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Hanno ucciso l’Uomo Ragno: amicizia, successo e dramma nella serie tv Sky sugli 883

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La nuova serie tv Sky svela il dietro le quinte dell’ascesa incredibile di Max Pezzali e Mauro Repetto, dai sogni nella provincia fino a diventare leggende della musica italiana. Con una domanda a far da guida: cosa ha davvero separato gli 883?
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Parte l’11 ottobre in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now la serie tv Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883. Diretta da Sydney Sibilia (ep. 1, 2), Alice Filippi (ep. 3, 4, 6) e Francesco Ebbasta (ep. 5, 7, 8), la serie tv Sky Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883 è una dramedy nostalgica che, prodotta da Sky Studios e Groenlandia, racconta la storia di Max Pezzali e Mauro Repetto, i due fondatori del gruppo 883. La trama si concentra su come i due giovani pavesi abbiano creato uno dei progetti musicali più iconici degli anni '90, riflettendo sulla musica, l'amicizia e la cultura di un'intera generazione.

Ambientata nella Pavia di fine anni '80, la serie segue Max, un diciottenne appassionato di fumetti e musica americana, che fatica a trovare il suo posto nel mondo. Dopo una bocciatura, Max incontra Mauro, un vulcanico e carismatico ragazzo che lo trascina nel mondo della musica. Uniti dalla passione, i due danno vita agli 883, un progetto che nasce quasi per caso e che presto travolge il panorama musicale italiano. Il successo, però, metterà alla prova la loro amicizia, costringendoli a confrontarsi con le sfide della fama e della crescita personale.

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I personaggi principali

Nella serie tv Sky Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883, i personaggi principali sono rappresentati da Max Pezzali e Mauro Repetto, interpretati rispettivamente da Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli. Max, giovane diciottenne timido e appassionato di musica americana e fumetti, fatica a trovare il suo posto nel mondo. Con il suo carattere introverso, si sente invisibile agli occhi delle ragazze e spesso non crede in se stesso. L'incontro con Mauro, un ragazzo vulcanico e pieno di energia, cambia tutto. Mauro è visionario, desideroso di emergere e con una vitalità debordante che spinge Max a credere nelle sue capacità e a scrivere le sue prime canzoni.

"La scelta di Elia e Matteo è stata perfetta”, ha commentato la regista Alice Filippi. “Sono riusciti a catturare l'essenza di Max e Mauro, portando sullo schermo non solo la loro somiglianza fisica, ma soprattutto il loro spirito. La loro interpretazione ci farà sorridere, commuovere e riflettere".

"È stato incredibile interpretare Mauro”, ha aggiunto Matteo Oscar Giuggioli. “La sua vitalità e il suo desiderio di successo sono contagiosi. Mi sono identificato con la sua voglia di non arrendersi mai, nonostante le difficoltà".

Silvia, interpretata da Ludovica Barbarito, rappresenta l’interesse amoroso di Max. È una ragazza profonda e matura, dalla bellezza disarmante, che cattura subito il cuore di Max. La loro relazione rimane tuttavia platonica, influenzata dalla "regola dell’amico", ma Silvia avrà un ruolo determinante nella crescita personale di Max.

A fianco dei protagonisti c'è Cisco, il personaggio interpretato da Davide Calgaro. Amico d’infanzia di Max, Cisco è il rifugio sicuro, la figura che interpreta i desideri e i timori del protagonista. È il tipico amico che, pur rimanendo radicato nella vita di provincia, rappresenta una bussola morale per Max. Infine, Pierpaolo, il manager degli 883, è una guida pragmatica e severa. Interpretato da Edoardo Ferrario, è colui che affianca i ragazzi nel loro viaggio verso il successo, aiutandoli a navigare i complicati meccanismi dell'industria musicale.

Agli attori principali, si aggiungono anche Alberto Astorri e Roberta Rovelli (nei panni dei genitori di Max, Sergio e Alba), Roberto Zibetti (è Claudio Cecchetto) e Angelo Spagnoletti (Lello).

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Il poster della serie tv Sky Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883.
Il poster della serie tv Sky Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883.

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Amicizia e sogni

La serie tv Sky Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883, esplora diversi temi centrali, a partire dall'amicizia tra Max e Mauro, un legame profondo che evolve con il passare del tempo e con il crescere delle loro ambizioni. L'amicizia è messa alla prova dal successo e dalle scelte personali, ma rimane il fulcro attorno al quale ruota la narrazione. Altro tema centrale è la musica, che non è solo una passione, ma diventa un mezzo per esprimere le proprie emozioni e raccontare la propria storia. Attraverso le loro canzoni, Max e Mauro raccontano la vita di provincia, l’insicurezza, l’amore e il desiderio di riscatto.

Il successo è trattato come un fenomeno che trasforma la vita dei protagonisti, travolgendoli e imponendo loro nuove responsabilità. La serie mostra come Max e Mauro, da ragazzi comuni, si ritrovano a essere star, con tutte le sfide che questo comporta. Infine, un elemento di grande rilievo è l’ambientazione negli anni ’90, una decade che ha segnato profondamente la cultura pop italiana. La provincia, con la sua staticità e le sue regole non dette, diventa il contesto da cui i due amici cercano di fuggire, e al tempo stesso uno spazio in cui riflettono e crescono. La serie, dunque, non è solo un racconto musicale, ma anche un omaggio a una generazione e a un'epoca che continua a risuonare nel presente.

"Quando abbiamo iniziato a lavorare alla serie, abbiamo capito che il cuore della narrazione era tutto nei testi delle canzoni”, ha sottolineato Sydney Sibilia, che ha scritto la serie con Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone. Raccontano di una provincia, di sogni e di paure che abbiamo vissuto tutti. La serie non è solo la storia degli 883, è la storia di due amici che si ribellano al loro destino e creano qualcosa di unico".

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Hanno ucciso l'Uomo Ragno: Le foto della serie tv

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