Binario 21 su Rai 1 è uno degli eventi di punta con cui televisione, piattaforme e internet rendono omaggio alla Giornata della Memoria. Lo speciale di Fabio Fazio con Liliana Segre condurrà gli spettatori in un viaggio al Memoriale della Shoah della Stazione Centrale di Milano, da cui il 30 maggio 1944 partì il treno che la deportò ad Auschwitz con altre 604 persone, tra cui i genitori della piccola Elena Colombo.
Tuttavia, Binario 21 su Rai 1 è soltanto l’apice di una programmazione pensata per ricordare la Shoah. Vediamo insieme gli appuntamenti più importanti.
RAI
L’impegno della Rai per ricordare la Giornata della Memoria è cominciato con la trasmissione del film Zack, cane eroe su Rai 1, a cui è seguito la sera del 26 maggio la messa in onda di Jojo Rabbit su Rai 2, sempre in prima serata.
- Binario 21
La giornata del 27 gennaio prevede in prima serata su Rai 1 Binario 21, alle 20:35. In diretta dal Binario 21, Liliana Segre racconta i momenti concitati che precedettero la sua deportazione, ricordando i luoghi simbolo della sua esperienza, dalla pietra d’inciampo dedicata al padre Alberto, morto nel campo di sterminio, e posta davanti a casa Segre, alla scuola elementare di via Ruffini a Milano che Liliana frequentava.
Una scuola dalla quale nell’ottobre del 1938 fu espulsa a causa delle leggi razziali, fino al carcere di San Vittore, penultima tappa di quel viaggio all’inferno, e dalla quale quel 30 gennaio del 1944 venne prelevata per essere condotta a forza su un vagone merci in quel sotterraneo oscuro, nascosto nelle viscere della Stazione Centrale di Milano, a pochi metri dal via vai quotidiano inconsapevole dei viaggiatori.
Il viaggio nella memoria di Binario 21 su Rai 1 vedrà la partecipazione di Paola Cortellesi e Pierfrancesco Favino e un’esclusiva esibizione del Coro del Teatro alla Scala ai binari della Stazione Centrale di Milano. Binario 21 è realizzato da Rai Cultura in collaborazione con l’OFFicina. Ed è scritto da: Fabio Fazio, Arnaldo Greco, Piero Guerrera, Veronica Oliva e Francesco Piccolo, con la collaborazione di Stefano Faure, Giacomo Freri e Antonietta Zaccaro. Responsabile Casting Monica Tellini.
- La cartolina di Elena
Su Rai 3, il 27 gennaio, è prevista alle ore 16:00 la messa in onda del cortometraggio La cartolina di Elena, un mix di live action e animazione nato per far conoscere la storia di Elena Colombo, unico caso documentato in Italia di una bambina deportata da sola ad Auschwitz. Qui, tutte le info.
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- Lezioni di persiano
La sera del 27 gennaio Rai Movie propone il film Lezioni di persiano, realizzato dal regista Vadim Perelman e tratto da un racconto di Wolfgang Kohlhaase. Siamo nella Francia occupata del 1942. Gilles (Nahuel Pérez Biscayart) viene arrestato da soldati delle SS insieme ad altri ebrei e trasportato in un campo di transito in Germania. Riesce a salvarsi, giurando alle guardie di non essere ebreo, ma persiano.
Questa bugia lo salva temporaneamente, ma lo trascina in una missione che potrebbe costargli la vita: insegnare la lingua farsi a Koch, l’ufficiale responsabile delle cucine del campo (Lars Eidinger), che sogna di aprire un ristorante in Iran appena la guerra sarà finita. Gilles riesce a sopravvivere grazie ad un trucco ingegnoso: inventa ogni giorno parole immaginarie basandosi sui nomi degli altri prigionieri del campo.
“Esistono centinaia di storie simili in cui si sottolinea come grazie ad arguzia e intelligenza qualche ebreo sia riuscito a sopravvivere all'orrore dell'Olocausto. A me piace pensare che quella di Kohlhaase sia una storia realmente accaduta e a lieto fine: del resto, traeva a sua volta ispirazione da un racconto che un amico fece allo scrittore alcuni anni dopo il secondo conflitto mondiale. Al di là delle somiglianze. Kohlhasse è ricorso al suo genio per raccontare la vicenda della sana follia di un uomo che grazie al coraggio, alla fortuna, alla rapidità di pensiero e alla solidarietà, riesce a sfuggire al pericolo nazista”, ha spiegato il regista.
- Fernanda
La Giornata della Memoria 2023 ha per Rai 1 un altro appuntamento importante martedì 31 gennaio quando, in prima serata, va in onda il film Fernanda, biopic dedicato alla figura di Fernanda Wittgens, interpretata da Matilde Gioli, Qui, tutti i dettagli.
