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Elodie, sentiamo tutti la tua vertigine

Elodie Sento ancora la vertigine Prime Video
Sento ancora la vertigine è la docuserie Prime Video che ripercorre l’ultimo anno di Elodie, raccontando la genesi di Due ma offrendo anche l’immagine di una giovane donna di oggi che non ha paura di mostrarsi ora stronza ora vulnerabile.

È disponibile su Prime Video Sento ancora la vertigine, la prima docuserie con al centro Elodie, prodotta da Matteo Rovere e Leonardo Godan per Groenlandia e diretta da Nicola Sorcinelli. È composta da tre episodi ciascuno di mezz’ora circa intitolati Sento ancora la vertigine, Istinto Naturale e Due (come il brano presentato dall’artista a Sanremo 2023).

Nella docuserie, Elodie ripercorre la sua sfida per trovare la canzone giusta da portare sul palco dell’Ariston, passando in rassegna i momenti salienti degli ultimi due anni della sua vita. Si parte dal Sanremo 2021 in cui ha ricoperto il ruolo inedito per lei di co-conduttrice per passare attraverso i suoi ultimi successi discografici (Vertigine, su tutto), il ruolo di madrina al Pride di Roma 2022, la partecipazione sentita alla Notte della Taranta e il debutto come attrice nello splendido Ti mangio il cuore.

Nel seguire Elodie, veniamo proiettati attraverso immagini video, anche private e risalenti anche al 1993, nella sua vita e nelle sue fragilità. Sin dall’apertura della docuserie Prime Video Sento ancora la vertigine, Elodie ci colpisce con una frase che spiega cosa sta alla radice del suo essere donna, in primis, e artista dopo: “Sin da bambina non mi sono mai sentita all’altezza”, affermazione che sì ci fa avvertire forse più di ogni altra il senso di vertigine che si prova quando la propria esistenza procede a folle velocità su una montagna russa.

Sento ancora la vertigine

È il 21 marzo 1993. Elodie non ha ancora compiuto tre anni, eppure un vecchio filmato amatoriale di famiglia la vede con uno pseudo microfono in mano cantare e ballare. Sembra quasi che il suo destino fosse sta già scritto nelle stelle, nonostante la piccola Elodie non ne fosse consapevole. A quell’età, la vetta appare a tutti più alta e, se il contesto in cui nasci non ti favorisce, anche irraggiungibile. Chi avrebbe mai detto a quella bambina che diciotto anni dopo il palco dell’Ariston l’avrebbe consacrata star?

È innegabile che il Sanremo 2021 abbia segnato un punto di svolta nella sua carriera. Tutti ricordiamo ad esempio il suo medley sul palco e la padronanza scenica e vocale del momento. Ed Elodie ne è cosciente, del resto tutte le volte che ha partecipato a Sanremo nella sua vita, artistica e non, è accaduto qualcosa, ragione per cui in un momento di grande evoluzione personale Sanremo 2023 potrebbe darle tutte quelle risposte che da sempre cerca con il coraggio e la determinazione di una donna moderna.

Sento ancora la vertigine, il primo capitolo della docuserie Prime Video, ci porta indietro nel tempo, esattamente nel giugno 2022, quando Elodie è alle prese con gli ascolti delle proposte per la Notte della Taranta e per il Festival della Canzone Italiana. Accanto a lei c’è il suo management, Max Brigante e Jacopo Pesce, che per lei sono diventati pezzi di famiglia a cui affidarsi e di cui fidarsi.

Tra una lezione di yoga e una sessione di prove, Elodie si ascolta e si guarda dentro. “Non mi voglio arrabbiare più” è una delle sue riflessioni ad alta voce affidata alla telecamera che la segue. Tra un ascolto e l’altro, emerge anche l’immagine di una giovane donna chiamata a gestire il successo di un brano come Vertigine, culminato con uno straordinario duetto con Elisa all’Arena di Verona, e l’amicizia con alcuni dei nomi più importanti della scena musicale italiana, Mahmood tra i tanti.

C’è una consapevolezza diversa in Elodie, che sulle sue spalle sente il peso delle aspettative. È diventata la voce di coloro che con schiettezza e senza paura del giudizio si mostrano in pubblico fiere e consapevoli di chi sono. Ragione per cui ha anche accettato di far da madrina al Pride romano: “Sin da bambina, ho sentito l’ingiustizia” e affermarlo in un’intervista al Tg1 vale più di tanti proclami affidati a un social media manager.

Cinque singoli in un anno non sono troppi?”, si chiede Elodie mentre discute dell’eventuale partecipazione a Sanremo 2023 come concorrente. “Ogni tanto bisogna togliersi dal cazzo” ma intanto occorre trovare un brano giusto e le opzioni davanti si restringono a due. In un primo momento, ad avere la meglio sembra Danse la vie, firmata dalla solida penna di Federica Abbate. “Tu mi guardi come fosse una magia, io e te, un quartiere popolare, i tuoi occhi come i miei vengono dal niente ma nel buio fanno la luce di un diamante”.

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Istinto naturale

È il 25 maggio 1992. Elodie ha da poco compiuto due anni e gioca con il rossetto della madre Claudia davanti alla telecamera. Non ha ancora la consapevolezza di come l’immagine possa diventare parte integrante di chi come lei ha scelto un lavoro sempre in prima linea e sotto gli occhi di tutti.

