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Hit Man: Le mille facce dell’irresistibile killer del film di Linklater al Festival di Venezia

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Il regista Richard Linklater presenta a Venezia 80 il suo nuovo film, Hit Man. Mix di commedia, poliziesco e thriller, è un’indagine sul concetto di identità e personalità.
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Hit Man è il nuovo film del regista Richard Linklater in anteprima mondiale al Festival di Venezia 2023. Ritornando a far coppia con il Glenn Powell di Tutti vogliono qualcosa, il prolifico regista indipendente con Hit Man porta a Venezia un film che mischia commedia e thriller poliziesco per interrogarsi sul gioco di ruolo, sul romanticismo e sulla precaria ricerca della conoscenza di sé.

Prossimamente nelle sale italiane grazie a Bim Distribuzione, Hit Man racconta la storia di Gary Johnson, il killer professionista più richiesto di New Orleans. Per i suoi clienti è come se fosse uscito da un film: il misterioso sicario da ingaggiare. Ma se lo si assolda per fare fuori un marito infedele o un boss violento, è bene stare in guardia, perché lui lavora per la polizia. Quando infrange il protocollo per aiutare una donna disperata che cerca di scappare da un fidanzato violento, si ritrova ad assumere una delle sue false identità: si innamorerà della donna e accarezzerà l’idea di diventare lui stesso un criminale.

Hit Man: Le foto del film

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Le mille facce di un uomo

Gary Johnson, il protagonista del film Hit Man, presentato prima al Festival di Venezia e poi a quello di Toronto, di giorno lavora come professore di filosofia, tenendo ai suoi studenti lezioni sulle teorie della moralità. Nel tempo libero, invece, lavora sotto copertura con la polizia nei furgoni di sorveglianza come investigatore esperto di tecnologia durante le operazioni più complesse.

Quando l’ufficiale di polizia che solitamente finge di essere un assassino finisce in congedo per cattiva condotta, a Gary viene chiesto di prendere il suo posto per via della loro somiglianza. Sorprendo tutti, Gary riesce più che bene nel compito, dando vita alla sua personalissima visione dei killer perfetti da assoldare e capaci di adattarsi a ogni compito.

Un giorno, Gary, nei panni del killer solitario Ron, incontra Madison (Adria Arjona), una potenziale cliente che sta cercando una maniera definitiva per liberarsi dalla violenta relazione in cui è imbrigliata. Tra i due, il colpo di fulmine è immediato e quello che doveva essere solo un accordo professionale si trasforma presto in qualcosa di più appassionante.

Ma, mentre Gary tenta di tenere separate le sue varie personalità, le sue bugie si accumulano e qualcuno finisce per morire davvero. Si ritrova così nel bel mezzo di un vero crimine con tutte le prove che riconducono solamente a lui.

Con il film Hit Man, Richard Linklater realizza una delle sue esplorazioni più giocose sull’individuo e sul modo in cui la filosofia morale si adatta alla vita di tutti i giorni e a momenti apparentemente insignificanti, un ambito tematico che il regista maneggia da sempre nei suoi trent’anni di produzione cinematografica. “Hit Man, portato a Venezia 80, è un film liberamente ispirato a un articolo che ho letto quasi vent’anni fa sulla rivista Texas Monthly, riguardante un fatto di cronaca nera veramente accaduto. Il film si propone di mescolare diversi generi – commedia, noir, thriller, dramma psicologico – ma soprattutto indagare sul concetto di identità, e su quanto la nostra personalità possa, o meno, cambiare”, ha spiegato.

L’attore, co-sceneggiatore e produttore Glenn Powell è irresistibile nel portare in scena i modi con cui Gary entra nella psicologia dei suoi killer immaginari, creando persino costumi elaborati simili a quelli di certe icone della cultura pop.

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