- Quei due: Edda e Galeazzo Ciano
L'impegno di Rai 3 prosegue fino al 03 febbraio con la programmazione del film Quei due: Edda e Galeazzo Ciano, diretto da Wilma Labate, con Simone Liberati e Silvia D'Amico.
Con Quei due, la regista e sceneggiatrice romana porta sul grande schermo la contraddittoria e intensa vita insieme di Edda Mussolini e suo marito Galeazzo Ciano, interpretati da Simone Liberati e Silvia D’Amico. Edda e Galeazzo Ciano sono due personaggi del secolo scorso che non hanno fatto la storia ma l'hanno percorsa grazie ai privilegi della loro posizione. La coppia è passata da mondanità e tradimenti a incarichi politici ed enormi responsabilità fino a una tragica fine.
Giocando in un teatro di Cinecittà con la scenografia e i costumi contaminati dall’attualità, Quei due mette in scena due rampolli del ‘900 alle prese con il regime che li fa protagonisti. Edda e Galeazzo si raccontano senza pudore e viaggiano nei labirinti di una storia cupa, lui con le battute dei suoi diari e lei con le dichiarazioni fatte in una intervista di molti anni fa.
Quei due: Edda e Galeazzo Ciano - Le foto
1 / 11Rete 4
Tra le Reti Mediaset, Rete 4 è quella che propone più offerta per la Giornata della Memoria. Il 27 gennaio nel pomeriggio trasmette un cult degli anni Cinquanta con Virna Lisi e Anthony Quinn: La 25° ora, dal romanzo di Virgil Gheorghiu. La sera del 28 gennaio, invece, propone il passaggio dell’immancabile Schindler’s List, il capolavoro di Steven Spielberg.
Le altre reti
Per chi invece non l’avesse mai visto, la mattina del 28 gennaio Cine 34 propone Pasqualino Settebellezze, cult firmato da Lina Wertmüller. Sempre la sera del 27 gennaio, è possibile trovare i film Nebbia in agosto su Cielo e Lettere da Berlino su Tv 2000.
Sky
Immancabile è poi l’offerta di Sky, on demand anche su Now. I film di punta sono rappresentati da Il re degli scacchi, Harry Haft e Anna Frank e il diario segreto, a ognuno dei quali abbiamo dedicato uno speciale.
ANNA FRANK E IL DIARIO SEGRETO
Tuttavia, uno degli appuntamenti di maggior interesse è su Sky Documentaries: Gli Eredi della Shoah, suggestivo documentario Sky Originalin due episodi. Un viaggio da Tel Aviv in Italia per indagare perché dopo 80 anni la Shoah è ancora attuale e come condiziona il nostro presente. Uno sguardo nuovo e contemporaneo per raccontare cosa significhi crescere nella ‘memoria’, invitandoci a riflettere sulla nostra società.
A guidare la narrazione è Roly Kornblit, che con la sua storia personale e familiare parte da Tel Aviv, città in cui è nato e cresciuto, alla ricerca di sei “nipoti della Shoah” che vivono in Italia, suo paese di adozione. Eredi di un passato che li accomuna. Un racconto intimo e toccante che tenta di offrire una nuova chiave di lettura sull’eredità della Shoah, con l’obiettivo di raccontare perché questa eredità appartiene a tutti noi e come e quanto l’Olocausto si sia sedimentato nelle vite private e pubbliche dei nipoti dei sopravvissuti, condizionando le loro scelte personali e di partecipazione alla vita sociale e civile.
Sempre su Sky Documentaries alle 19.45 ci sarà Boris Pahor – L’uomo che ha visto troppo, toccante documentario che racconta la storia dell’Olocausto attraverso gli occhi e le parole di Boris Pahor, scrittore sloveno inviato ai campi di concentramento per aver preso parte alla resistenza slovena, dopo aver combattuto con l'esercito italiano fino alla sua resa nel 1943. Le strazianti descrizioni di Pahor si mescolano agli impressionanti disegni dei compagni di prigionia, ai dettagli di uno scioccante rapporto sul campo del capitano Yurka Galitzine, ufficiale dei servizi segreti britannici, e all'agghiacciante testimonianza del comandante delle SS Josef Kramer, noto come la Bestia di Belsen, per raccontare una storia cruda ma realmente vissuta.
Gli eredi della Shoah: Le foto
1 / 43ARTE TV
In vista dell’anniversario, la piattaforma streaming europea arte.tv presenta una selezione di 5 documentari e reportage per approfondire il tema e per non dimenticare.
In un viaggio tra passato e presente, i 5 titoli raccontano le storie delle vittime e dei sopravvissuti ai campi di concentramento, ma anche le iniziative e l’impegno di tutte quelle persone che, ieri e oggi, si sono impegnate e si impegnano per rendere giustizia a chi è stato vittima del nazismo.
