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Daniela Forever: In un film, Beatrice Grannò rivive nei sogni di Henry Goulding

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Dapprima favola d’amore, il film Daniela Forever si trasforma presto in osservazione acuta (e fantascientifica) sulle conseguenze etiche dei nostri sogni. Con una fantasmagorica Beatrice Grannò.
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Dopo lo straordinario successo personale riscontrato con la serie tv The White Lotus, Beatrice Grannò è ora la protagonista del film Daniela Forever, in cui recita accanto a Henry Golding. Diretto dallo spagnolo Nacho Vigalondo e presentato in anteprima internazionale al Festival di Toronto, Daniela Forever racconta di come la vita di Nicolas (Gouding) perda senso con la perdita della fidanzata Daniela (Grannò).

Un giorno, però, Nicolas viene invitato a prendere parte a una sperimentazione clinica che gli permetterà di controllare i suoi sogni e accetta con la speranza di poter finalmente guarire. Grazie ai test, Nicolas può sognare Daniela ogni notte e riallacciare le fila della relazione con lei, che diventa idilliaca più che mai. Ma non è la realtà e Nicolas rischierà di perdersi nei sogni per sempre.

Nel cast del film Daniela Forever troviamo anche gli attori Aura Garrido, Rubén Ochandiano e Nathalie Poza.

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Daniela Forever: Le foto del film

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Le conseguenze etiche dei sogni

Il caratteristico mix di arguzia, fantasia e allegoria provocatoriamente oscura di Nacho Vigalondo è presente in pieno nel suo ultimo film, Daniela Forever, che riflette profondamente sull'amore, sul lutto e sulle conseguenze tossiche del realizzare tutti i propri sogni.

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Sin da subito, conosciamo Nick (Henry Golding) che a Madrid è immerso in un profondo malessere a causa della morte improvvisa della sua amata Daniela (Beatrice Grannò). Un amico preoccupato lo iscrive a una sperimentazione clinica per un farmaco che dona ai partecipanti sogni completamente lucidi, nel tentativo di sublimare il suo dolore, ma l'esperimento prende una piega sbagliata quando Nick non segue la prescrizione. Con la sua nuova capacità di controllare i sogni, Nick si propone di ricostruire il suo rapporto con Daniela in una fantasia idealizzata di sua creazione.

Per esprimere la nebbia della depressione di Nick, Vigalondo utilizza riprese quasi amatoriali con immagini digitali prive di emozioni e una ratio ridotta ma distingue deliziosamente i sogni di Nick espandendo i fotogrammi in un vibrante cinemascope ad alta definizione, con soggetti surreali immersi in una calda luce solare mediterranea, indipendentemente dall'ora del giorno. Ma, mentre questi sogni sono inizialmente limitati ai confini dei ricordi di Nick, con Daniela che appare come una mera immagine della donna che Nick amava, la verosimiglianza del mondo del giovane si arricchisce a ogni sogno. E ben presto Daniela comincia a mostrare una graduale e inquietante autonomia che solleva spinose implicazioni etiche.

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Ciò che inizialmente procede nello spirito di Se mi lasci ti cancello richiama così Inception e Solaris mentre la realtà viene fatta a pezzi, e Vigalondo consolida il suo status di abile favolista del genere. Pochi sono così abili come lui nell’usare la fantascienza per esplorare astutamente la condizione umana.

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