Si apre con le lacrime e si chiude con il sorriso la conferenza stampa di Sbagliata ascendente Leone, il film documentario che racconta Emma Marrone su Prime Video. Chi è scottato da recenti progetti simili, dovrà ricredersi nel vedere il documentario che nasce da un’idea di Emma Marrone. RealBrown, come la trovate su Instagram, racconta sé stessa in prima persona affidandosi alle mani del duo registico BENDO (Lorenzo Silvestri e Andrea Santaterra) e alla produzione di Leone Film Group.
Ciò che emerge è un resoconto sincero, delicato, intimo e senza sconti della donna, del suo coraggio e delle sue fragilità, che sono anche la sua più grande forza. Sin dal titolo, Sbagliata ascendente Leone (come l’omonimo singolo in uscita in concomitanza del film), Emma Marrone ha voluto ribaltare il significato dell’aggettivo “Sbagliata”, capovolgendo quella sensazione che in tanti hanno voluto cucirle addosso negli anni. “Ascendente Leone” ha invece un’altra spiegazione che la stessa, con il suo fare fanciullesco, racconta, divertita e divertendo chi ha assistito alla conferenza stampa.
Ma cosa sta al centro di Sbagliata ascendente Leone, il documentario Prime Video su e con Emma Marrone? Beh, innanzitutto, gli ultimi due anni della star multiplatino, della figlia “artistica” di Loredana Berté, della piccola Emmanuela diventata grande, di famiglia, di battaglie e di pregiudizi. La prima, quella più importante, contro il male che per ben tre volte l’ha colpita lasciandola senza ovaie. Una confessione, questa, spiazzante e dolorosa, venuta solo dopo aver accettato la situazione e averla metabolizzata.
Non manca l’Emma big della musica. Quella che dalla vittoria di Amici ha riempito gli stadi, aperto il concerto di Vasco Rossi a Imola e ha tenuto insieme alle colleghe il più grande concerto contro la violenza di genere a Imola. Ma c’è anche l’Emma al lavoro sul nuovo disco, del no a Sanremo 2023 (ma non per spocchia) e del concerto di Capodanno a Olbia. Così come l’Emma nella sua casa di Roma, tra la nuova famiglia che si è creata e le cene in terrazza a base del suo mitico polpettone.
Ma tanto altro ancora. Sbagliata ascendente Leone, il film Prime Video, ha forse la sua sequenza più intima, al di là del racconto della malattia, nel momento in cui Emma Marrone sceglie di tagliare i suoi lunghi capelli. Andranno a un’associazione che si occupa di realizzare parrucche per donne “meno fortunate” di lei, ricordando com’è stato anche per lei doloroso uno degli effetti della terapia.
Sono tanti gli aspetti che Emma Marrone ha toccato durante la conferenza stampa. Riassumerli non era facile. Abbiamo allora provato a racchiudere le sue parole in diversi paragrafi.
Cosa si augura
Emma Marrone ha scelto di non vedere Sbagliata ascendente Leone, il film Prime Video, con la stampa. È entrata solo a proiezione conclusa. “Me lo dovete dire voi com’è, perché io non l’ho ancora visto”, ha esordito.
“Lo vedrò stasera (28 novembre, ndr) per la prima volta perché per me l’atto si consuma nel momento in cui faccio le cose, poi non amo riguardarmi: non l’ho mai fatto. L’unica cosa certa è che ci ho messo veramente tutto il cuore: in due anni e mezzo ho raccontato quella che è la mia verità e il mio modo di pensare. E l’ho fatto con grande coraggio perché probabilmente, come sempre, avrò detto anche delle cose scomode e/o magari simpatiche. Mi aspetto che le persone capiscano ancora di più tante mie scelte, tanti miei atteggiamenti e tanti miei modi di fare. Ho voluto dedicarlo al mio papà”.
