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Harry Haft: La vera storia di un sopravvissuto alla Shoah nel film Sky

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Sky propone il film Harry Haft: Storia di un sopravvissuto, basato sulla vera storia di un uomo che, scampato all’Olocausto, vedrà la sua esistenza per sempre segnata dagli orrori che ha vissuto.
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Sky trasmette il 25 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, il film Harry Haft: Storia di un sopravvissuto. Basato su una storia vera, il film racconta una tragica vicenda di amore e colpa sullo sfondo della Shoah. Protagonista ne è l’attore Ben Foster nei panni di Harry Haft. Al suo fianco, recitano Vicky Krieps, reduce dal successo di Il corsetto dell’imperatrice, Peter Sarsgaard, John Leguizamo e Danny DeVito. La regia è invece affidata a Barry Levinson, premio Oscar per Rain Man.

La trama del film Harry Haft: Storia di un sopravvissuto

Ben Foster è il protagonista del film Sky Harry Haft: Storia di un sopravvissuto, ispirato a una storia vera. Interpreta il ruolo centrale di Harry Haft, un uomo piegato, ferito ma mai spezzato dall’Olocausto e dai suoi orrori.

Quando i nazisti invadono la Polonia, l’ebreo Harry Haft viene mandato nel campo di sterminio di Auschwitz. È un uomo di corporatura robusta, motivo per cui un sadico ufficiale (Billy Magnussen) gli propone un accordo: combattere sul ring contro i compagni di prigionia per far divertire i suoi carcerieri. Il vincitore degli incontri avrà la vita salva solo per continuare a combattere ancora e ancora. Il perdente, invece, verrà fucilato o mandato nella camera a gas. Fin dove si spingerà la voglia di vivere di Harry? Cosa sarà disposto a fare per sfuggire alla morte che lo circonda?

Il regista Barry Levinson intreccia quanto accade nel campo di Auschwitz con altri due periodi chiave della vita di Haft, il 1949 e il 1963.

Nel 1949, Harry è appena arrivato negli Stati Uniti quando, distrutto dall’esperienza nei campi di sterminio, si dedica all’unica vita che oramai conosce: la boxe. Un allenatore (Danny DeVito) lo aiuta a prepararsi a combattere contro Rocky Marciano (Anthony Molinari), un incontro che sulla carta non gli lascia molte speranze ma che gli permette di rilasciare un’intervista a un giornalista (Peter Sarsgaard), a cui racconta la sua incredibile storia.

Ed è in questo periodo che Harry, alla ricerca dell’amata Leah (Dar Zuzovsky), incontra una donna dedita ad aiutare i sopravvissuti a trovare i loro cari, Miriam Wofsoniker (Vicky Krieps). Ma i loro traumi personali rendono la relazione una continua battaglia.

Nel 1963, invece, Harry tenta di riconciliarsi con i suoi peggiori ricordi e di trovare un modo per amare.

Il poster italiano del film Harry Haft: Storia di un sopravvissuto.
Il poster italiano del film Harry Haft: Storia di un sopravvissuto.

I ricordi di un sopravvissuto

“Molti dei sopravvissuti ai campi di concentramento sono stati vittime per tutta la vita e hanno sofferto di disturbi da stress post-traumatico”, ha dichiarato Barry Levinson, il regista del film Sky Harry Haft: Storia di un sopravvissuto. E Levinson sa molto bene quale possa essere il peso dei ricordi legati agli orrori della Seconda guerra mondiale: da ragazzino, in casa sua ha potuto constatare da vicino le notti insonni di un ospite, sopravvissuto alla Shoah, in casa sua. “Non dimenticherò mai le sue urla e le parole che balbettava nel corso della notte in una lingua per me sconosciuta. Ho capito solo anni dopo quali esperienze si portava dietro”.

