Martedì 20 dicembre Rai 1 trasmette il film per la televisione Filumena Marturano. Diretto da Francesco Amato, è tratto dalla commedia di Eduardo De Filippo e ha per protagonisti Vanella Scalera e Massimiliano Gallo, la coppia d’oro della serie tv Imma Tataranni. A loro due è affidato il difficile compito di confrontarsi con due mostri sacri come Sophia Loren e Marcello Mastroianni, che hanno reso celebre al cinema la storia di Filumena Marturano nel film Matrimonio all’italiana, diretto da Vittorio De Sica.
Prodotto da Picomedia in collaborazione con Rai Fiction, Filumena Marturano può contare anche sull’interpretazione di Nunzia Schiano, Marcello Romolo, Francesco Russo, Giovanni Scotti e Massimiliano Caiazzo.
La trama del film Filumena Marturano
Filumena Marturano, il film in onda su Rai 1, ha al centro della storia l’eponima protagonista, interpretata da Vanessa Scalera. Filumena Marturano è una donna con un passato da prostituta. Convive da anni con Domenico Soriano, un ricco pasticciere, impersonato da Massimiliano Gallo. È lei a governare i suoi affari e l’amministrazione della casa mentre l’uomo continua a fare la bella vita illudendosi di essere ancora giovane.
Per costringerlo a sposarla, Filumena si finge in punto di morte, ma appena dopo la celebrazione del matrimonio, Domenico scopre l’inganno e chiede l’annullamento. Solo allora la donna gli rivela che uno dei suoi tre figli, cresciuti in segreto, è in realtà suo.
Le certezze di Domenico vacillano e il desiderio di scoprire quale dei ragazzi è sangue del suo sangue inizia a consumarlo. Per Filumena però “'E figli so’ ffigli. E so’ tutti eguali”.
Una coppia in crisi e in divenire
Era il 1946 quando Eduardo De Filippo scriveva la commedia teatrale in tre atti Filumena Marturano, destinata a diventare una delle sue opere più famose e apprezzate in tutto il mondo. Il desiderio era quello di regalare alla sorella Titina un personaggio femminile memorabile, quello di una donna che, costretta alla prostituzione per sopravvivere, matura il desiderio di diventare moglie e madre, due ruoli che la società per svariate ragioni le ha negato.
Dietro alla storia di Filumena Marturano e don Mimì Soriano si cela un’analisi della crisi della famiglia patriarcale borghese, la stessa che don Mimì sogna per se stesso escludendo dalla sua vita ancora una volta Filumena. I due si erano conosciuti da giovani e Filumena è rimasta a fianco dell’uomo quando questi ha deciso di portarla in casa sua trasformandola pian piano in una governante. La loro è una relazione alquanto complicata, forse tossica, come diremmo oggi. Fatto sta che la dipendenza affettiva che nutrono nei confronti l’uno dell’altra è difficile da arginare o da condannare.
“Abbandonarsi all’amore: questo è il percorso di una tosta, indurita dalla vita, come Filumena Marturano”, ha dichiarato Francesco Amato, il regista del film di Rai 1. “Il suo arco è chiaro. Una che all’inizio non sa che significa piangere, e che alla fine invece si commuove e ci dice che piangere è bello, e che la tenerezza è l’obiettivo della nostra vita. Una grande storia d’amore, questo è Filumena. Molteplice: c’è quella con Soriano, c’è quella con i figli, c’è pure quella tra Soriano e i figli. Un regista di commedie sentimentali come me ci dovrebbe andare a nozze... E invece no: è qui che De Filippo si diverte ad agitare le certezze degli sventurati come il sottoscritto. L’unica lacrima che verserai – dice Eduardo a Filumena – sarà nell’ultima scena”.
Pregiudizio e condanna sociale relegano Filumena all’eterno ruolo di prostituta e i suoi figli a “figli di”. Ed è allora che nella sua mente nascono tutti i presupposti della rivalsa, orchestrando l’inganno degli inganni. Si finge morente e riesce a farsi sposare da Domenico, che nel frattempo da bon vivant ha iniziato a frequentare la giovanissima figlia di un ricco e potente senatore. Da quel momento in poi, i colpi di scena, le rivelazioni e i segreti si susseguono senza soluzione di continuità.
