Fall è il nuovo film di Scott Mann, un thriller di sopravvivenza con al centro due giovani ragazze che rimangono intrappolate su una torre radio a un’altezza vertiginosa. Si preannuncia già come il titolo sorpresa dell’estate statunitense, da sempre importante per quanto riguarda gli incassi al botteghino. In Italia arriverà il 27 ottobre grazie a Bim.
LEGGI ANCHE - Skywalkers: una storia d’amore ad altezze folli su Netflix
Per Becky e Hunter, le due protagoniste, la vita consiste in paure da vincere e limiti da superare. Tuttavia, dopo essere salite su una torre radio abbandonata, si ritrovano in trappola e senza alcun modo per ritornare giù. A 700 metri da terra e lontane dal primo centro abitato, le ragazze dovranno mettere alla prova le loro abilità di esperte arrampicatrici e combattere per sopravvivere. Ma tutto sembra remare contro di loro.
La trama del film Fall
Fall, il nuovo film di Scott Mann, comincia con Becky (Grace Caroline Currey), suo marito Dan (Mason Gooding) e la loro amica Hunter (Virginia Gardner) alle prese con la scalata delle Montagne Rocciose. Dan va avanti per ispezionare la zona ma, perdendo la presa, cade nel vuoto, morendo sul posto.
Cinquantuno settimane dopo, Becky non ha ancora superato il trauma. Si è data all’alcol e ignora le chiamate del padre (Jeffrey Dean Morgan), preoccupato per le sue condizioni. La giovane comincia anche a pensare che per lei vivere non ha più senso quando Hunter bussa alla sua porta. Non si vedono da molto tempo e l’amica le propone una nuova avventura: salire sulla torre di comunicazione B67 e spargere dalla cima le ceneri di Dan. Becky non si è più cimentata nelle arrampicate da quando è morto Dan ma Hunter la convince: “Se non affronti le tue paure, non potrai mai superarle”, le dice.
La mattina successiva, Hunter e Becky si dirigono verso la torre, considerata un tempo una delle più alte degli Stati Uniti. La strada di accesso è chiusa ma le due amiche non demordono. Comincia così la loro scalata: Hunter va per prima, agganciata con una corda a Becky. Salgono i primi 550 metri da una scala arrugginita, talmente vecchia che le viti si stanno allentando (anche se le ragazze non se ne rendono conto). Per arrivare in cima, devono scavalcare anche due enormi antenne paraboliche.
Raggiunta la cima, Becky e Hunter si scattano un paio di selfie per celebrare la loro impresa e tirano fuori un drone per scattare una foto panoramica dall’alto. Dopodiché, Becky inizia la discesa ma, al primo gradino, la scala crolla. Hunter riesce a riportare l’amica sulla piattaforma in cima ed è così che realizzano insieme di essere intrappolate. Provano a usare lo smartphone ma, essendo troppo in alto, non hanno copertura. Che fare allora? Quanto tempo possono sopravvivere in cima alla torre sotto il sole cocente?
La paura delle altezze
Il film Fall è un thriller pieno di azione, tensione e vertigini, firmato da Scott Mann, regista e sceneggiatore britannico da tempo trasferitosi a Los Angeles. “L’idea nasce dalla volontà di realizzare un cortometraggio ma il destino ha fatto sì che non si concretizzasse”, ha ricordato Mann. “Con Jonathan Frank, lo sceneggiatore con cui lavoro, abbiamo creduto alla storia e abbiamo deciso di ampliarla per trasformarla in un film. Ci siamo divertiti molto a metterci nei panni delle protagoniste e a vivere il loro terrore e la loro tensione. Ma abbiamo anche visto numerosi film sul tema, come Vertical Limit, Mission Impossible: Protocollo fantasma (in cui Tom Cruise scala gli oltre 800 metri del Burj Khalifa) e l’incredibile documentario Free Solo”.