E l’immagine fa da filo conduttore al secondo capitolo della docuserie Prime Video Sento ancora la vertigine. Mentre cerca ancora la canzone da sottoporre al direttore artistico di Sanremo, Ti mangio il cuore, il film diretto dal regista Pippo Mezzapesa, è stato selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia, a cui Elodie è chiamata a presenziare in quanto protagonista femminile.

È la prima volta che recita e il set è stata un’occasione per mettersi ulteriormente alla prova, vincendo anche freddo, stanchezza e i segni del tempo che passa: “Sto invecchiando”, scherza davanti a uno specchio mentre si strucca.

Arriva così il momento di presenziare al Lido. Il bagno di folla è quello riservato alle grandi star ed Elodie si ritrova chiusa in una stanza dell’Excelsior, quando vorrebbe invece andare a festeggiare con gli amici. “Ti pare che mi faccio dire da un uomo quello che deve fare?”, ironizza sugli ordini impartiti dal suo management mentre riflette sulle differenze tra l’essere cantante e attrice: “È la performance che ti crea tensione”.

Smaltita la pausa veneziana, Elodie ritorna in studio ai suoi soliti impegni, gli stessi che non le lasciano nemmeno il tempo di andare in bagno o di prendersi cura dell’imminente trasloco. Ed è dal trasloco che occorre partire per capire com’è stato il suo anno: “Ho rimesso in discussione le mie priorità”, private e professionali, “non voglio avere la sensazione di essere in trappola”.

Per il pezzo da portare al Festival, si opta per Due, una ballad che permette a Elodie di giocare anche con il suo aspetto fisico e la sua stessa esibizione. L’esecuzione, tuttavia, si rivela complessa, difficile e snervante. In un clima ascendente di pathos, Elodie confessa candidamente di non avere il pezzo: è una giornata no, una di quelle che ti fanno prendere il telefono in mano per confrontarsi con una voce amica e porsi tante domande. Ma sarà l’istinto naturale a ristabilire l’ordine delle cose.

Giampaolo Sgura
Elodie.

Due

Elodie e la sorella Fey sono poco più che bambine e si divertono in un filmato amatoriale che commuove e suscita tenerezza. Da quel momento veniamo proiettati a oggi, alla festa di laurea di Fey, la prima in famiglia a raggiungere quel traguardo. Ci sono gli amici di sempre, mamma Claudia e nonna Marise. Ed è vivendo quella parentesi che Elodie trova le forze per rialzarsi dalla crisi generata dalla prima esecuzione di Due.

“Tenacia e coraggio sono sempre stati i nostri tratti distintivi”, riflette Elodie nel terzo capitolo della docuserie Prime Video Sento ancora la vertigine. I percorsi possono essere lontani e complessi ma in casa di Elodie la resa non è ammessa, ragione per cui Due deve necessariamente essere metabolizzata.

Si ritorna così in studio. Siamo a novembre del 2022 e in suo aiuto accorre anche Federica Abbate, l’autrice del pezzo. Dal confronto, Elodie esce rafforzata e finalmente sente la canzone. “Sarò puttana, sexy e spigolosa”, asserisce facendo riferimento all’attitude da portare sul palco, quella da stronza che ha la certezza di essere padrona del suo presente ma anche del suo ieri e del suo domani.

Tuttavia, c’è anche il tempo per una riflessione sulla propria voce “non aggraziatissima” e su un episodio accorsole in aeroporto con un cinquantenne, uno di quei casi in cui non basta un semplice Ok. Respira ma occorre reagire per farsi rispettare. Mentre il trasloco prosegue ed Elodie regala abiti, scarpe e cappelli alle persone a lei più care (tra cui la mitica nonna), arriva la certezza della partecipazione a Sanremo. La lista degli sfidanti è lunga e tra questi c’è anche Anna Oxa: “Ad Amici mi odiava, mi ha trattata di merda. Ma io la amo”, ricorda tra l’ammirazione e lo stupore. Da quel momento, il percorso è in discesa. Shooting fotografici, prove trucco e parrucco, incontri con gli stylist e soprattutto adrenalina: l’Ariston l’aspetta e un nuovo cambiamento è all’orizzonte.

Diversamente a tanti prodotti improntati all’istant movie, la docuserie Prime Video Sento ancora la vertigine regala un interessante studio su Elodie, donna e artista. Chi si aspetta chissà quali grandi rivelazioni sulla vita privata o sul gossip, vada altrove. La docuserie, che per la sua durata potremmo anche definire un film, va oltre e si sofferma sulla passione artistica, sul self empowerment e sulla gestione di un percorso che, lungi dall’essere scritto su carta, si rivela ora ardimentoso ora vulnerabile.

Non manca il momento di crisi ma la sensazione è che non sia stato appositamente ricercato. Ed è bello che un’artista come Elodie si mostri senza sovrastrutture e senza giri di parole così com’è: la diva da red carpet ma anche la giovane che, sempre di corsa, sa gestire il suo essere multitasking con consapevolezza e rispetto, prima di tutto, di se stessa. Ed Elodie non si tradisce e non ci tradisce, dando se stessa e chiedendo metaforicamente a noi di dare qualcosa a lei: quella credibilità di artista che non deve soffermarsi alla forma ma guardare alla sostanza.

Elodie a Sanremo 2023.
Elodie a Sanremo 2023.
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