Perché Sbagliata
Ma perché il documentario ha come titolo Sbagliata? “Sono convinta di non essere sbagliata. Però, molte persone come me si sentono sbagliate perché magari qualcuno si è impegnato a farcele sentire nel tempo, negli anni. Quindi, è una rivincita di tutte le persone sbagliate, di chi non si è sentito incluso, di chi come me molto spesso ha dei disagi che è bravo a mascherare. Sono piena di disagi, non mi sento mai al posto giusto nel momento giusto. Eppure, in realtà, poi riesco sempre a cavalcare l’onda. Sbagliata ha un’accezione molto positiva, è bene essere sbagliati, imperfetti e a volte anche fuori tempo e fuori luogo: è questo che ci rende unici. Il titolo è veramente il contrario di quello che è. Un po’ come sono io: un controsenso continuo”.
NUOVO DISCO
In Sbagliata ascendente Leone, il film in esclusiva su Prime Video, Emma Marrone è al lavoro su un nuovo disco. Notizia ghiotta su cui non poteva non soffermarsi.
“È vero che sto lavorando al mio album, avevo iniziato a farlo. Poi è successo quello che è successo e mi sono allontanata dalla scena. Ho avuto la possibilità di godere dei miei momenti della mia vita con la mia famiglia. Ho ripreso da poco a lavorare all’album: ci sono tante belle canzoni pronte però in questo momento devo imparare a camminare da zero. Non me l’aspettavo: ho una vena artistica enorme in questo periodo, ho scritto un sacco in questo mese di ritorno alla vita. Spero anche di tornare presto sulla scena musicale ma ho sempre pensato che la qualità sia fondamentale. Quindi, finché non avrò un prodotto degno dei miei 12 anni di carriera, starò zitta”.
SANREMO
Con un nuovo disco in preparazione, era innegabile che le si chiedesse di un’ipotesi Sanremo.
“Sto lavorando al disco e, ribadisco, ci sono tante canzoni interessanti. Sto collaborando con tanti artisti meravigliosi, che mi stanno aiutando a tirare fuori cose che pensavo di non avere. Perché, nonostante così tanti anni di carriera, mi pongo sempre con quell’attitudine di dover imparare da chiunque, anche da persone che rispetto a me hanno vent’anni in meno. Però, è proprio questo il bello: con grande umiltà e grande serenità mi sto approcciano alla musica in modo diverso. Stano uscendo canzoni diverse. Se continuo con questo ritmo di scrittura, potrei uscire con un doppio album: le canzoni sono veramente tante, non me l’aspettavo.
No, non andrò a Sanremo. Non ho un progetto in mano in questo momento, non voglio correre pur di andare a Sanremo. Se avessi avuto il disco pronto, magari ci avrei ripensato: alla fine, Sanremo è diventato un buon modo per promuovere il nostro lavoro, dato che in Italia lo spazio per la musica è diventato sempre più ristretto. Noi artisti abbiamo bisogno di Sanremo, quindi è inutile dire le solite menate. Io non me la meno, Sanremo serve a promuovere i dischi, a promuovere tour, a vendere biglietti. Già l’anno scorso sono tornata a Sanremo con niente di concreto in mano ma l’ho fatto solo per esaudire un desiderio di papà”.
La malattia
Emma Marrone nel film documentario Prime Video Sbagliata ascendente Leone ripercorre i tre momenti in cui la malattia si è presentata al suo cospetto. E non ci gira intorno.
“Ho scelto di fare questo racconto così diretto e così vero dopo aver fatto un grande lavoro su me stessa di accettazione: ho accettato tutto quello che mi è successo. Ho provato un grandissimo senso di liberazione nel farlo: spero che tante persone si ritroveranno nelle mie storie, che anche loro si sentano liberate e libere come mi sento io in questo momento. Non ho mai avuto scheletri nell’armadio: semmai ne avessi avuto qualcuno, ora non ce n’è neanche più mezzo. Magari adesso diminuiranno le battutine, la gente imparerà a scrivere di alcuni tempi con un po’ più di rispetto”.
“Non credo di essere l’unica donna ad aver perso le ovaie da giovanissime ma in Italia manca un’informazione medica adeguata: sono tante le donne che non conoscono la conservazione degli ovuli. Siamo un Paese molto chiuso su questo: la medicina e la scienza hanno fatto passi da giganti ma in molti vivono ancora nel Medioevo. E non è egoismo come hanno detto: decidere di avere un figlio in una condizione del genere è veramente un atto d’amore”.
