Entertainment

Disco Boy: l’unico film italiano in concorso a Berlino 2023

disco boy film
Comincia il Festival di Berlino e tra i tanti titoli che si contendono l’Orso d’Oro c’è un solo italiano: Disco Boy, il primo film di Giacomo Abruzzese. Un film di guerra contro la guerra.
Nell'articolo:

Disco Boy è l’unico film italiano in concorso per l’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2023. Film di debutto di Giacomo Abbruzzese (nato a Taranto nel 1983), arriverà nelle nostre sale il 9 marzo distribuito da Lucky Red.

Interpretato da Franz Rogowski, Disco Boy racconta la storia di Aleksei, un giovane bielorusso in fuga da un passato che deve seppellire. Stipulando una sorta di patto faustiano, si arruola nella Legione Straniera francese in cambio della promessa della cittadinanza francese.

Mentre Aleksei è un soldato, nel delta del Niger, Jomo è un guerrigliero. Attivista rivoluzionario, Jomo è impegnato in una lotta armata per difendere la sua comunità. Sua sorella Udoka sogna invece di scappare, consapevole di quanto tutto lì sia ormai perduto. Superando confini, vita e morte, a causa di un’altra guerra insensata, i loro destini si intrecceranno.

Politico e pop, oscuro e luminoso, e intriso di realismo magico, Disco Boy è un film sull’esperienza dell’alterità. I due destini che seguiamo sono quelli di giovani in cerca di un futuro migliore. Da un lato Aleksei e dall’altro Jomo, due giovani che si sacrificano e si schiacciano l’uno con l’altro. Ma, al di là delle motivazioni e dei confini dei loro corpi, conducono la stessa battaglia per essere liberi.

Disco Boy è un film di guerra contro la guerra, un film sulla fratellanza, in cui la salvezza viene raggiunta su una pista da ballo di una discoteca, al ritmo della musica elettronica dei Vitalic. Un viaggio iniziatico allucinato e allucinante senza (pre)giudizio alcuno.

Raccontare la storia di un nemico

“Aleksei è un giovane bielorusso alla ricerca di una nuova vita in Francia”, esordisce così Giacomo Abruzzese nello spiegare il suo primo film, Disco Boy. Per via di un passato che lo ha portato a perdere il suo amico Mikhail, Aleksei intraprende un’impresa pericolosa: entrare nella Legione Straniera, in cambio di un passaporto che gli garantirebbe la cittadinanza.

Mosso da altri ideali è invece Jomo, il secondo protagonista del film Disco Boy, impersonato da Morr Ndiyae. “Ho scelto di raccontare le due storie di Aleksei e Jomo fino al momento in cui si ritrovano faccia a faccia nella giungla”, spiega Abruzzese. “Siamo abituati a vedere la guerra raccontata da un unico punto di vista. Il nemico, l’altro, raramente esiste come entità complessa. Credo che il cinema sia, soprattutto, una questione di sguardi e prospettive mutevoli. Raccontare entrambe le parti è una questione politica ma anche narrativa e scenica. Voglio con Disco Boy mostrare l’orrore della guerra dando la stessa dignità emotiva a entrambi i fronti”.

E per farlo Abruzzese sceglie di allontanarsi dagli stereotipi di virilità e violenza che da sempre caratterizzano molti dei film di guerra. “Mi piace l’idea che la forza fisica sia accompagnata da una certa fragilità e da uno sguardo tormentato. È questo contrasto che mi interessa”, sottolinea.

Giacomo Abruzzese, il regista del film Disco Boy.
Giacomo Abruzzese, il regista del film Disco Boy.

La metamorfosi di Aleksei, il ritorno di Jomo

Nel film Disco Boy, dopo la guerra, Jomo e la sorella Udoka perseguitano le notti di Aleksei. “I sogni, le allucinazioni e la solitudine che gradualmente allontanano Aleksei dagli altri possono essere visti come sintomi di un disturbo da stress post traumatico”, annota il regista Giacomo Abruzzese. “Tuttavia, non sono interessato a metterli in relazione da un punto di vista clinico ma a usarli come un trampolino di lancio per la narrativa magica”.

Fondamentalmente, è questa la ragione per cui qualcosa di soprannaturale lentamente e inesorabilmente pervade il film Disco Boy. “Jomo torna dalla morte per dare ad Aleksei il dono della danza da condividere con Udoka, portata in scena da Laëtitia Ky. Aleksei era un degno nemico per Jomo, uno capace di provare empatia e compassione. Ma Aleksei lo ha sepolto. I loro due destini si fondono in uno solo. La danza di Jomo con Udoka sarà di nuovo possibile”.

Morr Ndiyae nel film Disco Boy.
Morr Ndiyae nel film Disco Boy.

Gli stranieri

“A mio avviso, le immagini cinematografiche non sono né soggettive né oggettive ma offrono una visione in cui il personaggio si trasforma e si riflette”, spiega Abruzzese. “Il cinema mi permette di raccontare le storie di due uomini, Aleksei e Jomo, uno dopo l’altro, adattando i loro punti di vista  prima di farli incontrare nella carne, come se i loro corpi portassero il ricordo delle loro ferite, dei loro sentimenti e della Storia stessa. Sono allo stesso tempo vittime e carnefici. Non si arrendono. Le loro azioni estreme e radicali hanno un’aura sacra”.

Disco Boy è il mio primo film francese”, commenta il regista. “Anche se vivo a Parigi da più di dieci anni, non ho potuto fare un film in Francia come farebbe un francese. Ma ho potuto fare un film da straniero sugli stranieri con un cast scelto senza fare attenzione al passaporto di nessuno”.

Disco Boy: Le foto del film

1 / 16
1/16
2/16
3/16
4/16
5/16
6/16
7/16
8/16
9/16
10/16
11/16
12/16
13/16
14/16
15/16
16/16
PREV
NEXT
Riproduzione riservata