Fratello e sorella è il nuovo film del regista Arnaud Desplechin, presentato in concorso al Festival di Cannes 2022. Protagonisti assoluti sono gli attori Marion Cotillard e Melvil Poupaud nei panni di Alice e Louis, una sorella e un fratello che non si parlano da anni.
Scritto dallo stesso regista, Fratello e sorella si basa dunque sul mistero che ricorda le ragioni dell’odio tra i fratelli Vuillard. In uscita in Francia in questi giorni, in Italia arriverà grazie alla distribuzione di Movies Inspired.
Cosa racconta il film
Fratello e sorella, il nuovo film di Arnaud Desplechin, racconta la storia di Alice e Louis, la sorella e il fratello del titolo. Alice è attrice mentre Louis è professore e poeta. Da oltre vent’anni non hanno più rapporti a causa di antichi dissapori.
Un giorno, Louis e Alice si incontrano per caso per strada. Alice non lo saluta nemmeno. Tuttavia, la morte dei loro genitori li costringerà a riprendere i rapporti.
Desplechin ha impiantato la sceneggiatura del film Fratello e sorella a partire da una serie di semplici domande, come lui stesso ha dichiarato: “Quand’è che l’odio, l’altra faccia dell’amore, finisce? Come può l’odio esaurirsi? Fratello e sorella deve tendere verso un unico obiettivo: la fine dell’odio”.
L’odio che Alice nutre verso il fratello richiama alla mente figure arcaiche e mitologiche come Eteocle e Polinice o Caino e Abele. “Ho un grande difetto: ogni volta che tocco il quotidiano, non posso fare a meno di trasformarlo in mito. Ho anche un piccolo pregio: ogni volta che tocco il mito, non posso fare a meno di trasformarlo in quotidiano! La mia preoccupazione circa questa storia, per me che sono nato cattolico, era di fornire una lettura del superamento dell’odio che andasse al di là della morale cristiana”, ha aggiunto il regista.
“Sarebbe come trovare qualcosa che non sia sdolcinata, in termini cinematografici. Ho provato con due soluzioni: la scena alla sinagoga e quella dell’incontro al supermercato, quando all’improvviso Alice si imbatte in Louis. Alice è prigioniera dell’odio, come Louis è prigioniero dell’essere oggetto di quest’odio e, improvvisamente, una sbatte contro l’altro come se fossero due sassi e questo li riporta in vita. Questo incontro, secondo me, offriva una via di uscita dall’odio, in modo cinematografico. L’odio è sempre una perdita di tempo”.
LE RAGIONI DELL’ODIO
Nel cuore del film Fratello e sorella, nuova opera di Desplechin, c’è un mistero: quello dell’odio che Alice nutre per Louis. Si seminano indizi ma non si impone mai un’interpretazione. “Quando si incontrano alla brasserie, Faunia, interpretata da Golshifteh Fahrani, chiede a Louis perché Alice lo odia. Louis le risponde che non sarebbe molto etico rispondere a questa domanda. È l’oggetto dell’odio di Alice e per lui è sufficiente saperlo”, ha affermato il regista.
“Fratello e sorella appartiene a un genere familiare, intimo, ma non smettevo di ritardare la questione per inserire il film in un campo più ampio. Perché odiare qualcuno? Perché? Non vi sarà mai una risposta soddisfacente. Io credo, come anche Louis, che chiedere il perché sia immorale. Non c’è alcuna ragione per odiare qualcuno al di là di noi stessi. Alice ne è ossessionata. Suo padre le ha detto che è prigioniera e che ha bisogno di liberarsi. Alice ha perso il filo di questo odio. È ovvio che il film semini indizi!".
"Alice non smette di fare i conti con Lucia. E non ci sarà una fine. L’importante è che questo odio finisca. Bisogna che smettano di giocare a odiarsi. Andiamoci al contrario: è necessario che Alice e Louis comincino finalmente a recitare! I loro genitori muoiono e Alice e Louis si ritrovano nella loro camera… Louis entra nudo a letto dove si trova la sorella. Avranno sette o otto anni. Lì, finalmente, ridono”.
Un’attrice e un poeta
In Fratello e sorella, Desplechin ha scelto di raccontare per il suo film due mestieri come quello di attrice e di poeta. E la scelta è stata ben ponderata e ragionata. “Non volevo che Louis fosse un romanziere. Mi interessava di più lo status di poeta. Sapevo che alla fine mi sarei servito di un frammento del poema di Peter Gizzi, Some Values of Landscape and Weather. Lui mi ha guidato verso questo mestiere. Amo raccontare le professioni che non conosco. Come vive un poeta? Nessuno lo sa! Guadagna ristrutturando vecchie case di campagna e vive sulle spalle del suo compagno Zwy. Tiene anche dei corsi. Mi piaceva il fatto che fosse ai margini della società”, ha commentato.
“Alice è un’attrice famosa. È una donna di mondo, al contrario di Louis. Recita a teatro in Gente di Dublino, un adattamento del film di John Huston, di cui sono un grande ammiratore. Volevo un’opera di Joyce. Non ho potuto fare a meno di collegare questo titolo, The Dead (in originale), e la morte del piccolo Jacob, il figlio di Louis, che aggiunge un carattere irrimediabile al litigio. Ho trovato bellissimo questo finale con questa nebbia che scende e offre un lato fantastico allo spettacolo”.