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Don’t Worry Darling: Il thriller psicologico con Harry Styles e Florence Pugh a Venezia

Olivia Wilde porta al Festival di Venezia il film Don’t Worry Darling, un thriller psicologico ambientato negli anni Cinquanta in una comunità patriarcale in cui tutto sembra perfetto.
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Don’t Worry Darling è il nuovo film diretto da Olivia Wilde. Presentato fuori concorso al Festival di Venezia, sarà nelle sale italiane dal 22 settembre distribuito da Warner Bros.. Ha alle spalle una lavorazione alquanto movimentata, come è emerso dal recente scambio di battute tra la regista, l’attore Shia LaBeouf (in un primo momento scelto tra i protagonisti) e la protagonista Florence Pugh (che, al di là di Venezia, non parteciperà a nessuna attività promozionale del film).

La storia del film Don’t Worry Darling, audace thriller psicologico, è ambienta nella comunità idealizzata di Victory, una città sperimentale in cui tutto sembra perfetto. Tuttavia, dietro la facciata attraente si cela qualcosa di molto sinistro che ben prestò verrà fuori. “Questo film è la mia lettera d’amore a quel cinema che supera i confini della nostra immaginazione”, ha commentato Olivia Wilde.

“È ambizioso, ma penso che abbiamo realizzato qualcosa di molto speciale. Immaginate una vita in cui avete tutto quello che desiderate. Non soltanto le cose materiali o tangibili come una bella casa, auto meravigliose, cibo delizioso e feste a non finire, ma anche le cose veramente importanti: l’amore vero con il partner perfetto, gli amici migliori e una vita con uno scopo significativo. Che cosa vi farebbe rinunciare a tutto questo? Cosa sacrifichereste per fare la cosa giusta? Sareste disposti a smantellare il sistema che è stato progettato al vostro servizio?”.

La trama di Don’t Worry Darling

Don’t Worry Darling, il secondo film diretto da Olivia Wilde dopo La rivincita delle sfigate, e ha per protagonisti gli attori Florence Pugh, Harry Styles, la stessa Wilde, Gemma Chan, KiKi Layne e Chris Pine.

Racconta la storia di Alice (Pugh) e Jack (Styles) hanno la fortuna di vivere nella comunità idealizzata di Victory, la città realizzata da un’azienda sperimentale che ospita, assieme alle loro famiglie, gli uomini che lavorano per il progetto top-secret Victory.

L'ottimismo sociale degli anni '50 sposato dal loro amministratore delegato Frank (Pine) – a metà tra un uomo d’azienda visionario ed un life coach motivazionale - fissa ogni aspetto della vita quotidiana di questo luogo utopico nel mezzo del deserto. Mentre i mariti trascorrono ogni giorno all'interno del quartier generale del Victory Project, lavorando allo "sviluppo di materiali innovativi", le loro mogli, inclusa l'elegante partner di Frank, Shelley (Chan), passano il tempo a godersi la bellezza, il lusso e la dissolutezza della loro comunità.

La vita è perfetta, ed ogni esigenza dei residenti viene soddisfatta dall'azienda. Tutto ciò che viene chiesto in cambio è discrezione e impegno incondizionato per la causa del progetto Victory. Quando però iniziano ad apparire delle crepe nella loro vita idilliaca, che rivelano qualcosa di sinistro sotto l'attraente facciata, Alice non può fare a meno di chiedersi esattamente cosa stiano facendo alla Victory e perché. Quanto sarà disposta a perdere Alice per far emergere cosa sta realmente accadendo in questo paradiso?

Il poster di Don't Worry Darling.
Il poster di Don't Worry Darling.

Fare la cosa giusta

“Mi ha incuriosito il concetto generale alla base di del film Don't Worry Darling: cosa ci spinge a fare la cosa giusta, a costo di un enorme sacrificio?”, ha raccontato la regista Olivia Wilde alla vigilia del Festival di Venezia. “Più specificamente, avevo in mente l'idea di una persona che vive in una società progettata interamente per soddisfare il suo benessere, che scopre che quella società è corrotta. Ed è l’unica a capire che è profondamente sbagliata e andrebbe smantellata. Come regista, sono stata attratta da questa storia originale con una protagonista brillante, ricca di sfumature e complessa”.

