Holly, il quinto lungometraggio diretto dalla regista belga Fien Troch, viene presentato in concorso al Festival di Venezia 2023. “È straordinario poter portare un film come Holly in anteprima mondiale a Venezia”, ha commentato la cineasta. “Ho un legame speciale con questo festival, che secondo il mio punto di vista è il trampolino di lancio perfetto per permettere ai film di far carriera nel circuito dei festival internazionali”.
“Per me, ad esempio, è stato molto importante ricevere nel 2016 il Premio Orizzonti per la Miglior Regia per il mio film Home. Tornare a Venezia dopo sette anni ma nel concorso ufficiale è semplicemente un sogno che si realizza: mi conferma che c’è ancora posto per film come Holly”.
Caos, misticismo e dono speciale
Holly, il film in anteprima mondiale a Venezia 80 e prossimamente nelle sale italiane grazie a Minerva Pictures, ha per protagonista la quindicenne Holly (Cathalina Geeraerts). Un giorno, Holly chiama la scuola dicendo che resterà a casa. Poco dopo nell’istituto scoppia un incendio in cui muoiono diversi studenti. L’intera comunità, colpita dalla tragedia, si riunisce per cercare consolazione.
Anna (Greet Verstraete), una delle docenti, è affascinata dalla strana premonizione di Holly e la invita a far parte del suo gruppo di volontari. La sola presenza di Holly trasmette tranquillità calore e speranza. Presto, però, tutti vogliono incontrarla e sentire l’energia catartica che emana da lei, chiedendo alla ragazza sempre di più.
“Holly è ambientato in una comunità che ha appena subito un forte trauma”, ha spiegato la regista. “In questo contesto la comunità proietta inconsciamente sul personaggio di Holly i propri bisogni e le proprie convinzioni. Credo che la dinamica di gruppo sia fondamentale in questo processo. Volevo dare vita a un’esperienza filmica schizofrenica combinando il dolore con la pazzia dei personaggi e delle situazioni, che si manifesta attraverso il ritmo della narrazione. Il film inizia lento per svilupparsi in un crescendo che culmina nel caos assoluto. Da una parte, il film è molto concreto, ma ci sono momenti in cui emergono degli elementi mistici e si comincia a mettere in dubbio il dono speciale di Holly”.
Diplomata alla scuola di cinema LUCA di Bruxelles, Fien Troch ha diretto il suo primo lungometraggio, Someone Else’s Happiness, nel 2005: in anteprima mondiale al Festival di Toronto, ha poi vinto premi in tutto il mondo. Nel 2008, il suo secondo film, Unspoken, ha avuto la sua première sia a Toronto sia a San Sebastian.
Kid, il terzo film del 2012, ha invece partecipato al Festival di Rotterdam mentre, coadiuvata dal Torino Film Lab per il suo quarto lungometraggio, la regista ha portato a Venezia Home nel 2016, dove ha vinto il premio per la miglior regia nella sezione Orizzonti, come la stessa ha ricordato.