Ed è proprio la visione del documentario di Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin, premiato con l’Oscar, ad aver spinto Mann a riflettere sulla psicologia delle due amiche al centro del film Fall. “Vedere Free Solo è stata per noi un’esperienza molto forte. Ci ha portati a pensare alla psicologia della paura delle altezze invece di concentrarci esclusivamente sulle immagini. Nel documentario, si segue Alex Harnold, si sente il suo respiro e si percepisce la paura che prova in ogni situazione. Credo che le altezze siano fonte di terrore psicologico per tutti: lo si nota anche nei video di alpinismo che si trovano su internet. Per creare una storia come quella di Fall, ci si deve calare nei panni dei personaggi, vedere attraverso i loro occhi, muovere con loro e scalare la cima. Solo così si può capire quale paura si prova a essere sospesi a un’altezza come quella”.
La torre radio B67
La torre radio B67, al centro del film Fall, esiste realmente negli Stati Uniti. Usata per le telecomunicazioni, è la quarta torre radio più alta degli Stati Uniti e si trova in California. “Sono sorpreso che esistano costruzioni come quella torre”, ha sottolineato Mann. “Sono una follia: quando le si guarda dal basso, sembra quasi che tocchino il cielo e si perdano tra le nuvole. Ma sono anche meraviglie architettoniche. L’abbiamo scoperta grazie a un video girato con un drone: l’immagine era molto forte. E il fatto che fosse in mezzo al deserto la rendeva perfetta per la nostra storia. Non è facile sopravvivere a 600 metri di altezza sotto un sole cocente”.
Affrontare la morte
In un primo momento, la sceneggiatura del film Fall avrebbe dovuto raccontare la storia di una coppia eterosessuale che rimane intrappolata nella torre. Tuttavia, hanno aggiunto dopo la storia della morte del marito di una delle due protagoniste, ispirandosi a una vicenda realmente accaduta nella famiglia della moglie del regista Scott Mann. “Mia cognata ha perso il marito molto giovane”, ha dichiarato Mann. “Per la prima volta, ho visto da vicino la perdita, così terribile, di una persona cara e il periodo terribile che ne consegue. D’altra parte, abbiamo scritto la sceneggiatura quando è scoppiata la pandemia da CoVid: in tanti, hanno provato quel dolore”.
Le due protagoniste
“Becky e il marito Dan sono molto avventurosi”: a dirlo è Grace Caroline Currey, l’attrice che nel film Fall impersona Becky. “Amano l’arrampicata e amano migliorarsi a ogni salita, cercando sempre esperienze straordinarie. La Becky all’inizio del film non ha niente da spartire con quella che vediamo dopo l’incidente di Dan. È consumata dal dolore e dalla perdita, si sente giù e ha perso la voglia di vivere. Gli eventi la costringono a rimettersi in discussione e a combattere per la sua vita. Il mio personaggio si ispira alla vedova del cognato del regista: anche a loro piacevano gli sport estremi, sebbene lui sia morto di cancro”.
Hunter, invece, è la miglior amica di Becky. È una youtuber amante dell’adrenalina che ha, anche lei, i suoi buoni motivi per piangere la morte di Dan. “Poiché Hunter ha un suo canale YouTube”, ha notato l’attrice che la interpreta, Virginia Gardner, “ho visto molti video di arrampicate sulla piattaforma. Ma anche su Instagram. Volevo prepararmi al meglio per interpretare quest’avventurosa influencer che usa come pseudonimo quello di Danger D”.
Anche per il personaggio di Hunter, Mann si è ispirato a una persona che conosce realmente: una delle amiche di sua moglie. “Ci abbiamo costruito su, ovviamente, ma a tutti capita di conoscere persone che cercano qualcosa senza sapere esattamente ciò di cui hanno bisogno”, ha rivelato il regista. “L’idea di base era quella di avere due personaggi agli antipodi dopo la morte di Dan. Mentre Becky si è chiusa nel dolore isolandosi, Hunter è scappata via per vivere libera. Nonostante le diversità, le due si attraggono e completano a vicenda. Affrontano solo la morte e il trauma in due modi diversi”.