La Wilde si è imbattuta nel concept degli sceneggiatori / produttori esecutivi Carey e Shane Van Dyke, che "è nato dopo aver visionato delle vecchie pubblicità degli anni '50, molte delle quali dipingono una società patriarcale ‘tanto perfetta’, con le donne che servono i loro mariti sempre col sorriso sulle labbra. Il mondo raffigurato ci sembrava quasi artificiale, difficile da credere che fosse reale. Quindi, pensando di tornare indietro nel tempo, di colpo il mondo rappresentato in quelle pubblicità nelle nostre menti è diventato un posto terrificante, specialmente per una donna, e volevamo trovare un modo per esplorarlo attraverso la lente di un thriller psicologico", hanno confessato i Van Dyke.

Wilde ha aggiunto: "Con la cosceneggiatrice Katie Silberman, ci siamo immerse in questa realtà e l’abbiamo smantellata fino a trovare le domande più importanti e che abbiamo considerato avvincenti. Quella centrale è stata ‘Se avessimo una vita a tutti gli effetti idilliaca, perché dovremmo distruggerla? Questo è ciò che tutti dobbiamo chiederci. Sembra che pochissime persone nella storia abbiano scelto di farlo, eppure sono quelle che davvero hanno fatto la differenza”.

“Quindi, il tema su cui stavamo lavorando era l'idea del vero coraggio", ha continuato, "cosa significa effettivamente essere una pensatrice indipendente, in grado di identificare i difetti in un sistema che ti fa comodo. Ma questo film è anche una storia d'amore. Volevamo raccontare un amore profondo e autentico, anche se potenzialmente malato, ma così reale e puro che gli spettatori ne sarebbero rimasti travolti, nonostante il loro senso del giudizio.

Ha concluso poi la cosceneggiatrice Silberman: "Volevamo mostrare come non è sempre facile riconoscere che il sistema di cui si fa parte, è guasto. Che cambiare alcune delle cose difficili o fondamentalmente sbagliate significa radere al suolo la propria vita. Far parte di un sistema che ti piace, ma che sai che è sbagliato in senso generale, è difficile da riconoscere. Ci vogliono persone che si uniscono e riconoscono che a volte anche le cose che vanno bene devono essere cambiate. Volevamo che passasse questo messaggio importante, e che è al centro della storia".

Olivia Wilde, regista di Don't Worry Darling.
Olivia Wilde, regista di Don't Worry Darling.

I due personaggi principali

Per interpretare Alice nel suo film Don’t Worry Darling, la metà di una coppia affiatata e felice, Wilde ha scelto un'attrice che sa essere attuale come di metà secolo, Florence Pugh. “Al centro del mio film c'è Alice Chambers, un personaggio intelligente, amorevole ed affettuoso con cui è impossibile non entrare in sintonia o empatizzare fin dal primo momento. La incontriamo in un momento felice della sua vita, proprio nel punto in cui inizia a mettere in discussione alcuni misteri che la circondano. E poi, scopriamo che è anche incredibilmente coraggiosa e disposta a mettersi in gioco, tanto da venir travolti dal suo impegno nel trovare delle risposte”, ha evidenziato la regista.

Florence Pugh ha inoltre spiegato che: "La differenza tra Alice e le altre mogli è che lei non è così ‘vincolata’... non così 'convenzionale’, suppongo. Penso che sia dovuto al rapporto che ha con Jack: lascia che lei sia sé stessa, libera di indossare i vestiti che più le piacciono, sensuale e provocante. La loro relazione è diversa, e lui le permette di essere essenzialmente più moderna. Tutto in lei è più rilassato: il modo in cui si muove e come balla durante il giorno. Il fatto che al mattino lo saluti con indosso la lingerie. Le mogli amano prendersi cura dei loro mariti”.

Jack, il marito di Alice, ha il volto di Harry Styles. L’attore e cantante ha così presentato il suo personaggio: “Jack Chambers è un marito innamorato della moglie, che alla fine della giornata lavorativa è felice di tornare a casa e passare del tempo insieme a lei. In un certo senso sembra un rapporto piuttosto banale: un matrimonio stereotipato, vecchio stile, perfetto. Quando lui lavora, lei è a casa che pulisce e cucina. Ma ama sua moglie più di ogni altra cosa al mondo, credo che siano legati quasi in maniera ossessiva. Come dire: noi contro il mondo”.

Don't Worry Darling: Le foto del film

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