Gamberetti per tutti 2 è il seguito di un film incredibile. Nel 2019 Gamberetti per tutti arrivava nelle sale francesi prima e poi in quelle di mezzo mondo per rompere un tabù fino a quel momento inesplorato: l’omosessualità nel mondo dello sport. A dirigerlo era la coppia di registi Cédric Le Gallo e Maxime Govare.
La storia traeva ispirazione da un’esperienza vissuta da Le Gallo in prima persona, come lo stesso aveva avuto modo di raccontare: “Mi sono ispirato alla vera storia della squadra di pallanuoto con cui ho girato il mondo per sette anni, di gara in gara, fino ai Gay Games (sorta di Olimpiadi lgbtqia+, ndr). Consapevole di vivere un'esperienza unica che ha finito con il cambiare la mia esistenza, ho voluto difendere i valori che l'hanno sin dall'inizio guidata: la libertà, il diritto a essere diversi, l'eccesso e, soprattutto, il trionfo della leggerezza sulla pesantezza della vita. Valori universali, dopotutto”.
Il successo del film, trasmesso di recente anche dalla tv italiana, è stato talmente travolgente da aver fatto pensare a un seguito, La vendetta dei Gamberetti in originale e Gamberetti per tutti 2 per il mercato italiano, dove approderà presto in dvd e sulle piattaforme digitali. Sulla sedia di regia sono tornati nuovamente Le Gallo e Govare per un film che ancora una volta si pone a metà strada tra Pride e Priscilla, regina del deserto.
Cosa racconta il film
Il film Gamberetti per tutti 2 comincia a due anni di distanza dalla morte di Jean, colui che aveva ondato la squadra di pallanuoto dei Gamberetti (interpretato dall’attore Alban Lenoir).
Matthias, l’allenatore della squadra, decide d’arruolare Sélim, un giovane che crede gay, per accompagnare i Gamberetti ai Gay Games di Tokyo, in un viaggio che nelle intenzioni serve a rendere omaggio anche alla memoria dell’amico scomparso fin troppo prematuramente.
Tuttavia, dopo aver perso la coincidenza, si ritrovano bloccati in Russia, in una delle regioni ancora più omofobe al mondo (non sembra cambiato molto dai tempi della storia raccontata in Firebird). Ciò segna l’inizio di una folle avventura tanto incredibile quanto pericolosa.
“La nostra principale ambizione non era tanto quella di denunciare tutte le intollerabili aggressioni e discriminazioni a cui va incontro la comunità lgbtqia+ ma quanto sottolineare come, anche di fronte a qualsiasi attacco, la comunità non perde mai la propria singolarità, il suo humor, la sua gioia di vivere, la sua stravaganza e la sua stessa ragione d’esistere”, hanno commentato i due registi Le Gallo e Govare.
Un seguito necessario
Il successo del film Gamberetti per tutti ha superato ogni più rosea aspettativa raccogliendo nel 2019 oltre 600 mila spettatori paganti nella sola Francia. “Era doveroso continuare la storia dei Gamberetti, non solo per il successo commerciale del film ma quanto per la sua portata sociale”, ha dichiarato il regista Cedric Le Gallo.
“Il film ha aperto numerose discussioni a livello nazionale e non solo. Alcuni atleti, anche se non ancora molti, hanno cominciato a fare coming out e L’Équipe è stata la prima testata sportiva al mondo di una certa levatura a pubblicare in prima pagina un bacio omosessuale. Ma c’erano ancora tante cose da raccontare e battaglie da combattere: attraverso la commedia, Gamberetti per tutti 2 affronta ancora una volta temi molto seri”.
L’omofobia
Nel film Gamberetti per tutti 2 uno dei temi principali che vengono affrontati riguarda l’omofobia, una piaga tuttora difficile da estirpare in Paesi conservatori come la Russia. “Ma quella russa non è la sola forma di omofobia che abbiamo voluto approfondire”, ha sottolineato Le Gallo.
“Parliamo di omofobia in tutte le sue forme. Dall’omofobia che infliggiamo a noi stessi, in ambito familiare, quando non dichiariamo chi siamo a quella che è probabilmente la più pericolosa: l’omofobia di chi pensa di aiutarti cercando di “curarti”. Nel primo film, un omofobo, Mathias (Nicolas Gob), si unisce al team dei Gamberetti. Nel secondo, invece, sono i Gamberetti che si ritrovano in un paese ostile alla loro omosessualità”.
Il viaggio
Come nel film Gamberetti per tutti, anche in Gamberetti per tutti 2 i protagonisti affrontano un viaggio. Ma, a differenza del precedente film, i Gamberetti si ritrovano separati per un po’. “Ciò ci ha permesso di esplorare meglio le problematiche di ognuno di loro, di poter analizzare le loro individualità e di approfondire meglio il loro passato o i loro punti deboli. Ognuno nasconde qualcosa agli altri e dovrà rivelarla”, ha aggiunto ancora Le Gallo.
Il viaggio, tuttavia, conduce alla fine in Russia, portando i Gamberetti al cospetto dell’assurdità delle leggi omofobiche del Paese. Le riprese del film, però, si sono tenute in Ucraina prima dello scoppio della guerra, nazione che conserva ancora molti dei segni di quando faceva parte dell’Unione Sovietica tra Kiev e Lviv, ai confini con i Carpazi.
Gamberetti per tutti 2: Le foto del film
1 / 9I personaggi principali
Nel film Gamberetti per tutti 2 ritornano quasi tutti i protagonisti del primo capitolo, anche se le loro vite sono segnate da nuovi particolari.
Xavier ha ad esempio una relazione ma trova difficile accettare l’idea di rinunciare a un altro “gamberetto”. Fred, nonostante il carattere esuberante, trova difficile portare avanti il suo essere “donna”. Matthias, l’allenatore, è diventato amico dei pallanuotisti e ha in qualche modo assunto il ruolo che ricopriva Jean.
Alex, dal canto suo, ha preso male la morte di Jean e si lascia andare a relazioni multiple. Cédric ha privilegiato la sua vita di coppia e familiare a discapito dei Gamberetti mentre Joel è impegnato con Bram, un milionario i cui valori sono lontanissimi dai suoi. Damien, infine, ha in serbo qualche sorpresa che evitiamo di spoilerare per evitare di rovinarvi… la sorpresa!
Nella squadra dei Gamberetti è anche entrato un nuovo componente, Selim, un giovane di periferia che Mathias reputa omosessuale. Attraverso il suo personaggio, il film affronta il tema dell’omofobia nelle periferie di una grande città come Parigi