Ed è qui che Filumena Marturano, il film di Rai 1, sorprende senza temere il confronto con Matrimonio all’italiana, il lungometraggio che De Sica aveva tratto dall’opera. Pian piano si rivela tutta la natura intima e sociale del soggetto: quelle che sono le preoccupazioni del periodo in cui la storia è ambientata (siamo all’indomani del Secondo dopoguerra) entrano nelle dinamiche di coppia, dal denaro alle disuguaglianze sociali.
Filumena e Domenico appaiono come una coppia in crisi, due animi fallibili e vulnerabili. Ma, tratto vincente, anche come una coppia in divenire che impara e (ri)scopre la forza dell’amore e dell’unità familiare. È evidente quanto si amino e allo stesso tempo si odino: in fondo, lo scontro non è altro che un modo per prendere coscienza dell’affetto reciproco, creando un pathos che sarà smorzato solo dal finale.
I due protagonisti
A Vanessa Scalera, protagonista del film di Rai 1 Filumena Marturano, va riconosciuta una qualità attoriale indiscussa. Il suo volto e le sue espressioni, lontane da quelle della star Loren, le permettono di essere tante Filumena Marturano in una sola: la vittima ma anche la vincitrice che si riappropria della sua dignità di donna. Scalera passa agilmente dal registro comico a quello della bisbetica non domata per rivelarsi una madre che è disposta anche a sacrificare se stessa per amore dei figli. La devozione che ha per loro è l’unica cosa che possiamo dare per scontata, sospendendo ogni giudizio sulla donna che è stata in passato e sugli orrori che ha subito (un semplice flashback con un anziano cliente basta a dire tutto).
Scalera ha al suo fianco Massimiliano Gallo, un Domenico Soriano ancor più sanguigno di quello regalato da Mastroianni. La chimica che lega i due attori è indiscutibile: grazie alla palestra di Imma Tataranni, hanno imparato a conoscersi e a misurare l’uno i passi dell’altra. Quello di Domenico non è un personaggio semplice: saremmo tutti portati a puntare l’indice, soprattutto in un momento in cui il politically correct inficia pensieri e annebbia valutazioni. Fino alla fine, non sapremo con certezza quale sentimento provi per Filumena, tutto rimane nebuloso. E quella che, nella prima parte della storia, sembra una vittoria di Domenico pian piano si trasforma in un trionfo, schiacciante, di Filumena.
I personaggi principali
Per aiutarvi nella comprensione dei personaggi che popolano Filumena Marturano, il film in onda su Rai 1, vi riassumiamo brevemente i principali.
Filumena Marturano (Vanessa Scalera): una donna con un passato da “malafemmina” che combatte per la conquista della sua dignità di moglie di madre.
Domenico Soriano (Massimiliano Gallo): un uomo che non vuole crescere, ricco e distratto. Scoprirà grazie a Filumena l’importanza di essere padre.
Alfredo Amoroso (Marcello Romolo): il portiere del palazzo dei due protagonisti, sempre coinvolto da Domenico Soriano nella sua disperata ricerca di un’improbabile giovinezza.
Rosalia (Nunzia Schiano): la serva fedele di Filumena, a lei deve tutto ed è l’unica a sapere cosa nasconde il passato della sua padrona.
- I FIGLI DI FILUMENA
Michele (Francesco Russo), idraulico. Si è sposato molto giovane ed ha già 3 figli che non sanno chi è la nonna. Accoglie Filumena quando decide di andare via di casa.
Riccardo (Massimiliano Caiazzo), camiciaio. Ha un’attività commerciale a Via Chiaia, che utilizza non solo per vendere la sua merce ma per provare a conquistare quante più donne possibile.
Umberto (Giovanni Scotti), studente. È l’unico che ha voluto studiare, lavora in una piccola redazione giornalistica e scrive di tutto... soprattutto annunci mortuari.
Avv. Bruno Nocella (Vittorio Viviani): un senatore che ha la legge dalla sua parte nel tentativo di concludere un matrimonio conveniente per una delle sue figlie, Diana.
Diana (Anna Iodice): è la rivale di Filumena. Ha dalla sua la giovinezza e la bellezza.