Ed è attingendo a quei ricordi che il regista ha accettato di dirigere la sceneggiatura di Justine Juel Gillmer, basata sul libro Harry Haft – Survivor of Auschwitz, Challenger of Rocky Marciano, scritto da Alan Scott Haft, il figlio del vero Harry. Alan è stato testimone della lotta emotiva e psicologica del padre Harry, incapace di fare i conti con il suo passato anche quando ha cercato di stabilirsi in America e andare avanti. “Solo l’amore di una donna straordinaria che aveva perso una persona cara in guerra alla fine riuscì ad alleviare le sofferenze di Haft”, ha ricordato Levinson.

Questa è anche la ragione per cui Harry Haft: Storia di un sopravvissuto su Sky è qualcosa di più che un film sull’Olocausto e sulla boxe. È soprattutto una storia d’amore e il ritratto di un uomo che cercava di liberarsi dalla morsa di una malattia non diagnosticata che progrediva lentamente: scappato da Auschwitz, Haft non era riuscito a farlo dai suoi ricordi. Ricordi che riaffiorano nel film attraverso una narrazione non lineare, ricca di flashback.

Vicky Kripes e Ben Foster nel film Harry Haft: Storia di un sopravvissuto.
Vicky Kripes e Ben Foster nel film Harry Haft: Storia di un sopravvissuto.

In nome dell’amore

Per prepararsi al ruolo di protagonista del film Sky Harry Haft: Storia di un sopravvissuto, l’attore Ben Foster si è sottoposto a una rigida dieta per perdere oltre 30 kg in cinque mesi e a un duro allenamento di pugilato, cominciato già tre mesi prima delle riprese. L’obiettivo era quello di calarsi sia fisicamente sia mentalmente nei panni di pugile che, sotto stress, deve affrontare sfide sempre più estreme e resistere.

“Harry diventa pugile dopo la sua deportazione”, ha sottolineato l’attore. “Non lo fa per passione ma perché è costretto: in gioco c’è la sua stessa vita. A ogni combattimento, sa che qualcuno è destinato a morire. E a ogni vittoria è consapevole di come sia il responsabile indiretto della morte di qualcun altro, circostanza che tende a far aumentare sempre più la sua vergogna e il suo senso di colpa”.

Tuttavia, nella mente di Harry c’è sempre un nome: quello dell’amata Leah. Viveva con lei a Belchatow ed è costantemente tormentato da quello che può essere stato il destino della donna. E rivederla ancora una volta è il suo unico pensiero fisso. Anche negli Stati Uniti, dove continua a combattere con implacabile ferocia non per denaro ma per amore. A ogni round, spera di attirare l’attenzione della stampa: se il suo nome arriva sui giornali, Leah saprà dov’è e potrà ricercarlo.

Ricercando Leah, Harry conosce Miriam Wolfsoniker, che si occupa di sfollati. Anche la donna conosce la perdita: la guerra le ha tolto il fidanzato. Un disperato Harry si reca nel suo ufficio sempre più spesso, trovando calma nell’empatia e nella gentilezza di Miriam. Ed è così che nasce tra i due un legame molto profondo. “Mio nonno è stato internato a Dachau a 19 anni e so quali segni ha avuto addosso per tutta la vita”, ha commentato Vicky Krieps, volto di Miriam. “Mi diceva sempre che non dovevo lasciarmi vincere dal dolore e che avrei dovuto essere perseverante e forte in qualsiasi circostanza. Aveva paura che ciò che aveva vissuto potesse ripresentarsi prima o poi”.

Dopo aver perso l’incontro con Rocky Marciano, Harry sposa Miriam ma non è felice. I ricordi purtroppo hanno la meglio e ciò mina la serenità della famiglia, compreso il nascente rapporto tra Harry e il figlio Alan. Per lasciarsi definitivamente alle spalle il passato, Harry dovrà attendere anni e, soprattutto, sapere che fine ha fatto la sua Leah.

Harry Haft: Storia di un sopravvissuto - Le foto del film

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