Entertainment

Depp contro Heard, sicuri che il verdetto sia stato giusto? È la domanda della docuserie Netflix

Netflix propone la docuserie Depp contro Heard che, in maniera attenta e senza farsi guidare dagli ormoni, prova a capire quanto il verdetto del processo sia stato contaminato e influenzato dai pareri dell’opinione pubblica. Del resto, da sempre la colpa è da addossare alle streghe.

Dal 16 agosto Netflix propone la docuserie in tre puntate Depp contro Heard. Come si evince dal titolo, al centro del racconto c’è il famigerato caso di diffamazione che ha catturato l'attenzione di tutto il mondo diventando il primo processo seguito su TikTok. Mostrando per la prima volta entrambe le testimonianze una accanto all'altra, la serie esplora questo evento mediatico globale mettendo in dubbio la natura della verità e il suo ruolo nella società moderna.

Un processo “mediatico”

Nel 2018, l’attrice Amber Heard ha scritto un editoriale pubblicato sul Washington Post sulla sua esperienza parlando esponendo pubblicamente gli abusi sessuali di cui è stata vittima. Nell’articolo, non menzionava mai l’ex marito Johnny Depp ma, in seguito alla pubblicazione, il team legale della star di Edward mani di forbice ha fatto causa a Heard chiedendo un risarcimento danni di 50 milioni di dollari. Il motivo? L’editoriale, secondo gli avvocati, aveva causato danni irreparabili alla carriera di Depp (in tutta verità, già in declino da diversi anni per la scelta di ruoli sempre più insipidi e poco memorabili). In risposta, Amber Heard ha presentato una controdenuncia chiedendo 100 milioni di dollari.

Il processo Depp contro Heard ha preso il via nell’aprile 2022 a Fairfax, in Virginia. A differenza della maggior parte dei casi di alto profilo, in aula sono state ammesse le telecamere. In sei settimane di piena copertura mediatica, il pubblico di tutto il mondo ha vissuto la frenesia del momento ma anche le speculazioni pubbliche sulla storia e le appassionate campagne sui social media che sostenevano l’innocenza dell’una o dell’altra parte.

La docuserie Netflix Depp contro Heard, firmata dalla regista Emma Cooper, segue il processo con l’obiettivo di presentare una panoramica neutra di ciò che accade quando il tribunale dell’opinione pubblica inizia a mettere in ombra la realtà dei fatti. Per la prima volta, vedremo contrapporre le testimonianze delle due parti in causa, grazie al ricorso a più di 200 ore di registrazione del processo (trasmesso in live stream), ai servizi dei telegiornali e ai commenti su TikTok e Twitter. Sollevando domande provocatorie e scomode, la docuserie Netflix Depp contro Heard si interroga sul peso che proprio i social hanno avuto sul verdetto. Forse, è il caso di dirlo, per la prima volta le conversazioni avvenute fuori dall’aula hanno anche influenzato l’esito della sentenza.

Tuttavia, qualunque sia il vostro parere sulla vicenda, va sottolineato come Amber Heard (che vedremo presto al cinema con il film In the Fire) ne sia uscita con le ossa rotte: sarebbe stata più auspicabile maggior solidarietà nei confronti di una donna senza lasciarsi guidare dagli ormoni. Voi avete mai visto un colpevole ammettere di essere tale? Cosa ha fatto parteggiare per Depp se non il ricordo del fascino di quell’attore che non sarà mai più? Siete sicuri di come sia nel privato? E perché la colpa è sempre della parte meno empatica? Sembrano domande retoriche ma celano dietro tutti quegli stereotipi patriarcali contro cui combattiamo tutti i giorni. Paladini del gender equality solo in teoria e non nella pratica: la strega rimane sempre la strega.

Depp contro Heard: Le foto

1 / 4
1/4
2/4
3/4
4/4
PREV
NEXT
Riproduzione riservata