“Dobbiamo avere tutte lo stesso diritto in Italia. Dovrebbe esserci maggiore apertura verso l’inseminazione artificiale e su tanti altri argomenti che sono fondamentali. Io non ho scelto che mi succedesse questa cosa, probabilmente neanche me la meritavo come non se la meritano tante donne. Però, se una donna vuole avere un figlio e vuole dare amore, se lo merita e deve poterlo fare come tutti. Perché, altrimenti, così ci fate sentire sbagliate o non meritevoli di un dono del genere. Quindi, viva la scienza e viva la medicina”.
Come ci si rialza
Come ci si rialza dopo i dolori vissuti?, le si chiede. Ed Emma Marrone non ha dubbi.
“Nonostante tutto, io sono una privilegiata. Faccio il lavoro che ho sempre sognato da bambina e che con il talento, la fortuna o il caso sono arrivata a fare. Ci sono tantissimi altri che non ce la fanno. Cerco sempre di avere un senso di gratitudine nei confronti della vita. E poi lo faccio perché mi sento un po’ il capitano della nave: io non mollo la nave. Non lascio la gente a terra: ho una squadra di persona che lavorano con me e con cui io lavoro. Se lavoro io, lavorano tutti”.
“Ed è questo che mi ha portato a fare un tour in un momento disastroso per la musica: non è vero che non si poteva suonare, ci si doveva adattare. Sono contenta di aver dato tanto lavoro in quei due mesi a persone che altrimenti stavano a casa o dovevano vendere i mobili per dare da mangiare ai figli. Vado avanti per senso di responsabilità nei confronti di chi si fa il mazzo più di me per farmi stare dove sto. Io devo tutto a loro. Quindi, non mollo e non scendo dalla nave, anche se questa va a picco”.
L’Emma bambina
In Sbagliata ascendente Leone ci sono diversi filmati amatoriali che ritraggono Emma ancora bambina. Ma cosa è rimasto di quella bambina nella Emma di oggi?
“C’è tanto. Proteggo quella bambina ed è dentro di me: è un po’ come il fanciullino di Leopardi… e come Leopardi quella bambina ha avuto a che fare con la matrigna, la natura cattiva. Io la proteggo perché essere infantili, essere bambineschi è importante: forse è la parte più pura che ci rimane. Crescendo possiamo diventare cinici e freddi ma è il lato bambinesco che ci aiuta a meravigliarci, a stupirci e a provare le sensazioni che ci ricordiamo di quando eravamo bambini”.
Capodanno a Olbia
Mentre presenta Sbagliata ascendente Leone, Emma Marrone parla di cosa rappresenta la dimensione live per lei. E conferma i rumour sul suo concerto di Capodanno.
“I live per me sono tutto, scandiscono oramai la mia vita da 12 anni. I live sono il momento in cui l’artista si può esprimere, divertire sul palco, far divertire la gente, lanciare dei messaggi e stare bene con sé stesso. Il concerto di Capodanno a Olbia è ormai il segreto di Pulcinella: la gente sa le cose prima di me e, ovviamente le spamma sui social. E, comunque, sono contenta di annunciare che farò il Capodanno a Olbia e di ritornare sul palco in una situazione che probabilmente non mi metterà pressione: saranno tutti ubriachi, compresa me. Quindi, non c’è la menata del giornalista che deve scrivere se il tour è andato bene o meno: sarà solo una grande festa”.
I social
La parentesi social è presente in maniera anche insolita (con i messaggi di un feticista) nel film Sbagliata ascendente Leone. Occasione utile per chiedere a Emma Marrone dell’uso che fa dei social.
“Ho sempre gestito da sola i miei social, non ho un social media manager. Ho deciso di avere un rapporto diretto con i fan. A volte rispondo quando si toccano dei temi veramente sensibili davanti ai quali non riesco a stare zitta. Ma non passo molto tempo sui social, non sto in fissa, anche se ci sono dei periodi in cui bisogna dedicarsi a essi per capire anche i feedback delle persone. Non sono i social il problema: è come vengono utilizzati che fa la differenza”.
