuole farlo, Naima è anche costretta a passare a casa della nonna.
Per tali ragioni, Naima arriva tardi nell’aula della Goethe-Universität di Francoforte sul Meno, dando avvio alla storia raccontata in Contra – La parte avversa, il film proposto da Canale 5.
Il professor Pohl, tuttavia, non può fare a meno di notare il suo arrivo il ritardo, lanciandosi davanti a un’aula gremita di studenti in commenti xenofobi nei confronti della ragazza. Il video di quanto accaduto, girato con uno smartphone, diventa virale nel giro di poche ore. E al preside della facoltà di Giurisprudenza, Alexander Lambrecht, tocca correre ai ripari. In attesa che la commissione disciplinare si pronunci sul caso, Alexander non prende nessun provvedimento. Tuttavia, invita il vecchio amico Richard ad aiutare Naima per un’importante competizione di dibattiti. Ciò potrebbe di fatto aiutarlo a difendersi e a salvare la sua reputazione.
Sconvolto, Richard spera che a Naima che non interessi. Ma è qui che si sbaglia: credendo di poter diventare un avvocato migliore esercitandosi nell’arte della discussione, Naima ha tutta l’intenzione di partecipare alla competizione. Sebbene non avrebbe di certo voluto lui come preparatore, Naima finisce con l’accettare la collaborazione.
I loro incontri dapprima non sono nel segno dell’amicizia e contribuiscono a stressare non poco la già complicata vita di Naima, testando i suoi limiti fisici e psicologici. Pian piano, però, qualcosa comincia a cambiare. E Naima, incoraggiata anche dal fidanzato tassista Mo (che, in fondo, teme che la sua scalata sociale possa essere d’intralcio alla relazione), miete i primi successi, arrivando dritta in finale.
L’umore della studentessa non potrebbe essere migliore, soprattutto perché ha avuto modo di vedere come anche il cinico Richard sembra avere un cuore. Tuttavia, il giorno prima della finale, Naima scopre che l’aiuto del professore altro non era che il frutto di un accordo per proteggere, in definitiva, la reputazione della stessa università. Delusa, trarrà conclusioni che porteranno a conseguenze dalla vasta portata per tuti i soggetti coinvolti.
Un film sullo scontro socio-culturale
“Ero totalmente affascinato dalla storia raccontata dal film francese”, ha raccontato Christopher Mueller, produttore del film trasmesso da Canale 5 Contra – La parte avversaria. “A renderlo speciale non era solo l’ambientazione nel contesto dei dibattiti e dell’arte della retorica ma era soprattutto la determinazione della protagonista nel concretizzare un sogno che solo l’istruzione poteva garantirle. Ricordiamoci che era stato Nelson Mandela a dire che l’istruzione è l’arma più potente in possesso per cambiare il mondo”.
Contra – La parte avversaria non è altro che figlio alla lontana di un film cult come My Fair Lady di George Bernard Shaw. C’è di fondo un professore che insegna a una giovane donna come muoversi in un contesto differente da quello da cui proviene. Il contrasto sta alla base, infatti, della storia: da un lato c’è la studentessa marocchina Naima e dall’altro il professore tedesco Richard. Lei ha umili origini mentre lui appartiene al ceto superiore. Hanno una diversa visione della vita e, anche se non si piacciono, devono imparare a collaborare e a scoprirsi diversi da come si erano immaginati.
L’ambientazione a Francoforte sul Meno non è frutto della casualità. La città, sede di una prestigiosa facoltà di Giurisprudenza, è considerata sia quella degli avvocati sia quelli degli immigrati. È quindi facile che il mondo elitario di un professore come Richard entri in rotta di collisione con quello più semplice in cui crescono gli immigrati di seconda e terza generazione.
I due personaggi principali
Contra – La parte avversa, su Canale 5 il 7 agosto, è un film soprattutto di prove attoriali. Con una sceneggiatura basata sugli scontri, era essenziale che i due attori protagonisti credessero nei loro personaggi e ne capissero le azioni.
Il professor Richard Pohl è impersonato dall’attore tedesco Christoph Maria Herbst. “Richard non ha solo lati negativi”, ha sottolineato Herbst. “Non è nato cinico ma lo è diventato. Ha sopportato il peso dei colpi che il destino gli ha inferto. È un intellettuale puro e possiamo dire che è anche un uomo relativamente carismatico e molto fiducioso. In fondo, la sua osservazione non deriva dal fatto che è un convinto razzista: se ad arrivare in ritardo al posto di Naima fosse stata una studentessa bionda e con gli occhi azzurri, l’avrebbe ugualmente presa di mira. Lo avrebbe fatto perché è un uomo emotivamente freddo e distaccato. E il perché lo è si scoprirà man mano che il film va avanti”.
Naima, la giovane studentessa, ha invece il volto di Nilam Farooq, attrice berlinese con padre pachistano e madre polacca. “A Naima non è mai stato regalato niente”, ha spiegato Farooq. “Appartiene a una famiglia marocchina che ha sempre lavorato duramente per andare avanti. I suoi fratelli sono cresciuti senza padre, motivo per cui lei si prende cura dei fratelli minori come se fossero figli suoi. In più, ha un fidanzato che lavora come tassista e che, in fondo, non sarebbe nemmeno tanto felice del fatto che diventi avvocato, scavalcandolo nella scala sociale”.