Netflix propone dal 15 settembre, dopo il premio per la sceneggiatura al Festival di Venezia 2023, il film El Conde, diretto dal regista Pablo Larrain. Nel film, si racconta la storia di Augusto Pinochet, il dittatore cileno, in una maniera del tutto inedita, immaginandolo nei panni di un vampiro immortale che dopo 250 anni sulla Terra decide di morire.
Il regista cileno aveva già raccontato di come si viveva in Cile sotto la dittatura di Pinochet in tre film molto amati dalla critica: Tony Manero, Post Mortem e No. Tuttavia, questa volta sceglie la chiave della commedia nera e grottesca affidando la parte del dittatore all’attore Jaime Vaidell. Con lui nel cast troviamo anche Gloria Münchmeyer, Alfredo Catsro e Paula Luchsinger. “Ricorrendo al grottesco, osserviamo, capiamo e analizziamo gli eventi che si sono verificati in Cile e nel mondo negli ultimo cinquant’anni”, ha commentato il regista. “È stata per me una bella avventura: impegnativa ma anche molto stimolante e significativa”.
La trama del film
Nel film Netflix El Conde, Jaime Vadell interpreta un vampiro anziano che vive in una villa in rovina nella fredda punta meridionale del Cile, insieme alla sofferente moglie Lucia (Gloria Münchmeyer) e al fedele maggiordomo al suo fianco da tempo immemore (Alfredo Castro).
Il Conte si nutre di sangue e depreda le sue vittime sin dai tempi della Rivoluzione francese. Da allora, ha trascorso 250 anni trascorsi assecondando la sua brutale sete di potere, accompagnata dal desiderio irrefrenabile di sangue umano e, metaforicamente, del midollo dei lavoratori del suo paese. Tormentato dal pensiero che il mondo lo ricorderà solo come un ladro e un tiranno, il Conte prende la drastica decisione di eliminare il sangue dalla sua dieta in modo da porre fine alla sua vita eterna.
Tuttavia, proprio quando i suoi avidi e sfortunati figli di mezza età arrivano nella sua isolata proprietà, il Conte ha inaspettatamente un ripensamento…
Girato in bianco e nero, la maggior parte del film Netflix El Conde è ambientato in alcune delle zone più remote del Cile, con sequenze realizzate anche in Francia e in Inghilterra. Il cast si è mosso in quattro differenti regioni cilene, tra cui la regione di Magallanes e quella dell’Antartide cileno, dove nel mezzo dell’inverno dell’emisfero australe, sorge la villa del Conte.
Ispirato a Pinochet
Il Conte, il protagonista del film Netflix El Conde, è ispirato alla figura realmente esistita di Augusto Pinochet, che ha preso il potere in Cile con un colpo di Stato nel 1973. Morto nel 2006 mentre era agli arresti domiciliari., era stato accusato di oltre 300 violazioni dei diritti umani durante i suoi quasi vent’anni di dittatura. “Ho usato il linguaggio della satira e della farsa politica”, ha spiegato Pablo Larrain. “Ho immaginato il Generale vivere una crisi esistenziale e decidere se vale la pena continuare la sua vita da vampiro, bevendo il sangue delle sue vittime e punendo il mondo con il suo male eterno. Il mio è un promemoria allegorico del motivo per cui la storia deve ripetersi per ricordarci quanto possono diventare pericolose le cose”.
“Ho passato anni a immaginare Pinochet come un vampiro, come un essere che non smette mai di circolare nella storia, sia nella nostra immaginazione sia nei nostri incubi. I vampiri non muoiono e non scompaiono, proprio come i crimini e i reati di un dittatore che non ha mai affrontato la vera giustizia. In qualche modo, volevo mostrale la brutale impunità rappresentata da Pinochet”.