Le porte aperte e chiuse
Su quale sia stata la sua più grande porta aperta, Emma Marrone non ha dubbi: Amici. Ma ha anche svelato che per lei non esistono porte chiuse ma solo determinazione, lavoro e umiltà.
“La prima porta fondamentale me l’ha aperta la signora Maria De Filippi. Ha creduto in me sin dal primo giorno e mi ha insegnato tante cose. Se non ci fosse stata quella porta, probabilmente non so cosa sarebbe successo. Poi, tante altre porte è stato più difficile aprirle, soprattutto agli inizi della mia carriera: per alcune, probabilmente servivano delle chiavi speciali che nessuno mi dava. Ma io so aprire le porte con le forcine dei capelli: molte me le sono aperta da sola, lavorando tanto, abbassando la testa, ingoiando bocconi amari… ma ho sfondato tutte quelle che volevo sfondare. Se qualcuna è rimasta chiusa è perché non ho voluto aprirla io”.
La fiducia
È facile fidarsi, dopo aver vissuto determinati momenti?, le viene chiesto.
“Lavoro sempre con le stesse persone, sin dal primo giorno. Non ho fatto voli pindarici o cambiamenti perché credo nella costruzione delle cose più che nei cambiamenti repentini con la stessa manager, la stessa casa discografica. Sono un animale fedele, costruisco percorsi lunghi e duraturi. Ho la faccia da cicciobello ma a volte sono una faina: non mi freghi, arrivo da posti dove devi imparare a farti le ossa e fiuto a distanza chi mi vuol fregare. Ecco, lascio agli altri la sensazione di starmi circuendo o ammaliando ma in realtà ho già preparato la ghigliottina”.
La famiglia e il cibo
Sbagliata ascendente Leone si apre con Emma Marrone a pranzo a casa dei suoi. E si chiude con una cena nella sua terrazza romana. Da una famiglia biologica a una acquisita, legate entrambe dal cibo.
“La famiglia è tutto. Se non sai da dove vieni, non saprai mai dove vuoi andare. Le origini ti permettono di fare dei viaggi enormi con la consapevolezza di sapere di poter tornare da qualcuno che ti aspetta. La mia famiglia è sempre stata la mia ancora: non ho paura di far delle cose perché so che loro sono sempre lì per me. Questo mi ha reso una persona molto libera e molto coraggiosa”.
“Sono molto legata all’ambiente familiare tanto da ricrearlo a Roma. Vivendo così lontana da casa, ho i miei amici che accudisco. Il tema del cibo è fondamentale: il cibo è la tavola, è il convivio: è un modo di dimostrare affetto. Ciò deriva probabilmente dall’essere cresciuta in una famiglia molto matriarcale con mia nonna e mia madre, donne che si preoccupavano sempre di far star bene gli altri e di tenere le redini della famiglia. Quindi, è ovvio che faccia la matriarca a casa, quella che cucina, che unisce, che aiuta e che gestisce i problemi di tutti. So di essere un porto sicuro per tante persone… però c’è anche da dire che cucino bene, ecco perché si accollano a casa!”.
L’ascendente Leone
Ma come vive una gemelli con ascendente in Leone? E la risposta di Emma Marrone genera ilarità in sala e apre una parentesi sugli… animali!
“Non so cosa comporti l’ascendente Leone. L’ho calcolato su un internet, io non ci capisco “niente”. Poiché “Sbagliata” poteva essere un titolo forte per voi, mi serviva qualcosa per addolcirlo. Leonessa? No, sono veramente un pinguino: sono gli animali più fedeli al mondo. I pinguini prendono un compagno e se lo portano per la vita… tra l’altro i pinguini sono mammi: sono i maschi che covano le uova mentre le donne vanno avanti. Pensa a quanto stanno avanti i pinguini!
Quando il compagno muore, i pinguini scelgono la vedovanza. E lo stesso vale per i lupi: hanno sempre la stessa compagna e a volte lasciano il branco per seguirla. E nel caso di morte scelgono la vedovanza”.