Tutti i titoli sono fruibili gratuitamente con sottotitoli in italiano sul sito arte.tv/it o sulle app della piattaforma disponibili per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili.
- Il campo di Theresienstadt, luogo della memoria?
Trasformata prima in ghetto e poi in campo di concentramento nazista, Theresienstadt — oggi Terezín, in Repubblica Ceca — rimane un simbolo di disumanizzazione e sofferenza. Tuttavia, i luoghi della memoria in questa piccola città stanno cadendo in rovina, ma come risolvere il problema se gli abitanti, che aspirano a una vita normale, e i sopravvissuti all’Olocausto non condividono la stessa visione per il futuro della località? A raccontare la situazione è il reportage Il campo di Theresienstadt, luogo della memoria?
- Operazione 1005 - I crimini nazisti in Ucraina
Tra il 1942 e il 1944, in seguito alla controffensiva dell’Armata Rossa e al rovesciamento dell’esito della guerra, i nazisti fecero il possibile per cancellare le tracce e per dissimulare le prove dei loro crimini, a partire da quelle legate alle numerose fosse comuni: la chiamarono "Operazione 1005" e per portarla a termine mobilitarono dei commando composti da ebrei destinati a essere giustiziati. Il documentario Operazione 1005 - I crimini nazisti in Ucraina segue l'associazione "Yahad-In Unum" nella ricerca delle ex fosse comuni e dei testimoni oculari ancora in vita per aiutare le famiglie a far luce sulle tristi vicende dei loro antenati.
- Processo di Norimberga: alla ricerca del film perduto
A poche settimane dall’avvio del processo contro 24 ufficiali del regime di Hitler, i fratelli Schulberg — due giovani e idealisti soldati americani — sono incaricati di setacciare gli archivi segreti dei gerarchi tedeschi per trovare foto e video che mostrino la disumanità e le barbarie messe in atto dal nazismo; le immagini saranno poi assemblate e presentate come prove di quanto accadeva nei campi di concentramento europei. Il documentario Processo di Norimberga: alla ricerca del film perduto ripercorre la missione degli Schulberg lasciando aperto un importante interrogativo: il mondo ha veramente imparato la lezione?
- Restituire beni agli Ebrei perseguitati
Dalla fine del nazismo, molte famiglie tedesche si tramandano di generazione in generazione beni appartenuti alle famiglie ebraiche perseguitate dal regime, tutti oggetti dei quali sono entrate in possesso tramite le cosiddette "Judenaktionen". Il reportage Restituire beni agli Ebrei perseguitati, della collezione “Re: sguardi sulla società”, racconta l’impegno della fondazione berlinese Stiftung Zurückgeben ("Restituire"), che, mettendosi in cerca degli ex proprietari ancora in vita o dei loro discendenti, è attiva nel risalire alla fonte di queste "scomode" eredità.
- I bunker segreti di Buchenwald
Nell'aprile del 1945, i membri dell'esercito americano scoprirono nell'ex campo di concentramento di Buchenwald due bunker segreti colmi di tonnellate di oggetti rubati. Più di quarant'anni dopo sorge un sospetto: che lì siano rimasti altri tesori confiscati alle vittime dell’Olocausto? Nel documentario I bunker segreti di Buchenwald, esperti e scienziati accompagnati da una troupe televisiva si addentrano nell'ex campo di concentramento per scoprirlo. Cosa riveleranno i tentativi di esplorare queste gallerie sotterranee?
Arte Tv: Le foto dei film
1 / 7La voce della memoria
Sarà YouTube a ospitare il 26 gennaio alle 21:00 l’anteprima del film La voce della memoria, realizzato dal filmmaker palermitano Giuseppe Mazzola. In diretta a questo link, si potranno vedere 15 minuti del film, finalmente finito e proiettato con grande successo in questi giorni a Palermo al cinema Gaudium con delle matinée realizzate appositamente per le scuole. “Ognuna delle persone incontrate mi ha trasmesso qualcosa. Vittorio Polacco è un bambino mai cresciuto, quel bambino che si nasconde dalle SS o, comunque, dalla polizia fascista prestata alle SS. Eva Schloss è una donna che ha fatto pace con tutto. Emanuele Di Porto è un uomo che ha in sé la consapevolezza del dover tramandare tutto: ha un rigore e una nobiltà che lo portano a raccontare la sua storia come se fosse un abito, l’abito della domenica”, ci aveva raccontato Mazzola in un’intervista esclusiva.
“Tutte le figure che ho intervistato, come Federica Pannocchia o Lisa Shames, sono tutte persone che portano sulle proprie spalle la consapevolezza del debito. Tutti noi abbiamo un debito con i sopravvissuti ma anche con quelli che non ce l’hanno fatta: lo dobbiamo riscattare. Hanno in comune un aspetto che colpisce: sono grati alla vita”.
INTERVISTA ESCLUSIVA A GIUSEPPE MAZZOLA