Cielo trasmette la sera di venerdì 16 febbraio il film Giovane e bella, uno dei tanti capolavori declinati al femminile del regista francese François Ozon. Nel film Cielo Giovane e bella, l’attrice Marine Vacht interpreta Isabelle, un’adolescente francese che, mentre trascorre le vacanze estive con la famiglia nel sud della Francia, decide di perdere la verginità con il giovane tedesco Felix. Di ritorno a Parigi con la madre Sylvie (Géraldine Pailhas), il patrigno Patrick (Frédéric Pierrot) e il fratello minore Victor (Fantin ravat), Isabelle comincia a lavorare come call girl usando come nickname il nome della nonna, Lea, e incontrando uomini molto più adulti di lei.
È così che Isabelle conosce e si affeziona a Georges (Johan Leysen), un uomo sposato e padre di famiglia. Ma, quando Georges muore per infarto mentre si trova in una stanza d’albergo con Isabelle, il lavoro della ragazza smette di essere un segreto con profonde conseguenze sulla madre Sylvie.
Nel cast del film anche Charlotte Rampling, Nathalie Richard, Lucas Prior, Carole Franck e Laurent Delbecque.
Prostituirsi per scelta
Il cinema francese ha una tradizione abbastanza lunga di film sulla prostituzione. Il più noto è sicuramente l’iconico Bella di giorno, che ha consacrato Catherine Deneuve, ma si ricordano anche Nathalie con Emannuele Béart nel ruolo di una escort ed Elles con Anais Demoustier e Juliette Binoche. Ed è nel solco di questa tradizione che si inserisce anche Giovane e bella, il film proposto da Cielo con protagonista una tranquilla diciassettenne che, per noia o per ricerca del piacere, comincia a lavorare come escort.
Suddiviso in quattro capitoli, uno per ogni stagione dell’anno, la storia comincia in estate quando Isabelle perde la verginità, continua in autunno quando già lavora come escort ricevendo i suoi clienti in lussuosi hotel, prosegue in inverno con la rivelazione della sua vita segreta e termina in primavera quando, come nuova foglia che germoglia, la giovane tenta di riprendere in mano la sua vita di studentessa.
Il potere dei 17 anni
Il regista François Ozon non spiega mai i motivi per cui Isabelle, la protagonista del film Cielo Giovane e bella, sceglie di prostituirsi. Suggerisce come non sia veramente felice ed emotivamente vulnerabile, distaccata da ogni tipo di connessione emotiva (a eccezione di quella per il fratellino Victor). “Avevo voglia di lavorare con attori giovani come avvenuto con i miei primi film”, ha spiegato Ozon. “Il tema al centro non è tanto la prostituzione ma cosa significa avere diciassette anni e sentire il corpo che cambia”.
“Spesso al cinema l'adolescenza è molto idealizzata. Per quanto mi riguarda, è stato un periodo complicato, di sofferenza e di transizione, di cui non ho alcuna nostalgia. Non volevo rappresentare l'adolescenza solo come momento sentimentale, ma anche e soprattutto come momento quasi ormonale: qualcosa di forte accade in noi a livello fisiologico, eppure siamo come anestetizzati. Quindi violentiamo il nostro corpo per riuscire a sentirlo e spingere all'estremo i limiti. La prostituzione era un modo come un altro per esacerbare questo aspetto, per mostrare che l’adolescenza pone soprattutto interrogativi sulla propria identità e sulla propria sessualità. Una sessualità che non è ancora connessa ai sentimenti”.
Isabelle, la protagonista, non vende dunque il proprio corpo per impellenti necessità economiche. “Non si prostituisce per sopravvivere o per pagarsi gli studi, ma perché sente un bisogno viscerale di farlo. Avrebbe anche potuto essere drogata o anoressica: l'essenziale era che scegliesse qualcosa di segreto, di clandestino, di proibito. L’adolescenza è un periodo selvatico in cui tutto è possibile. Quando hai 17 anni non fai sul serio. È l'età dell'apertura al mondo, senza considerazioni morali. Prostituendosi, Isabelle fa un'esperienza, un viaggio, e tuttavia non si tratta di una perversione”.